Grande partecipazione ha visto ieri l’appuntamento che celebrava a Reggio Emilia l’anniversario del Servizio Sanitario Nazionale italiano, istituito esattamente 40 anni fa con la legge n. 833 del 1978 che cambiò il volto della sanità italiana garantendo equità di trattamento a tutti i cittadini. A fare il punto sulla sanità locale e sul ruolo di riferimento della comunità professionale nell’affrontare le sfide poste dal cambiamento si sono alternati autorità e professionisti.
Sono intervenuti, tra gli altri il Sottosegretario alla Presidenza della Regione Emilia-Romagna Giammaria Manghi, il Presidente della Provincia Giorgio Zanni, il Sindaco di Reggio Emilia Luca Vecchi, il Vescovo della Diocesi di Reggio Emilia e Guastalla Massimo Camisasca, il Rettore dell’Università di Modena e Reggio Emilia Angelo Oreste Andrisano, il Presidente di DarVoce Umberto Bedogni.
Il Sindaco di Reggio Emilia, Luca Vecchi ed il Sottosegretario alla Presidenza della Regione Emilia-Romagna e Presidente della Conferenza Sociale Sanitaria Territoriale, Giammaria Manghi hanno espresso apprezzamento per la centralità del servizio sanitario pubblico provinciale e soddisfazione per i servizi garantiti anche dopo la fusione delle Aziende.
Il Professor Italo Portioli, già primario della medicina dell’Arcispedale Santa Maria Nuova, ha tenuta una lezione magistrale sull’evoluzione della medicina e del ruolo del medico.
Il Presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini ha ricordato le conquiste importanti che un sistema universalistico di assistenza e cura ha reso possibili favorendo, tra le altre cose, un aumento dell’aspettativa di vita di oltre 10 anni, la seconda più alta al mondo. Nel concludere il proprio intervento ha reso omaggio a tutti i professionisti protagonisti di una sanità locale che può vantare standard qualitativi elevati e ha rilanciato il proprio impegno a difesa del sistema pubblico.
L’Assessore regionale alle politiche per la salute Sergio Venturi ha ricordato il primato della provincia di Reggio Emilia nella riduzione dei tempi di attesa per prestazioni chirurgiche e i progetti importanti conclusi nell’ultimo triennio per un totale di 170 milioni di euro di investimenti, oltre la metà dei quali provenienti dal bilancio aziendale.
Ancora sulla centralità del servizio sanitario pubblico, equo, universale e solidale nel rispetto dell’art 32 della Costituzione, è intervenuto il direttore generale dell’Ausl IRCCS di Reggio Emilia, ricordando come non si possa dare per scontato anche per il futuro il livello assistenziale raggiunto se non con l’impegno costante a salvaguardarlo.

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