È stata presentata sabato 23 febbraio a Vado  “La nuova Casa della Salute Vado-Monzuno”, la struttura che secondo i piani dell’Ausl di Bologna dovrebbe essere pronta entro la fine del 2021: 1100 metri quadri su tre piani per un investimento dell’Azienda USL di Bologna di 2 milioni e 400 mila euro. La gara per la realizzazione della Casa sarà indetta entro il mese di aprile.

Il progetto è stato presentato da Francesco Rainaldi, direttore progettazione e sviluppo edilizio Ausl Bologna ed Eno Quargnolo, direttore Distretto Appennino bolognese Ausl Bologna. Erano presenti Chiara Gibertoni, direttore generale Ausl Bologna e Marco Mastacchi, sindaco di Monzuno e presidente del Comitato di distretto Appennino bolognese, che ha sottolineato la soddisfazione di vedersi concretizzare, ormai alla fine del secondo mandato, un progetto sul quale l’amministrazione comunale di Monzuno è stata impegnata negli ultimi anni per superare tutti i vincoli e gli ostacoli burocratici. Un progetto che è figlio anche della preziosa collaborazione tra Ausl ed enti locali.

«Si tratterà di una struttura realizzata secondo la filosofia delle case della salute che stiamo perseguendo: erogano i servizi dei poliambulatori, se ne aggiungono altri, ma soprattutto diventano luoghi dove la comunità si ritrova, si promuove la salute” ha spiegato la direttrice dell’Ausl Bologna Chiara Gibertoni.«Il progetto che presentiamo oggi non riguarda solamente la costruzione di “muri”, che pure sono fondamentali, ma una comunità che cresce. Oltre alla sede fisica, lavoriamo per creare una sede professionale di tutti coloro che si prendono carico del cittadino».

La nuova Casa della Salute, che sorgerà su un terreno di proprietà del Comune di Monzuno nella frazione di Vado, sarà il nodo centrale di una rete integrata e omogenea di presidi e di servizi. Un punto di riferimento per tutta la comunità professionale del territorio. Un sistema in rete che consente di intercettare le richieste socio-assistenziali dei cittadini e di soddisfarle in modo appropriato, attraverso percorsi multidisciplinari e multi professionali.

Nodo centrale della Casa saranno i Medici di Medicina Generale, tanto i quattro che fisicamente entreranno nella Casa quanto i colleghi che rimarranno nel territorio. Nella casa inoltre ci saranno pediatri di libera scelta, la Salute Mentale e Neuropsichiatria dell’età evolutiva, Assistenza infermieristica ambulatoriale e domiciliare, ambulatori specialistici e la Continuità Assistenziale il punto prelievi, il servizio ausili per l’incontinenza e lo sportello unico di accesso.

La casa è stata progettata per garantire un elevato grado di comfort per personale e utenza e al tempo stesso un basso consumo energetico. La nuova struttura completerà il rafforzamento della rete dell’area sud dell’Azienda Usl di Bologna, che ha una conformazione molto complessa costituita da 20 ambulanze e 5 Auto Mediche che fanno riferimento a 5 ospedali: dei 30 comuni di riferimento 22 si trovano in collina o in montagna. Il territorio è di 1.726 kmq di superficie equivalenti a 12 volte la superficie del comune di Bologna.

Oltre tutto il territorio ospita il Centro di formazione 118 di Val di Setta. Unico in Italia nel suo genere, è dotato di camera fumi per addestramento in ambienti confinati mediante l’utilizzo di auto protettori, castello di manovra per addestramento su fune per soccorsi in quota, centro di formazione medicina delle catastrofi.

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