Una sanità pubblica che si fa carico del bisogno di assistenza medica nei territori e nelle comunità, specialmente pensando a quella fascia di popolazione che ha difficoltà economiche, e che si sforza di portare i servizi socio-sanitari il più vicino possibile ai cittadini, soprattutto nelle zone di montagna, con un’attenzione particolare agli anziani.

È l’impegno ribadito dal presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, che oggi pomeriggio ha visitato a Novafeltria il cantiere di una Rsa (Residenza sanitaria assistita) per anziani non autosufficienti in fase di completamento, finanziata con 3,2 milioni di risorse pubbliche.

“Un’opera importante- ha detto Bonaccini- che rafforza la dotazione di servizi socio-sanitari nel comprensorio dei comuni della Valmarecchia, garantendo una rete di sostegno e una giusta assistenza per gli anziani non autosufficienti e le loro famiglie. La nuova Residenza sanitaria assistita di Novafeltria è una struttura che offrirà alla comunità prestazioni di qualità e che rientra in un impegno più complessivo di questa Regione per potenziare l’offerta di servizi nei territori montani, condizione fondamentale per rilanciare lo sviluppo e contrastare lo spopolamento”.

Una visita, quella del presidente, che fa parte di una serie di appuntamenti e incontri istituzionali avuti nelle principali località dell’Alta Valmarecchia (Rn), nell’ambito di un tour che nelle scorse settimane ha già fatto tappa nelle zone appenniniche delle province di Piacenza, Parma, Reggio Emilia, Modena, Bologna e Forlì-Cesena e toccherà prossimamente il parmense e il piacentino. In mattinata Bonaccini aveva già avuto altri incontri e visitato aziende nei tre Comuni montani della provincia di Ravenna: Brisighella, Casola Valsenio e Riolo Terme.

 

La nuova residenza sanitaria assistita
La Residenza sanitaria assistita in costruzione a Novafeltria comprende  una trentina di posti letto complessivi, oltre a 4-5 posti per centro diurno e  va a completare l’offerta dei servizi socio-sanitari nel Comune dell’Alta Valmarecchia, che già dispone di un mini-ospedale da 48 posti letto, di cui 7 in day hospital e, dal 2015, di una Casa della salute che assicura una serie di servizi, dalle visite ambulatoriali all’assistenza domiciliare, anche per pazienti cronici, oltre ad ospitare sportelli per pratiche burocratico-amministrative. Servizi rivolti ai cittadini non solo di Novafeltria, ma a disposizione dei comuni limitrofi. Alcuni spazi dell’attuale Casa della salute, tra l’altro, saranno spostati proprio nell’edificio in costruzione che ospiterà la nuova Rsa.

L’immobile avrà una superficie utile di circa 2.800 metri quadrati fuori terra su due piani, oltre ad un piano interrato di oltre 800 metri quadrati. La prima parte di lavori, dove sorgerà la residenza per anziani non autosufficienti, è quasi conclusa.

L’intervento è costato 3,2 milioni di euro, di cui 1,5 milioni finanziati dal Fondo sociale per spese di investimento della Regione, altrettanti a carico dell’Ausl locale e i restanti 200 mila euro erogati dai Comuni del territorio per l’acquisto degli arredi.

Le imprese innovative

Nella visita in Valmarecchia, insieme al sottosegretario alla Presidenza, Giammaria Manghi, il presidente della Regione si è recato in alcune aziende del territorio.

La prima tappa è stata alla fattoria Il Fontetto, dei fratelli Domenico e Gian Piero Chiari, un’azienda biologica di Novafeltria che opera nel settore dell’allevamento, lavorazione e commercializzazione di carni bovine di razze pregiate a marchio Igp (Chianina, Romagnola, Marchigiana), con tre spacci aziendali, oltre ad una ventina di punti vendita serviti tra Romagna e Marche.

La seconda alla Salcavi di Talamello, di proprietà della famiglia Sebastiani, un’azienda che produce cavi elettrici speciali per elettrodomestici, illuminazione e automotive. Infine, ultima visita allo stabilimento di Pennabilli del gruppo sammarinese Valpharma, specializzato tra l’altro, in prodotti farmaceutici e nutraceutici per l’alimentazione.

La fiscalità di vantaggio e le infrastrutture materiali e immateriali

Lavoro, crescita, innovazione sono stati i temi al centro dei colloqui con gli imprenditori e i dirigenti d’azienda, ai quali Bonaccini ha illustrato le politiche per favorire lo sviluppo economico delle aree Appenniniche, a partire dalla cosiddetta fiscalità di vantaggio varata con l’ultima manovra di bilancio regionale proprio per i territori montani.

Una misura coperta da 36 milioni di risorse regionali nei prossimi tre anni che prevede un taglio dell’Irap fino al 50% per le aziende e gli esercizi commerciali che operano nei Comuni montani, oltre all’azzeramento per un triennio per le nuove aziende e le start up.

Un tour, quello di Bonaccini, concluso in serata con un incontro istituzionale al teatro Mariani di Sant’Agata Feltria promosso dall’Unione Comuni della Valmarecchia. Al centro del confronto, tra gli altri temi, gli investimenti della Regione per portare la banda larga nelle aree montane – i lavori sono già partiti in tutti e quattro i comuni – e gli interventi per migliorare la viabilità. In particolare, in questa legislatura, la Regione ha destinato all’Unione dei Comuni della Valmarecchia oltre 350 mila euro per la manutenzione straordinaria delle strade di montagna, lavori già eseguiti. In aggiunta una tranche finanziaria di oltre 900 mila euro è stata erogata alla provincia di Rimini, con priorità di spesa per la Strada provinciale Marecchiese.

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