A Bologna vandali hanno danneggiato il monumento a ricordo delle vittime della banda della Uno Bianca, nel giardino a loro dedicato in viale Lenin. Gli autori hanno staccato e asportato la targa con incisi i nomi delle 24 vittime, collocata alla base del monumento.

A rendere noto l’episodio è la presidente dell’associazione familiari delle vittime, Rosanna Zecchi, che lancia anche un appello: “Il gesto ci ha profondamente offeso e lo consideriamo uno sfregio ai nostri morti. Chiediamo quindi a coloro che avessero compiuto questo danno e non conoscendone la sua importanza morale, di restituirla, anche in forma anonima, vista la sua scarsa importanza economica.” Il danneggiamento è stato denunciato ai carabinieri che hanno avviato indagini.

“Faccio un appello a chi ha staccato la targa sul monumento dedicato alle vittime della Uno Bianca nel giardino di viale Lenin. Forse non si è reso conto di quello che ha fatto, ora ha la possibilità di rimediare restituendo un simbolo di memoria. Mi auguro che questo avvenga anche per il profondo rispetto che dobbiamo all’Associazione dei familiari delle vittime”, dichiara il Sindaco Virginio Merola.

“Si tratta di un grave sfregio a tutta la città di Bologna, un’offesa alle vittime e ai loro famigliari e a quanti credono nella democrazia e nella civile convivenza. Bologna non dimentica la barbarie e la violenza degli efferati omicidi della banda criminale della Uno Bianca. A Rosanna Zecchi, a tutti i famigliari delle vittime va tutta la nostra più sincera vicinanza, certi che i responsabile di questa viltà verranno individuati dalle autorità competenti e puniti”. Così Simonetta Saliera, Presidente dell’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna condanna l’atto di vandalismo ai danni della lapide.

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