Saranno quindi limitate a circa 4 ettari di territorio e 267 alloggi le autorizzazioni per nuove urbanizzazioni residenziali nell’area del comune di Modena da definire entro il 2020 (gli interventi complessi si potranno attuare nei successivi dieci anni) che entrano nella programmazione transitoria verso l’adeguamento degli strumenti urbanistici alla nuova legge regionale attuata con l’avviso pubblico. Il Consiglio comunale, infatti, oggi, lunedì 17 dicembre, ha approvato la delibera di indirizzo proposta dalla giunta, dopo l’istruttoria tecnica delle 41 domande presentate, che ne ammette 20, in molti casi con prescrizioni, ne giudica sei non pertinenti e 15 le dichiara non ammesse.

Il provvedimento, illustrato dall’assessora all’Urbanistica Anna Maria Vandelli, ha ottenuto il voto della maggioranza (Pd e Art.1 – Mpd – Per me Modena) e di Cambiamodena; contrari M5s e Modena Bene Comune.

Ai 4 ettari di urbanizzazioni residenziali si aggiungono iniziative di recupero in aree già edificate e completamenti dell’esistente, all’insegna della rigenerazione e della densificazione, per un totale complessivo che arriva così intorno agli 11 ettari. Si tratta del 6,5 per cento delle possibili aree residenziali in espansione che, prima dell’avviso, corrispondevano a circa 170 ettari, mentre i 4 ettari rappresentano poco più del 3 per cento dell’espansione potenziale sino al 2050.

Non si fermano i progetti di riqualificazione, sostituzione e rigenerazione – ha spiegato l’assessora Vandelli – e si offre piena collaborazione alle imprese: gli ampliamenti delle aziende trovano sempre le porte aperte e così gli interventi che rigenerano a cui continueremo ad applicare le procedure semplificate e lo Sblocca Modena. Pertanto, anche se non hanno partecipato alla fase transitoria, potranno essere proposti gli interventi che hanno assolto agli obblighi negoziali e che non generano nuove urbanizzazioni”.

Il provvedimento indica caso per caso l’esito delle valutazioni tecniche elaborate in applicazione dei criteri individuati dal Consiglio comunale approvando in giugno l’avviso pubblico.

Le richieste contenute nelle 41 manifestazioni di interesse presentate erano complessivamente per 967 alloggi. Con i 267 che hanno ottenuto il via libera, la programmazione della fase transitoria raggiungere un numero complessivo di circa 2.700 alloggi, comprendendo anche quelli che il Prg vigente conferma in attuazione con intervento diretto, piani già in corso di attuazione, approvati o convenzionati.

Sono state valutate favorevolmente le istanze che richiedono la cancellazione dalla programmazione di aree d’espansione (in via Anesino, per esempio, si chiede che l’area torni agricola), gli interventi di recupero e riqualificazione, nonché le proposte di completamento di comparti la cui attuazione sia stata interrotta. Tra questi: via Jacopo da Porto a Cognento, via Cimarosa, via Del Girasole a San Damaso, via San Marone

Tra i criteri valutati dai tecnici anche l’attuabilità in tempi celeri e certi degli interventi proposti, con garanzie di fattibilità da parte del soggetto imprenditoriale, e la conferma del nulla osta all’attuazione di quegli interventi già oggi attuabili tramite semplice permesso di costruire, come, per esempio, in via Attiraglio (otto alloggi), in via Formigina (26 alloggi in sei edifici), in via Massolo (un alloggio), in strada Albareto (un edificio con cinque alloggi), in via Toscanini (due edifici), in via Zini (due edifici per complessivi 19 alloggi di social housing), in stradello San Giuliano (otto alloggi), in via Tre Olmi (un edificio con sei alloggi).

Tra le 15 proposte non ammesse ci sono quelle per le aree di via Fratelli Rosselli, di via Aristotele, di via Della Pietra, di via San Marone-Formigina; tutte le proposte relative alla realizzazione di Case residenza per anziani o insediamenti commerciali (già oggetto di programmazione comunale con specifici provvedimenti); quelle motivate esclusivamente da esigenze di valorizzazione dell’area; le aree F e G per realizzare residenza, tema che sarà affrontato nella definizione del Piano urbanistico generale.

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