Oltre 700 studenti bolognesi tra i 10 e i 19 anni hanno partecipato ai percorsi di educazione alla legalità e alla cittadinanza attiva e responsabile organizzati dal Comune di Bologna nell’autunno scorso in 27 classi di 7 scuole tra primarie e secondarie di primo e secondo grado, nell’ambito della seconda edizione del progetto Educalè.

Tra le scuole primarie hanno aderito le Carducci, tra le secondarie di primo grado le scuole Dozza, Rolandino e Volta, tra le secondarie di secondo grado gli istituti Crescenzi-Pacinotti-Sirani, Manfredi-Tanari e Manzoni. Le Associazioni che hanno svolto i laboratori con ragazzi e genitori sono: Acli Bologna, Caracò, Dry-Art, Gli anni in tasca, il cinema e i ragazzi, Libera Bologna, Prendiparte, SaltinBanco, Tomax Teatro.

Grande partecipazione anche allo spettacolo teatrale “Gli onesti della banda” della compagnia Nest, lo scorso 3 dicembre 2018 al Teatro Testoni Ragazzi: 285 studenti e 29 insegnanti delle medie Gandino e Salvo D’Acquisto e degli istituti superiori Aldrovandi-Rubbiani, Crescenzi-Pacinotti-Sirani e Serpieri.

Mercoledì 20 marzo in Cappella Farnese a Palazzo d’Accursio un centinaio di studenti partecipanti al progetto hanno condiviso i lavori svolti nei laboratori realizzati a scuola. Alla giornata di restituzione hanno partecipato la vicesindaco Marilena Pillati e Giulia Di Girolamo, consigliera di fiducia del Sindaco per la legalità: “Quella di ieri è stata una giornata carica di significato e di impegno civile, segno che le nuove generazioni sono sempre più attive e interessate ad approfondire determinati fenomeni – commentano Pillati e Di Girolamo – Il loro interesse, la loro energia e il loro impegno quotidiano, grazie alla collaborazione delle insegnanti, sono il segno tangibile di una risposta positiva e concreta contro tutte quelle forme di illegalità che tutti noi, insieme a questi ragazzi e ragazze, dobbiamo contrastare”.

Sintesi dei laboratori svolti:
Con danze etniche, sport e una lettura della Dichiarazione universale dei diritti umani Acli Bologna ha coinvolto gli studenti a riflettere sull’importanza del bene comune, del senso civico e della cittadinanza attiva, della cooperazione e della prevenzione di comportamenti scorretti verso se stessi e verso gli altri.
Le associazioni Caracò e Dry-Art hanno condotto gli adolescenti in un percorso di approfondimento e narrazione dei primi 12 articoli della Costituzione italiana, riflettendo su alcuni principi considerati da loro fondamentali al di là delle differenze politiche, religiose e culturali. Gli studenti hanno prodotto dei video e un giornale dedicato alla Costituzione.
L’associazione Gli anni in tasca, il cinema e i ragazzi, ha proposto, in collaborazione con l’Associazione Ottomani, un percorso approfondimento sui temi della legalità attraverso film, letture di racconti e articoli di giornali. I laboratori si sono conclusi con la realizzazione di un film di animazione e di alcuni elaborati scritti.
Attraverso l’attività di teatralizzazione, gioco di ruolo, approfondimenti e narrazioni, Libera Bologna ha portato gli studenti ad approfondire la conoscenza delle mafie, tracciando parallelamente un percorso di analisi di quei comportamenti che, se messi in atto, possono contribuire a prevenire l’emersione di atteggiamenti mafiosi nella quotidianità. Gli elaborati degli studenti sono stati diffusi attraverso i social network di Libera Bologna.
Prendiparte si è concentrata sul riutilizzo dei beni confiscati alla criminalità organizzata, con un focus su quelli presenti in Emilia-Romagna. Attraverso il gioco da tavola “mafiopoli” e l’incontro con un’esperta dell’Associazione Acmos di Torino i ragazzi hanno elaborato un progetto di riutilizzo di un particolare bene confiscato in Emilia-Romagna.
L’Associazione SaltinBanco ha riflettuto sui temi della pace, sulla Costituzione italiana e sui diritti dei fanciulli. Gli alunni della scuola primaria Carducci hanno prodotto alberi tridimensionali dedicati al diritto che secondo ognuno andrebbe maggiormente valorizzato.
Tomax Teatro ha approfondito il tema della legalità della partecipazione democratica, della cittadinanza attiva e dell’impegno civile attraverso forme di espressione artistica. Gli studenti hanno avuto inoltre la possibilità di confrontarsi con la giornalista minacciata dalla mafia Sabrina Pignedoli e con l’esperta dell’Associazione Libera, Martina Storari. A conclusione del percorso gli studenti hanno progettato e messo in scena uno spettacolo teatrale a partire da due copioni “Mafia in Emilia-Romagna” e “Strage di Capaci”.
L’edizione 2018 di Educalè è parte del più ampio progetto “Narrare le mafie. Sguardi sul contemporaneo tra azioni di contrasto e valorizzazione della cultura della legalità”, realizzato dal Comune di Bologna nell’ambito di un Accordo di programma con la Regione Emilia-Romagna e sostenuto dalla Legge regionale n. 18/2016, con il patrocinio dell’Associazione Avviso Pubblico e in collaborazione con la Fondazione Cineteca di Bologna.

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