E’ stato approvato lo scorso 27 dicembre dal Consiglio comunale di Mirandola, con il voto a favore della maggioranza e contrario della minoranza, il bilancio 2019/20121 del Comune. «Il 2019 è l’ultimo anno di mandato di questa Amministrazione. A maggio si svolgeranno le elezioni comunali che sceglieranno un nuovo sindaco e un nuovo Consiglio comunale – ha spiegato il sindaco Maino Benatti nella sua relazione introduttiva – questo bilancio ha quindi la funzione di gettare un ponte programmatico tra questo mandato e il prossimo. In questi anni abbiamo lavorato per ricostruire e per realizzare le condizioni per creare lavoro e benessere per i nostri cittadini. Nei prossimi anni bisogna continuare con questi obiettivi, investendo in sostegno alle imprese, in cultura, conoscenza, ricerca e formazione. Vanno sostenute le scuole ed è necessario promuovere il nostro territorio con un piano d’area». E’ un bilancio che per il 2019 propone investimenti per più di 20 milioni di euro, coniugando ricostruzione, innovazione, sicurezza e crescita, con un piano di interventi che favorisca e sostenga la positiva fase economica che sta attraversando la città. Ma è un bilancio che investe anche nel rafforzamento dell’area sociale, con l’obiettivo di migliorare la qualità della vita dei cittadini. «La ricostruzione materiale è proseguita incessantemente da quel drammatico 2012 con risultati significativi – ha proseguito il sindaco – ma il lavoro non è finito, servono ancora cinque/sei anni per avere una città moderna, sicura e bella. Del resto ho sempre detto che dalla data del sisma del 2012 sarebbero serviti 10/12 anni per completare la ricostruzione».

Il Comune di Mirandola dal 2013 al 2018 ha eseguito lavori e investimenti per un importo totale di 86 milioni e mezzo di euro, mentre si è lavorato su oltre 30 progetti di ricostruzione dei beni pubblici danneggiati dal terremoto con progettazioni di grande complessità. «Abbiamo sempre detto che la ricostruzione doveva essere l’occasione per far fare un salto di qualità alla nostra città – ha ricordato Benatti – e infatti è stata l’occasione per programmazioni e investimenti strategici mettendo assieme presente e futuro». In questo senso sono stati numerosi gli interventi dell’Amministrazione: Piano strategico comunale, Piano generale del traffico per rendere più sicura la viabilità, nuova biblioteca di piazza Garibaldi, il cui cantiere è partito in questi giorni, Memoria Festival, istituzione dell’Its sulla Scienza della vita, creazione insieme alla Regione del Tecnopolo che sarà ampliato, con nuovi spazi per le nasciture start up, nuovi interventi per le scuole e strutture sportive (riqualificazione del Centro nuoto, palestra Bonatti per le scuole medie, palestra per le elementari di via Pietri, costruzione del nuovo bocciodromo), la presa in carico da parte del Comune della ricostruzione degli edifici del Demanio per dotare le forze dell’ordine presenti a Mirandola di sedi adeguate, con la possibilità di rafforzare questi servizi fondamentali. Sempre sul fronte della sicurezza nel 2017 e nel 2018 sono stati erogati contributi a 131 famiglie che hanno installato sistemi di allarme e anche nel 2019 si procederà con un analogo bando.

«Alla Regione – conclude Benatti – chiediamo  di andare avanti con la realizzazione della Cispadana finanziando le risorse mancanti per la copertura dell’opera, alla società che si è aggiudicata il project financing di presentare al più presto il progetto definitivo-esecutivo; all’Anas di portare a termine la progettazione esecutiva del secondo stralcio della tangenziale già finanziato; alla Regione e all’Ausl di continuare a qualificare l’ospedale che deve rimanere a Mirandola come nosocomio di riferimento di tutta l’Area Nord in stretta integrazione con l’ospedale di Carpi; infine chiediamo alla società che ha puntato alla costruzione del multisala, a cui abbiamo rilasciato il Permesso di costruire, di iniziare al più presto i lavori di questa nuova importante offerta culturale. Mirandola sta crescendo economicamente, stanno aumentando l’occupazione e la ricerca di personale da parte di tutte le più grandi aziende che stanno facendo nuovi investimenti. Stanno aprendo nuovi servizi commerciali sia in centro storico che fuori, servizi alle imprese e alle persone, sta aumentando l’attrattività di Mirandola. Ricordo che nel 2010 oltre 400 lavoratori dell’allora Gambro rischiarono il posto di lavoro. Ora la stessa azienda, divenuta nel frattempo Baxter, traferisce qui da noi la produzione che aveva mantenuto in Svezia. Credo che anche questo sia un segnale di come ha lavorato l’Amministrazione comunale in questi anni. Abbiamo però forti preoccupazioni per il futuro: l’economia nazionale sta frenando e i provvedimenti del Governo non aiutano la crescita. Un territorio come il nostro, con una notevole produzione manifatturiera e una forte esportazione, non ha bisogno di chiusure, dazi, nazionalismi, ma di sostegno al lavoro e di consistenti investimenti strutturali, di una Europa forte, unita e protagonista nei rapporti internazionali, di un mondo aperto che si confronta per uno sviluppo sostenibile, per consolidare i diritti umani, per la qualità della vita e la libertà di tutti i cittadini. Purtroppo non si sta andando in questa direzione e il nostro benessere rischia di peggiorare».

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