Nel cimitero di Cavezzo sarà allestita un’area destinata alla sepoltura dei bambini mai nati. Si chiamerà “Giardino degli angeli” e sarà riservata alla sepoltura dei bimbi al di sotto delle 20 settimane di gestazione.

L’idea è nata dal Servizio Accoglienza alla Vita di Cavezzo, gruppo che fa capo al Movimento Per La Vita, una federazione che riunisce gli oltre 600 movimenti locali, centri e servizi di aiuto alla vita attualmente esistenti sul territorio nazionale.

I genitori possono chiedere la sepoltura dei bambini al di sotto delle 20 settimane di gestazione solo se il cimitero comunale è dotato di un’area dedicata. Il Servizio Accoglienza alla Vita ha quindi proposto di realizzare nel cimitero di Cavezzo il “Giardino degli angeli”. Il progetto è stato accolto dalla Giunta, che ha ritenuto opportuno offrire alle famiglie la possibilità di avere uno spazio all’interno del cimitero del capoluogo in cui poter ricordare il proprio bambino mai nato.

L’Amministrazione comunale ha definito questa scelta un gesto di rispetto e civiltà.

“La nostra è un’associazione di volontariato che si occupa di aiutare le mamme alle prese con una gravidanza inattesa – dichiara Carlo Rossi, Presidente del Servizio di Accoglienza alla Vita di Cavezzo – Ho avanzato la proposta di dedicare un’area cimiteriale per la sepoltura dei bambini non nati al di sotto delle venti settimane. La legge garantisce sempre la sepoltura dopo la ventesima settimana. Dopo la ventottesima settimana l’iter della sepoltura è sempre a carico dei genitori, mentre tra la ventesima e la ventottesima, qualora i genitori non vogliano farsene carico, l’iter è a carico della Asl. Per le gravidanze inferiori alle 20 settimane, a meno che i genitori non facciano una specifica richiesta di
sepoltura, i resti del feto verranno smaltiti attraverso la linea dei rifiuti speciali, senza nessuna dignità. Purtroppo è questa la conseguenza fisica dell’interruzione volontaria di gravidanza. Per molte mamme, come evidenzia la psicologia, supportata da notevole letteratura scientifica, la sepoltura del figlio non nato rappresenta un passo importante per l’elaborazione del lutto. Tale gesto può aiutare i genitori a superare definitivamente il dolore, ed a favorire, nelle migliori condizioni, un nuovo eventuale progetto di maternità da parte della donna”.

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