Garantire su tutto il territorio regionale per l’anno 2019 il soccorso e la cura di esemplari di caprioli, volpi o altri animali selvatici feriti, ad esempio dopo essere stati investiti da un’autovettura di passaggio, oppure che si trovano in difficoltà per mancanza di cibo a seguito di un’intensa ondata di maltempo.  È ciò che si prefigge l’avviso pubblico approvato dalla Giunta regionale in continuità con il percorso avviato nel 2016, dopo che la Regione ha ‘ereditato’ dalle Province questa competenza.

L’avviso ha come obiettivo la raccolta di manifestazioni di interesse per la stipula di convenzioni per le attività di raccolta, trasporto, cura, riabilitazione e liberazione degli esemplari feriti o in difficoltà. I soggetti che possono partecipare sono i Centri per il recupero degli animali selvatici (Cras) e le organizzazioni di volontariato con finalità statutarie compatibili, queste ultime per le sole attività di raccolta e trasporto. Per presentare le candidature c’è tempo fino al 30 novembre prossimo.

“Con l’avvicinarsi della scadenza a fine 2018 delle attuali convenzioni- sottolinea l’assessore regionale all’Agricoltura, Simona Caselli- abbiamo provveduto anche quest’anno ad emanare l’avviso pubblico per la raccolta delle candidature per svolgere questa importante attività a favore della collettività. Abbiamo pertanto predisposto un bando che da una parte si fa carico della copertura del servizio sull’intero territorio regionale e dall’altra tiene conto delle esigenze espresse dai Cras e dalle organizzazioni di volontariato. Confidiamo per questo che l’avviso vada a buon fine e si facciano avanti candidati per tutte le province dell’Emilia-Romagna”.

Cosa prevede l’avviso pubblico

Il bando prevede la stipula di un’unica convezione per ciascuna provincia; la Regione ha stanziato la somma di 300mila euro per coprire le spese che saranno sostenute per svolgere le attività su tutto il territorio regionale. In caso di più candidature nella stessa Provincia, evento non del tutto infrequente, spetterà agli uffici regionali promuovere un confronto tra i soggetti che hanno manifestato il loro interesse, onde evitare sovrapposizioni territoriali nello svolgimento dell’attività.

I soggetti a cui si rivolge l’avviso devono essere dotati delle attrezzature idonee alla cattura, trasporto e cura dei selvatici recuperati e devono garantire che le attività siano svolte grazie all’apporto prevalente di volontari in possesso delle necessarie cognizioni tecniche e pratiche o eventuali abilitazioni professionali.

Tra le altre condizioni espressamente richiamate è prevista la copertura 24 ore su 24, festivi compresi, nei territori dove è prevalente la raccolta e cura di mammiferi selvatici pericolosi per l’uomo, come cinghiali, cervi e lupi. Nelle altre zone sarà sufficiente tenersi pronti ad intervenire all’interno di una fascia oraria ordinaria di otto ore al giorno.

La dotazione di 300mila euro, prevista a copertura delle spese, sarà ripartita su base provinciale per il 60% tenendo conto della superficie di ciascun territorio, per un altro 35% sulla base dello storico del numero di capi recuperati e/o curati. La restante quota del 5% sarà ripartita a ciascun Cras od organizzazione di volontariato che si renda reperibile 24 ore su 24.

Per le attività oggetto di convenzione è riconosciuto il solo rimborso dei costi sostenuti. Tra le spese rimborsabili rientrano, a titolo di esempio, i costi connessi ai chilometri percorsi per la raccolta e il trasporto degli animali bisognosi di cure, le spese per il medico veterinario, per esami, analisi, materiali per medicazioni, farmaci e alimentazione terapeutica specifica.

Per informazioni sulle modalità di presentazione delle candidature si può consultare il testo integrale dell’avviso all’indirizzo:  http://agricoltura.regione.emilia-romagna.it/entra-in-regione/bandi/bandi-2018/avviso-pubblico-per-soccorso-alla-fauna-in-difficolta-bando-2018

 

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