Intellettuale estremamente poliedrico, drammaturgo e autore di opere di narrativa ma anche saggista, giornalista, regista teatrale, docente e – dopo lo straordinario successo di Lehman Trilogy, portato sulle scene da Luca Ronconi – consulente artistico del Piccolo Teatro di Milano, Stefano Massini è uno degli autori italiani più conosciuti, premiati e rappresentati sulle scene internazionali.

Domenica 2 dicembre alle 17.30 è al BPER Forum Monzani di Modena con il suo nuovissimo “Dizionario inesistente” (Mondadori), costellato di termini come attacismo, caransèbico, quèstico, zeissiano: parole che non esistono. Viceversa, esistono eccome gli stati d’animo che esse definiscono: un catalogo di umanissime sfumature delle nostre emozioni. Massini parte da un duplice presupposto: l’inadeguatezza del linguaggio a coprire l’intera gamma dell’emotività umana e la sua non neutralità, perché il non aver dato dignità di parola a determinate sensazioni non è mai casuale, ma frutto di scelte valoriali. E’ proprio per dar voce a questa variopinta tavolozza che Stefano Massini si è inventato un Dizionario inesistente, che dalla A alla Z accompagna il lettore in un meraviglioso viaggio letterario, in un rincorrersi di racconti straordinari. Da una carrellata di personaggi reali Massini crea un ventaglio di nuovissimi sostantivi, verbi, aggettivi, talmente efficaci da farti venir subito voglia di usarli nel parlare quotidiano. Ed ecco dunque sfilare l’inventore della penna a sfera László Biró (da cui birismo), i tenaci guerriglieri cileni Mapuche (che porteranno al verbo mapuchare), ma anche mostri sacri come Leonardo e Galileo, Leopardi e Kafka, passando per nobili del Seicento e miniere sudafricane, instancabili bugiardi e scienziati camerieri.

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