Ritorna a Fanano, venerdì 19 aprile, la Triennale del Venerdì santo che culmina in serata con la tradizionale processione lungo un percorso spettacolare tutto addobbato con piante di bosso.

L’aspetto peculiare della manifestazione, infatti, è rappresentato dal complesso apparato di colonnine di verde bosso, collegate da cordoni, sempre di bosso, che si susseguono ininterrottamente lungo le strade e le piazze della parte più antica del paese.

Da giorni sono in corso i preparativi per un evento religioso molto sentito che si svolge da oltre cinque secoli con il coinvolgimento di centinaia di volontari.

Pianta ornamentale molto utilizzata in siepi e nei giardini, il bosso in passato arrivava esclusivamente da Fanano, ora i volontari utilizzano anche siepi provenienti dal bolognese e dalla Toscana, grazie alla disponibilità e alle amicizie con alcune famiglie della zona.

Il programma inizia alle ore 15 con il rito della traslazione di Gesù Morto dalla Cappella Fogliani alla Cripta Verde seguito dalle 18,30 dalla traslazione di Gesù Morto dalla Cripta Verde alla Basilica di San Silvestro; alle 20 nella Basilica di San Silvestro si svolge la celebrazione dei Riti del Venerdì Santo;  alle ore 21 inizia la solenne processione con gli appartenenti alle confraternite del paese in costumi d’epoca.

La processione, durante la quale, sono previste le soste in prossimità delle stazioni della Passione allestite per l’occasione, parte dalla chiesa parrocchiale di San Silvestro e si snoda lungo piazza Corsini, via Sabbatini, Piazza Ottonelli, via Pianata, Piazzetta Fuoco, Piazzetta Muzzarelli, via Pigna: vie e piazze che per l’occasione riassumono i nomi delle antiche otto “Contrade” nelle quali veniva divisa la parrocchia, ai fini della partecipazione ai lavori: Chiesa, Piazza, Stradone, Poggiolo, Pianata, Fuoco, Piazzetta e Gesù Morto.

Le antiche origini della Triennale: la tradizione religiosa e le confraternite

Le origini della Triennale del Venerdì santo di Fanano risalgono, secondo alcune fonti fananesi, al Medio Evo, con le rappresentazioni dei “Sacri Misteri”, attraverso le quali si rievocava in forma spettacolare la Passione di Cristo.

Fanano coltiva da sempre una profonda tradizione religiosa e già in epoca longobarda era un importante centro religioso situato lungo la via Romea e la linea di confine tra Pianura Padana, Toscana e Roma; qui Sant’Anselmo eresse un grande monastero, per poi trasferirsi a Nonantola, dove fondò l’Abbazia.

A Fanano sono presenti e attive diverse istituzioni religiose. Tra le più antiche spiccano le Confraternite religiose laiche, fondate tra il 1400 e il 1600, vere anime del “Venerdì Santo”: la confraternita della Beata Vergine del Rosario, detta dei “Turchini”, dal colore della mantellina, quella di San Giovanni Decollato, detta dei “Neri”, quella del Santissimo Sacramento detta dei “Rossi” e la Pia Unione dell’Addolorata, nata nel 1846, formata da sole donne.

 

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