«Siamo lieti di inaugurare le nostre attività socio-culturali e socio-assistenziali con una proposta che ha tutti i requisiti per incuriosire, appassionare e favorire il benessere psico-fisico dei partecipanti, oltre all’integrazione tra normodotati e persone con varie disabilità». Con queste parole Massimo Punghellini, presidente di A.R.E.S.S. APS., annuncia l’inizio dei progetti ricreativi con cui l’Associazione Reggiana Eventi Solidarietà e Sorrisi intende perseguire le principali finalità statutarie e, di conseguenza, porsi al servizio del proprio territorio.

Lunedì sera 17 settembre, infatti, l’APS darà seguito alla presentazione del progetto di Tangoterapia-Metodo Riabilitango, svoltasi poco prima dell’estate, offrendo la possibilità di partecipare a una lezione di prova gratuita di questa attività riabilitativa, realizzata in collaborazione con il Circolo Arci PiGal di Reggio Emilia. L’incontro si svolgerà nel centro di Via Errico Petrella dalle 18:30 alle 19:30, un’ora in cui il maestro Gian Franco Brandoli (foto) illustrerà brevemente la metodologia che dà il nome all’iniziativa per poi farla sperimentare a chiunque abbia voglia di mettersi in gioco.

«L’associazione si è affidata a un insegnante che alla competenza unisce la sensibilità a temi importanti come il miglioramento della qualità della vita delle persone, con un’attenzione particolare a quelle affette da diverse patologie» dichiara Nicoletta De Pinto, vice-presidente di A.R.E.S.S., che subito dopo richiama tre punti fondamentali del curriculum del tanghero: il corso dedicato a non vedenti e ipovedenti di Reggio Emilia, la collaborazione con il Gruppo Parkinson e l’abilitazione in Tangoterapia-Metodo Riabilitango. Quest’ultimo è un protocollo che utilizza esercizi tecnici, passi, figure e musica del tango argentino allo scopo di migliorare postura, equilibrio e movimento degli utenti, le cui esigenze e potenzialità costituiscono le basi sulle quali costruire il corso, che deve considerare le peculiarità del singolo e del gruppo.

«È un’attività riabilitativa che agisce positivamente anche sulla memoria, la concentrazione, la sfera psicologica e quella relazionale» afferma con entusiasmo Brandoli, che è diplomato all’A.N.M.B. (Associazione Nazionale Maestri Ballo), ha all’attivo vari stage di perfezionamento e ha ottenuto l’autorizzazione a esercitare la Tangoterapia-Metodo Riabilitango al termine del percorso svolto insieme all’ideatrice dello stesso. Si tratta di Marilena Patuzzo, coordinatrice infermieristica in ambito riabilitativo dal 1999 e, dal 2013, docente di Infermieristica Clinica nella disabilità neuropsichica presso l’Università degli Studi di Milano. Maestra di tango argentino, la donna ha unito la competenza sanitaria e la passione per questa danza proponendo un progetto di tangoterapia al primario del Reparto di Riabilitazione Neurologica e Neurologia dell’Ospedale San Giuseppe di Milano. La fase sperimentale iniziò a metà 2012 e lo studio degli esercizi e delle musiche prevedeva che qualunque esercitazione sarebbe stata cancellata dal metodo se anche uno solo dei pazienti coinvolti – indipendentemente dall’età e dalla gravità della malattia – non fosse riuscito a eseguire l’esercizio.

«Oggi il Metodo Riabilitango comprende oltre sessanta esercizi ed è un marchio registrato sia a livello italiano che europeo» riprende Gian Franco Brandoli prima di precisare che sarà affiancato da due preziosi collaboratori e che gli unici requisiti per partecipare alla lezione sono l’abbigliamento comodo e la giusta dose di entusiasmo. Il corso di Tangoterapia-Metodo Riabilitango promosso da A.R.E.S.S. inizierà lunedì 1 ottobre e si terrà sempre al Circolo Arci PiGal dalle 18:30 alle 19:30. Per informazioni: 348-2572670.

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