Sono 671 gli studenti Unimore – Università degli studi di Modena e Reggio Emilia che si preparano a lasciare Modena e Reggio Emilia, sede dei propri studi, per trascorrere un periodo di soggiorno in un’università di uno degli Stati europei aderenti al Programma Erasmus, che oltre ai membri UE è allargato anche a Svizzera e Turchia.

E a giudicare dall’interesse degli studenti Unimore per questa esperienza di studio, la voglia di Europa tra i giovani non è affatto in crisi. Infatti, per il prossimo anno accademico 2016/2017 il numero di quanti hanno pronta la valigia è in significativo aumento del + 24,49% (+ 132).

Tutti questi studenti sono attesi ad una “Giornata Erasmus”, promossa dall’Ateneo, nel corso della quale riceveranno lo status di “studente Erasmus”, una sorta di investitura ufficiale suggellata dalla firma di un accordo finanziario, che dà diritto a ricevere la borsa di studio finanziata della Commissione Europea, dal Governo svizzero per quanti si recano nel Paese elvetico, oltre alla borsa integrativa, finanziata in parte dall’Ateneo e in parte dal “Fondo Giovani” del MIUR.

L’appuntamento per questo importante momento, che vedrà presente anche Laura Ferrari, la studentessa Erasmus di Unimore rimasta coinvolta nella tragedia in marzo del bus ribaltatosi nei pressi di Tarragona (Spagna), è per martedì 5 luglio a partire dalle ore 9.00 nel Complesso universitario San Geminiano (via San Geminiano 3) a Modena.

La giornata, aperta dal saluto del Rettore prof. Angelo O. Andrisano, comincerà con un minuto di silenzio per ricordare le vittime ed i feriti dell’attentato all’Aeroporto Ataturk di Istanbul e per quelle di Dacca e proseguirà con la presentazione dell’incontro, affidato al Pro Rettore e Delegato per le Relazioni Internazionali e per i progetti di internazionalizzazione prof. Sergio Ferrari ed al dott. Paolo Grasso, dirigente della Direzione Servizi agli studenti.

“Nonostante i recenti problemi dell’UE e la triste serie di attentati, di cui ultimo in ordine di tempo quello di Istanbul, – sottolinea il Rettore Unimore prof. Angelo O. Andrisano – assistiamo ad un costante incremento di domande da parte degli studenti per partecipare a progetti di mobilità internazionale. Ogni anno per incoraggiare i nostri giovani a sostenere periodi di studio all’estero, di cui riconosciamo a pieno l’alto valore formativo, impegniamo circa mezzo milione di euro per facilitarne il soggiorno. Se i laureati Unimore trovano occupazione più facilmente di altri, lo si deve al fatto che il nostro Ateneo ritiene fondamentale che la loro solida preparazione sia completata da una giusta attenzione anche alla conoscenza delle lingue straniere e ad una visione più ampia di mercato del lavoro, che non si esaurisca nella prospettiva di una ricerca limitata entro i confini nazionali”.

Successivamente, la seconda parte del programma di questa giornata, prevede che prendano la parola un rappresentante dell’Erasmus Student Network (ESN) e Laura Ferrari, che verrà accolta dal prof. Luigi Foffani, Direttore del Dipartimento di Giurisprudenza.

Quindi, prima di procedere alla firma dell’accordo finanziario, il dott. Antonio Sblendorio dell’Ufficio Relazioni Internazionali e Mobilità Studentesca di Unimore ne illustrerà ai partecipanti gli aspetti finanziari ed amministrativi.

Dal punto di vista organizzativo questa giornata consente di siglare in un giorno solo i contratti che altrove vengono sottoscritti in un arco di tempo di settimane con inevitabili attese agli sportelli, di fornire agli studenti adeguati strumenti informativi in merito agli adempimenti del programma e di comprendere a pieno il valore e l’investimento di Unimore su questa iniziativa di mobilità internazionale, parte di un percorso che va ad arricchire il bagaglio culturale e scientifico posseduto dai suoi futuri laureati.

L’Accordo Finanziario.

