L’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia di Sassuolo ricorda oggi nel giorno delle esequie la figura del dr. Giuseppe Andreoli .

Giuseppe Andreoli apparteneva ad una famiglia che ha contribuito in modo generoso alla costruzione dell’Italia libera.

Educato dal padre,  dr. Girolamo Andreoli, ad idee di libertà e di antifascismo, la loro casa fu aperta dopo l’8 settembre 1943 all’aiuto e all’accoglienza di prigionieri di guerra alleati in fuga, anche a rischio di rappresaglie.  Quando la vita del padre corse rischi e fu necessario abbandonare Sassuolo, Giuseppe e suo fratello Carlo Alberto lo seguirono in montagna  dove il padre operò come medico e i due ragazzi entrarono nelle formazioni partigiane.

Giuseppe Andreoli  combattè nella Brigata Bigi con l’entusiasmo ed il coraggio del giovane studente di medicina che era, partecipando a diverse azioni.  Il suo nome di battaglia, con cui era comunemente chiamato dalla famiglia e dagli amici, era “Cicci”. Intanto a Sassuolo la madre Tina Walpot, rimasta sola, doveva subire la presenza del comando tedesco nella loro casa.

Negli anni della ricostruzione  la figura del dr. Giuseppe Andreoli fu significativa nel processo di strutturazione del sistema sanitario sassolese.

A.N.P.I.-Sassuolo esprime la sua partecipazione al dolore dei familiari consapevole che con Giuseppe Andreoli se ne va una parte importante della storia sassolese ma che ciò che egli ha contribuito a costruire resta come lascito perenne.

Il presidente A.N.P.I.-Sassuolo

Prof.ssa Maria Antonia Bertoni

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