Più lavoro e un fisco più “leggero” a vantaggio delle imprese per garantire nuove opportunità di sviluppo alle aree montane, ma anche l’impegno per il potenziamento dei servizi socio-sanitari, l’ulteriore diffusione della banda larga e il rilancio in chiave turistica di territori ricchi di storia e di grande pregio ambientale. Tutto con anche l’obiettivo di contrastare il rischio di spopolamento delle zone appenniniche.

Prosegue il tour nei territori montani dell’Emilia-Romagna del presidente della Regione, che oggi è tornato sull’Appennino bolognese, a poco più di un mese dalla precedente visita nell’alta valle del Reno, per un programma di incontri e appuntamenti sulle prospettive di crescita dei territori appenninici.

Lizzano in Belvedere, Camugnano, Castiglione dei Pepoli: queste le località della montagna bolognese toccate dal presidente, accompagnato dal sottosegretario alla Presidenza della Giunta. Un tour di ascolto e proposta che prosegue, dopo aver già toccato nelle settimane scorse le zone appenniniche delle Province di Piacenza, Parma, Reggio Emilia, Modena e Forlì-Cesena.

 

Il programma della giornata  

Il viaggio inizia nel pomeriggio con la visita al Museo Enzo Biagi  (ore 15,30), a Pianaccio, località del Comune di Lizzano in Belvedere, per rendere omaggio alla figura del grande giornalista, scomparso nel 2007, originario di quei luoghi. Il presidente visiterà il Centro che sorge proprio di fronte alla casa natale di Biagi e che raccoglie prezioso materiale documentale (foto, libri, oggetti, testimonianze varie), oltre a proporsi come sede di attività culturali e sociali e per scambi con altre realtà simili.

Segue l’incontro a metà pomeriggio (ore 17,30) nel municipio di Camugnano con le categorie economiche per affrontare i nodi e le oggettive difficoltà del fare impresa nelle aree di montagna. Verranno illustrati gli interventi e le politiche della Regione a favore delle imprese, in particolare soffermandosi sulla cosiddetta fiscalità di vantaggio.

 

Il taglio dell’Irap a favore delle imprese e l’arrivo della banda ultra larga 

Una misura inserita nell’ultima manovra di bilancio della Regione (2019) che prevede il taglio fino al 50% dell’Irap per le aziende e gli esercizi commerciali che operano in Appennino, oltre all’azzeramento per tre anni della stessa imposta per quelli di nuovo insediamento e le start up. Un provvedimento interamente coperto da risorse regionali, 36 milioni nel triennio 2019-2021, che sull’Appenino bolognese interessa una platea potenziale di oltre 4.200 imprese, di cui quasi 350 nei tre comuni visitati oggi.

Tra i temi affrontati anche quello delle infrastrutture digitali, altrettanto importante per cittadini e imprese. Camugnano, insieme a Lizzano e Castiglione dei Pepoli, è tra i Comuni della montagna bolognese interessati dal Piano regionale per portare la banda ultra-larga anche nelle cosiddette aree bianche, dove gli operatori privati non investono per mancanza di convenienza.  Attualmente sono in corso i lavori per l’infrastrutturazione, che secondo la tabella di marcia prevista dovrebbero concludersi entro il 2019. Tutti i municipi della montagna bolognese, comunque, possono già usufruire di connessione veloce ad Internet in modalità wifi. Ora si punta a mettere a disposizione il servizio a fasce più ampie di imprese e alla popolazione.

La visita si conclude nel tardo pomeriggio a Castiglione dei Pepoli, con altri tre appuntamenti con gli operatori locali e la cittadinanza per approfondire insieme le problematiche legate allo sviluppo economico del territorio e alla dotazione di servizi socio-sanitari.

Il primo è l’incontro con dirigenti e soci della cooperativa agricola Casp (ore 18,30), che quest’anno festeggia i 50 anni di vita e che oggigiorno si occupa prevalentemente di lavori pubblici in ambito agricolo e forestale e conta circa 100 dipendenti. Un’occasione per riflettere, a fronte dei maggiori costi che devono sostenere le imprese agricole nelle zone di montagna a causa di condizioni ambientali più sfavorevoli, sulla necessità di rafforzare gli interventi per favorire la permanenza dell’agricoltura nelle aree appenniniche, anche in funzione delle esigenze di cura e difesa del territorio.

Nel secondo incontro, in tarda serata, si parlerà delle politiche di intervento regionale per potenziare i servizi socio-sanitari, soprattutto a favore della popolazione anziana. Ciò avverrà nel corso della visita alla Casa di cura Prof. Nobili, unica struttura ospedaliera della valle dove si trova Castiglione dei Pepoli.

Infine, il terzo incontro sarà dedicato a turismo e attrattività del territorio. L’appuntamento è con gli imprenditori del settore in programma all’albergo “Il Ponte” (ore 20,30).  Un incontro incentrato sulle prospettive di sviluppo economico legate alla crescita del turismo slow in un’area che offre tante testimonianze delle epoche passate e di grande valenza naturalistica e attraversata da due percorsi inseriti nel circuito regionale dei Cammini e delle vie di Pellegrinaggio: la Via della lana e della seta, che va da Bologna a Prato passando appunto per Castiglione dei Pepoli e la Via degli Dei, che collega Piazza Maggiore a Bologna con Piazza della Signoria a Firenze dopo un percorso di 130 chilometri da percorrere a piedi tra la natura incontaminata dell’Appennino Tosco-Emiliano.

Per gli amanti del turismo su due ruote c’è poi grande attesa per la realizzazione della Ciclovia del Sole, un itinerario lungo 680 chilometri da Verona e Firenze che attraversa anche la Lombardia e di cui l’Emilia-Romagna è regione capofila, incaricata del progetto di fattibilità tecnico-economica dell’intero tracciato. Il tratto bolognese è lungo 140 chilometri e dopo aver attraversato il capoluogo regionale proseguirà lungo la valle del Reno da Casalecchio fino al confine con la Toscana fino ad arrivare a Firenze.

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