Prende il via il percorso per restituire alla città due ulteriori spazi del complesso San Paolo a Modena: la Sala delle monache (ex Oratorio) e l’ex Chiesa che si affaccia in via Selmi. Due luoghi particolarmente suggestivi che dopo un intervento di restauro potranno tornare a ospitare attività espositive ed eventi.
La Giunta comunale ha dato, infatti, il via libera al progetto esecutivo per i lavori di ripristino e rafforzamento e consolidamento sismico dei due spazi, che vanno a completare il corposo intervento già realizzato grazie al finanziamento della Fondazione Cassa di Risparmio di Modena, nell’ex complesso conventuale situato tra via Selmi e via Caselle. A illustrare il nuovo intervento al San Paolo sono stati il sindaco Gian Carlo Muzzarelli, l’assessore ai Lavori pubblici Gabriele Giacobazzi e l’assessore alla Cultura Giampietro Cavazza, nel corso di un sopralluogo nel complesso che si è svolto oggi, venerdì 15 dicembre. Nei prossimi giorni verrà pubblicata la gara per appaltare i lavori, che prenderanno avvio la prossima estate e avranno una durata di circa dieci mesi (conclusione prevista a primavera 2019).
L’intervento ha un costo complessivo di 1 milione 270 mila euro, 770 mila euro da finanziamento regionale per interventi di recupero post sisma e il resto da risorse del Comune con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Modena. Sono previsti interventi anche nell’area destinata a ristoro nell’ala ovest dell’ex Convento già oggetto di recupero che renderanno più attrattiva la gestione dello spazio.
Al momento del sisma del maggio 2012, i lavori di recupero del complesso erano in corso di esecuzione: in alcune zone erano in corso, in altre non erano ancora iniziati e in altre ancora erano già stati realizzati i consolidamenti. In particolare, nella ex Chiesa e nella Sala delle monache i lavori sono stati sospesi a seguito del sisma ed è stato presentato alla Regione Emilia-Romagna un progetto specifico che ha ottenuto sia l’autorizzazione della Sovrintendenza sia l’attestazione di congruità della spesa. I lavori oggetto del finanziamento dalla Regione sono strettamente legati ai danni accertati a seguito degli eventi sismici del maggio 2012 e prevedono interventi finalizzati al rafforzamento e al consolidamento strutturale nonché interventi di finitura parziali direttamente connessi agli stessi mentre non comprendono il completamento dei restauri, delle finiture e degli impianti, non connessi ai danni sismici, interventi che saranno invece finanziati dal Comune.
In particolare, nella Sala delle monache sarà effettuata la posa del pavimento in cotto di recupero; verrà realizzato un nuovo sistema di illuminazione, che prevede un elemento appeso al centro della volta, due totem per lato, progettati appositamente per illuminare adeguatamente la sala valorizzandone l’apparato decorativo e prese in pozzetti a pavimento per integrare l’illuminazione in occasione dell’allestimento delle mostre temporanee; sarà installato un impianto di climatizzazione con pannelli radianti a pavimento e deumidificatori a mobiletto; verranno inoltre effettuati interventi di ritocco pittorico a tutte le superfici delle pareti e della volta.
All’ex Chiesa è in programma la realizzazione di un bagno disabili e la conseguente dismissione del bagno esistente di dimensioni inadeguate, la realizzazione di pareti in cartongesso smontabili sul retro in adiacenza al bagno esistente a copertura della pompa di calore a servizio dei due ambienti.

NUOVA VITA ALLE PITTURE DELLA SALA DELLE MONACHE

La Sala delle monache (ex Oratorio) nel complesso San Paolo sarà interessato da un restauro conservativo delle pitture presenti nelle superfici delle pareti e della volta. Lo spazio presenta infatti diffuse lesioni verticali, lacune della pellicola pittorica e zone in cui manca completamente anche l’intonaco.

Per effettuare gli interventi di consolidamento strutturale sarà necessario smontare il Crocifisso dalla parete e proteggere in modo sicuro le quattro sculture posizionate nelle nicchie. Verranno inoltre eseguite indagini stratigrafiche nelle zone dove è possibile la presenza di sovrapposizioni di tinteggi e in prossimità delle zone d’intervento.

Il progetto prevede innanzitutto la spolveratura di tutte le superfici mediante pennelli morbidi per rimuovere il particellato atmosferico e i depositi compatti di materiali incongrui.

Prima dell’intervento di consolidamento saranno adottate le misure necessarie a evitare un danneggiamento della cromia della decorazione durante i lavori, grazie alla posa di velinature protettive, verrà verificata la presenza di sollevamenti o distacchi dell’intonaco su tutte le superfici affrescate e degli stucchi, in modo da intervenire con il consolidamento in profondità per ridare la giusta coesione con la muratura sottostante.

Una volta completato il consolidamento andranno rimosse le velinature protettive per passare al fissaggio della pellicola pittorica laddove sono presenti sollevamenti e distacchi di colore, verranno rimosse le vecchie stuccature cementizie e sostituite con malta di calce. Il restauro pittorico sulle parti affrescate verrà eseguito con velature ad acquerello mentre sulle fessure di grandi dimensioni intonacate si andranno ad eseguire velature con latte di calce e pigmenti naturali per renderle omogenee alle aree adiacenti, in entrambi i casi previa esecuzione di idonee campionature da sottoporre alla Soprintendenza competente.

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