La durata del periodo di soggiorno all’estero varia da 3 a 12 mesi. Il contributo finanziario mensile erogato della Commissione Europea è differenziato in base al Paese di destinazione: è di euro 280,00 per mobilità verso Austria, Danimarca, Finlandia, Francia, Irlanda, Lichtenstein, Norvegia, Svezia e Regno Unito e di 230,00 euro per Belgio, Croazia, Repubblica Ceca, Cipro, Germania, Grecia, Islanda, Lussemburgo, Paesi Bassi, Portogallo, Slovenia, Spagna, Turchia, Bulgaria, Estonia, Ungheria, Lituania, Malta, Polonia, Romania, Slovacchia, ex Repubblica Jugoslava di Macedonia. Così pure è di 280,00 euro mensili per quanti si recano in Svizzera. La borsa integrativa sarà, invece, di circa 120,00 euro e potrà essere ulteriormente incrementata in base alle disponibilità.

Per gli studenti che provengono da contesti socio-economici svantaggiati e per gli studenti con bisogni speciali è previsto, inoltre, un contributo integrativo comunitario.

Analisi partenti Unimore e mete.

Il numero degli studenti in partenza, nell’ultimo sessennio, è quasi raddoppiato da 362 nell’anno accademico 2010-2011 a 671 (+ 309, + 85,36%) nell’anno accademico che sta per iniziare. Questo dato fa capire che i giovani di oggi – complice le incertezze economiche – sentono sempre più l’esigenza di completare il proprio bagaglio culturale e formativo con un’esperienza di studio all’estero, considerata quasi una chiave indispensabile ad accrescere le proprie opportunità occupazionali. Dopo anni di sostanziale stabilità in uscita, con un numero di partenti Unimore fissato sotto la soglia dei 380 fino al 2012/213, ad iniziare dall’anno accademico 2013-2014 si è assistito ad un rapido e costante incremento di domande per Erasmus.

La destinazione più gettonata è da sempre la Spagna con 249 candidati (37,11%), seguita a lunga distanza dalla Germania (77, 11,48%) e dalla Francia (74, 11,03%). Molto più distaccati seguono il Portogallo (34) e la Svezia (24). Solo sesto il Regno Unito (22). Complessivamente le mete sono distribuite attraverso 29 paesi europei più la Turchia.

Gli studenti maggiormente coinvolti e desiderosi di approfittare di un’esperienza di studio davvero unica, sono i ragazzi iscritti al Dipartimento di Economia “Marco Biagi” con 159 partenti (23,70%) ed al Dipartimento di Studi Linguisti e Culturali 136 (20,27%). Più distanziati ci sono gli studenti della Facoltà di Medicina e Chirurgia (86, 12,82%), del Dipartimento di Comunicazione ed Economia (78, 11,62%) e del Dipartimento di Ingegneria “Enzo Ferrari” (75, 11,18%).

A livello di sedi la distribuzione vede in partenza 491 iscritti a corsi di laurea erogati a Modena (73,17%) e 180 iscritti a corsi attivi a Reggio Emilia (26,83%).

Le risorse.

Ad oggi, il budget disponibile per questa iniziativa è di 1.418.940,00 euro: 498.780,00 da fondi UE, 455.160,00 da Unimore e 465.000,00 dal MIUR.

“A proposito del programma Erasmus – ha detto il Pro Rettore e Delegato ai Rapporti internazionali prof. Sergio Ferrari – devo innanzitutto premettere che sono molto dispiaciuto per l’uscita del Regno Unito dalla Comunità Europea, perché questo evento non faciliterà la mobilità degli studenti europei verso le università inglesi che sono sempre state un modello educativo di riferimento. In secondo luogo mi compiaccio del fatto che il programma Erasmus sta creando una mentalità realmente Europea nei giovani che vi partecipano e spero che questa sia la premessa per una Europa Federale. Infine, vorrei invitare tutti gli studenti di Unimore ad aderire con entusiasmo a questo programma, di impegnarsi nello studio e di acquisire nel periodo di soggiorno il maggior numero di crediti formativi possibili, rendendo nel miglior modo efficace la loro permanenza”.

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