Due importanti finanziamenti per un valore complessivo di 1,5 milioni di euro consentiranno entro breve di dare vita in Unimore ad uno dei più importanti Centri di Ricerca internazionali in Visione ed Intelligenza Artificiale, che troverà sede nella futura AI (Artificial Intelligence) Academy presso il Tecnopolo di Modena.

Grazie a questa iniziativa il Tecnopolo di Modena diventerà uno dei centri di eccellenza in Intelligenza Artificiale, specializzato in Deep Learning e Visione Artificiale. Scommette su questo progetto, che porterà ad avere a Modena il più grande centro di ricerca di AI specializzato anche in machine learning e in computer vision, la Regione Emilia Romagna che ha messo a disposizione 1 milione di euro e la Fondazione Cassa di Risparmio di Modena, che concorrerà alla sua realizzazione con 500mila euro.

Serviranno a costruire una nuova ala di circa 500 mq in continuità con l’edificio del Tecnopolo, destinata a laboratori che si occuperanno dei temi applicativi più attuali ed innovativi dell’AI, quali il medical imaging, l’interazione uomo robot e uomo veicolo e la video sorveglianza, ma anche di importanti temi teorici quali lo sviluppo di nuove reti neurali profonde (deep learning) sempre più potenti, ma anche controllabili dall’uomo.

“Questo – spiega la prof.ssa Rita Cucchiara di Unimore, Direttore Almageab del DIEF – Dipartimento di Ingegneria “Enzo Ferrari” e del Laboratorio Nazionale CINI AIIS (Artificial Intelligence and Intelligent Systems) – sarà fatto d’intesa con il CINECA, collegando i server modenesi specializzati in GPU per il calcolo neurale con le risorse di supercalcolo italiane che risiederanno al Tecnopolo di Bologna”.

Complessivamente l’investimento necessario sarà di circa 2,7 milioni di euro che arriveranno, oltre che da finanziamenti pubblici, da contributi privati, tra cui Confindustria Emilia Digitale e aziende e startup, molte delle quali hanno già avuto modo di confrontarsi il 17 aprile scorso in un brefing dedicato alla AI Academy, che ha visto la presenza accanto ai promotori (Unimore, Softech-ICT, AimageLab e dalla Regione Emilia Romagna con il supporto di Aster e di Confindustria Emilia Filiera Digital) di aziende di rilevanza nazionale quali Engineering, Leonardo, Chiesi, Credem, enti europei quali ESA e le più interessanti realtà imprenditoriali locali di questo segmento come Expert Systems, Doxee, Energyway, Pikkart, da cui sono venuti validi suggerimenti circa le attività, anche formative su cui partire con l’Academy AI.

Nel centro per la sua proiezione internazionale, dato il supporto che riceverà dal Max Plank Institute di Tubinga (Germania) e dall’Innovation Center of AI di Amsterdam (Olanda), poiché si muoverà nell’ambito della rete di europea ELLIS (European Labs Leaning and Intelligent Systems), sarà adottata la lingua inglese, coerentemente con l’attivazione del curriculum in inglese di “Artificial Intelligence Engineering” della laurea magistrale di Ingegneria Informatica del DIEF, che debutterà a partire dal nuovo anno accademico 2019-2020.

Il nuovo Centro estenderà lo spettro delle competenze e delle ricerche condotte in 20 anni nei laboratori AImageLab di Unimore, una struttura che ha avuto modo di acquisire una grande rilevanza e prestigio sia Italia che all’estero e dove già ora sono riuniti più di 25 ricercatori impegnati su queste tematiche di ricerca.

“Già da quest’anno – afferma la prof.ssa Rita Cucchiara – sono giunti ricercatori stranieri dalla Cina; è in arrivo anche un visiting professor per un anno dalla Northwest Minzu University, pagato dalla repubblica cinese; a breve poi inizierà un dottorato congiunto con il Tecnhion di Israele per un progetto che affianca l’Italia tramite il Laboratorio nazionale CINI AIIS, di cui io stessa sono direttore, e la Fondazione Bruno Kessler di Trento”.

L’internazionalizzazione costituirà un asset strategico del nuovo Centro, supportato da progetti europei (come il progetto Deep Health su librerie di intelligenza artificiale per la comprensione di immagini mediche), da collaborazioni con aziende internazionali (soprattutto Panasonic, Beta Lab in California e con il progetto Iarpa Diva insieme alla statunitense Kittware per il deep learning in ambito smart city), e da altri progetti europei in AI a supporto dell’automotive e della robotica.

