Il sindaco Tosi tenta la carta a lui nota di mostrarsi portatore di una idea, a cui però non vuole dare sostanza.
Porta in consiglio comunale a nome della Giunta una richiesta per  essere autorizzato di concerto regionale, ad agire contro il Decreto Sicurezza governativo. [Collegamento al documento]

In ultima analisi vuole evitare che il decreto sicurezza tolga, tra gli altri, anche gli aiuti ai migranti e richiedenti asilo che vanno sotto la voce “Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati” – più brevemente SPRAR. Che  è il servizio del Ministero dell’interno che in Italia gestisce i progetti di accoglienza, di assistenza e di integrazione dei richiedenti asilo a livello locale.

“Nella discussione consiliare seguente alla proposta del Sindaco, ho fatto presente che sul tema potevo anche essere d’accordo”  – afferma il capogruppo M5S Amici Giuseppe – “ nonostante fosse evidente l’intento strumentale di tale proposta. Ovvero agire di concerto con il partito che è maggioranza in Emilia Romagna ma minoranza a Roma dove il Decreto Sicurezza è stato promulgato”

Prosegue poi il consigliere Amici “Ho fatto presente che la questione della legittimità costituzionale del Decreto Sicurezza che si ipotizza nell’atto del Sindaco, è già passata al vaglio positivo del Presidente della Repubblica che ne ha decretato la prima validazione costituzionale. E ho rassicurato il sindaco che ci sarebbe poi stato anche il vaglio della Consulta”.

“Per dimostrare poi la mia volontà di votare comunque a favore il provvedimento del Sindaco, ho proposto un paio di emendamenti al dispositivo” [Collegamento al documento]

“Dove chiedevo di modificare una inesattezza sul diritto alla salute degli irregolari, che comunque è garantito dalla legge Turco” – insiste Amici – “ Ma in particolare ho fatto presente che se ci si lamenta che verrà a mancare un sistema come lo SPRAR dovuto al Decreto Sicurezza, si deve poi essere congrui avendolo attivato sul territorio comunale come da linee guida governative, di Prefettura e di ANCI”.

“Con mia sorpresa avevo infatti appreso dalla dirigente Dott.sa Plessi, che sul territorio comunale e di Unione del Distretto Ceramico non vi era nessun migrante gestito con il sistema SPRAR” – continua Amici – “Ho quindi chiesto al Sindaco di attivarsi per applicare prontamente sul territorio quello che lui si lamenta che da Roma vogliono togliere”

“Il sindaco ha rifiutato l’emendamento e cosi ha impedito al consiglio comunale di votarlo. Non posso che osservare che le male parole con cui mi ha apostrofato, accusandomi di prenderlo in giro, non siano altro che parole di un amministratore in difficolta beccato a non riempire con azioni concrete quello che invece auspica in un atto. Vedo molta ipocrisia, demagogia, e incapacità di essere coerente tra il dire e il fare da parte del sindaco”.

Conclude Amici: “In sostanza il sindaco si lamenta che verrà a mancare una cosa per colpa del Decreto Sicurezza, che poi lui non vuole che sia fatta sul territorio comunale”.

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