C’è sempre maggiore attenzione sul digitale e sulla robotica da parte delle istituzioni che si occupano di educazione e innovazione. Per questo, strutture come quella fioranese, nate per avvicinare bambini e ragazzi all’elettronica e alla robotica attraverso il gioco, riscuotono un crescente interesse.

Nelle scorse settimane il FabLab Junior di Casa Corsini è stato visitato da diversi soggetti con l’obiettivo di raccogliere informazioni e trarre spunto dalle attività proposte: prima il FabLab di Verona, poi la Fondazione Campori di Soliera e lo Spazio giovani di Castelfranco Emilia hanno incontrato gli organizzatori dei laboratori.

“Questi primi mesi di attività – raccontano dal FabLab Junior – sono stati ricchi di soddisfazioni. Ai nostri laboratori stanno partecipando le bambine e i bambini del distretto ceramico ma abbiamo iscrizioni anche dai comuni reggiani e dalla provincia di Bologna. E’ capitato poi di avere bambini da fuori regione. C’è interesse anche da parte delle scuole: naturalmente quelle di Fiorano Modenese, poi nelle ultime settimane abbiamo ospitato alunni della Scuola Primaria Ugo Foscolo di Pavullo e sviluppato attività per l’International School of Modena. Con altre scuole del territorio abbiamo già contatti per attività da realizzare nel nuovo anno scolastico”.

Il FabLab Junior ha appena concluso un ciclo di formazione per educatori ed insegnanti e si appresta a dare il via ad un ‘Summer camp tecnologico’ di una settimana sulla Steam Education.

E proprio in questi giorni Enrica Amplo, la fondatrice della Start-up ‘La Tata Robotica’, invitata come relatrice ad un workshop in Commissione Europea su makerspaces ed educazione digitale, ha presentato come esempio di educazione digitale per le giovani generazioni proprio il FabLab Junior di Casa Corsini. La Amplo, laureata in ingegneria meccatronica con tesi in robotica, un master in design del giocattolo, è una delle più conosciute professioniste impegnate nella STEAM Education. “C’è molto interesse perché le nuove tecnologie sono un tema fortemente sentito dalle agenzie educative – dicono dal FabLab Junior – e perché ad oggi le strutture come la nostra sono pochissime. In regione siamo stati i primi a nascere ma speriamo che presto ci siano altri Fablab per bambini e ragazzi coi quali collaborare”.

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