Il centro svolgerà anche una rilevante attività di ricerca per quanto riguarda le industrie culturali e creative per la AI, relativamente alle digital humanities, su cui convergono finanziamenti messi a disposizione dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Modena nell’ambito del Centro AGO, nonché finanziamenti nazionali destinati a progetti di grande respiro come IDEA e CULTMEDIA.

AI Academy sarà pronta ad esordire già dall’estate con corsi di deep learning rivolti alle aziende, promossi insieme a Democenter, e con una grande iniziativa di “inception per startup AI”, unica in Italia organizzata a Modena da NVIDIA EUROPE

L’aspetto di ricerca nelle smart cities resta assolutamente fondamentale. Anzi, l’attività storica di ricerca in videosorveglianza potrà contare sul finanziamento di un nuovo progetto italiano PREVUE, finanziato dal MIUR per oltre 700.000,00 euro, di cui Unimore è coordinatore e sulle capacità predittive delle reti neurali per la gestione di semafori intelligenti a cui collabora Crf, Magneti Marelli e Ferrari, che sarà testata a Modena nell’area MASA.

“L’aspetto caratterizzante del centro – commenta il Rettore prof. Angelo O. Andrisano – sarà il forte legame con la ricerca industriale ed il supporto alle aziende del territorio nella difficile ma stimolante trasformazione oltre il digitale, ossia verso l’intelligenza artificiale. Non esiste ancora in Italia una struttura prettamente dedicata alla formazione post laurea ed alla ricerca industriale in AI e vorremmo crearla a Modena. Ciò grazie al finanziamento della Regione e al supporto di Confindustria Emilia Digitale e di diverse aziende e startup che ci consentiranno di realizzare un AI Academy, che si propone di diventare punto di aggregazione per studenti, ricercatori ed aziende sui temi trasversali dell’Intelligenza Artificiale, del Machine Learning, della Visione Artificiale, della analisi predittiva, applicata a tutti i campi dal manifatturiero alla finanza, alla medicina e, soprattutto, alle aziende informatiche del territorio che dovranno necessariamente crescere nel prossimo futuro”.

“L’Europa – conclude la prof.ssa Rita Cucchiara – prevede che ci sarà nel mondo da qui al 2030 un mercato dell’Intelligenza Artificiale pari a 15 milioni di miliardi di dollari, corrispondente al 14. % del Pil mondiale. Vogliamo che parte di questo sia prodotto in Emilia Romagna e che Modena con la AI Academy e il centro di ricerca degli Aimagelab possa diventarne il fulcro. Eroghiamo formazione di livello universitario internazionale, abbiamo dottorati, ricercatori ed aziende che su questi temi operano con competenza e invidiabili capacità. Dobbiamo fare crescere le giovani start-up e consolidarle affinché non scappino all’estero e rimangano patrimonio italiano per le prossime generazioni”.

“La Regione Emilia-Romagna – ha spiegato l’Assessore regionale alle Attività produttive, Palma Costi –   ha finanziato con quasi un milione il Centro di ricerca industriale e di trasferimento tecnologico, dedicato all’Intelligenza artificiale e alla progettazione di sistemi intelligenti nella consapevolezza che le tecniche pensate per l’industria del territorio possano largamente influenzare la competitività del territorio stesso, qualificando la filiera produttiva a sostegno della buona occupazione. Come ci insegna la quarta rivoluzione industriale il lavoro da fare oggi è favorire le connessioni, collaborare, mettere in rete, fare conoscere, abbandonare i campanili e aprirsi al mondo e al nuovo”.

“La scelta di contribuire alla realizzazione dell’Academy – dichiara il Presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Modena Paolo Cavicchioli – è in linea con gli obiettivi strategici che la Fondazione si è data in questi anni: sostenere progetti che valorizzino il talento e le idee dei giovani nella ricerca; stimolare la produzione scientifica di eccellenza del territorio; favorire il dialogo tra mondo della ricerca e mondo delle imprese. Grazie al contributo della Fondazione si potrà applicare l’intelligenza artificiale anche al nostro patrimonio culturale e supportare la creazione in città di un Centro per le digital humanities. L’Intelligenza artificiale sta cambiando radicalmente il nostro modo di produrre, di lavorare, di pensare. La sfida che abbiamo di fronte sarà governare questo grande processo di innovazione trasformandolo in opportunità, non solo per l’economia ma anche per la cultura”.

 

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