Tramite un amico, ignaro della truffa, ha contrattato l’acquisto di una BMW X5 usata pattuendo l’acquisto dell’autovettura a 17.000 euro circa. Ha visto l’auto, ha ottenuto alcune modifiche richieste (i cerchi in lega), ha provato l’autovettura provvedendo a pagarla ma, al momento di entrare in possesso dell’autovettura,  dopo una serie di scuse pretestuose che vedevano rimandare la consegna dell’auto, nel timore, poi rivelatosi fondato, di essere rimasto vittima di una truffa si è rivolto a carabinieri di Casalgrande denunciando l’accaduto.

I militari di Casalgrande, a conclusione delle indagini, hanno identificato i due truffatori, in altrettanti rumeni di 19 e 20 anni residenti a Fiorano Modenese, che sono stati denunciati alla Procura reggiana per il reato di concorso in truffa. Nei guai è finito anche il proprietario dell’auto, un 25enne residente a Casalgrande, che è stato denunciato dai Carabinieri di Casalgrande per il reato di favoreggiamento. La vittima, un 48enne residente in provincia di Trento, avendo appreso da un amico della vendita di un’autovettura usata BMW X5, contattava l’utenza telefonica fornitagli dall’amico accordandosi per incontrare il venditore. All’appuntamento l’acquirente incontrava due ragazzi, tra cui uno dichiaratosi essere il proprietario dell’auto, che gli mostravano l’auto che il 25enne trentino provava.

Accordatisi per il prezzo, circa 17.000 euro, le parti rinviavano la conclusione della compravendita successivamente alla luce di alcune richieste da parte dell’acquirente come la sostituzione dei cerchi con quelli in lega. Incontratisi successivamente a Casalgrande, l’acquirente concludeva l’acquisto pagando il dovuto concordando la consegna dell’auto nei giorni successivi sempre a Casalgrande. Il primo appuntamento saltava in quanto il venditore riferiva doversi recare fuori con la famiglia mentre al secondo incontro fissato a Verona i due venditori non si presentavano riferendo al 25enne che l’autovettura era stata sequestrata dalla Polizia Stradale in quanto erano state rilevate difformità alla targa di prova. Scuse assolutamente pretestuose quelle dei due truffaldini che hanno insospettito anche lo stesso 25enne che si presentava a Casalgrande presso l’abitazione dove aveva avuto modo di vedere l’auto scoprendo che in quella casa i due ragazzi che aveva visto non vi abitavano. Materializzato di essere stato truffato, il 25enne si presentava ai carabinieri di Casalgrande formalizzando la denuncia.

Grazie alle indicazioni fornite dalla vittima, tra cui la dettagliata descrizione dei due, i carabinieri risalivano agli odierni indagati acquisendo a loro carico introvertibili elementi di responsabilità tra cui il riconoscimento, in apposita seduta di individuazione fotografica, da parte del truffatore. Nei guai anche il vero proprietario dell’auto che, come accertato dai carabinieri di Casalgrande ha posto in essere condotte (come prestare l’auto ai due complici per la falsa vendita) finalizate ad assicurare il profitto della truffa. Per questo lo stesso è stato denunciato per favoreggiamento.

 

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