Si intitola “Dio ti vede Stalin no. Il potere delle immagini in settant’anni di campagne elettorali” la conferenza che Edoardo Novelli, professore all’Università degli Studi Roma Tre, svolgerà sabato 17 novembre alle 17 alla Sala Ex Oratorio al piano terra di Palazzo dei Musei in largo Sant’Agostino a Modena.

L’appuntamento, come sempre a partecipazione libera e gratuita per tutti fino a esaurimento posti, rientra nell’ambito del ciclo di iniziative “Storia in pubblico” collegate alla mostra “1948 Italia al bivio. Verità e menzogne di una repubblica inquieta” allestita a Palazzo dei Musei fino al 16 marzo 2019, alla Biblioteca civica d’arte Luigi Poletti e all’Archivio storico comunale.

Le campagne elettorali, spiegherà il docente, sono una festa e una battaglia, una celebrazione e una competizione, un momento sacro e un rito pagano, terreno d’azione di folle e singoli leader. Momento centrale delle moderne democrazie, nel corso degli anni le campagne elettorali si sono trasformate, passando da breve periodo di mobilitazione eccezionale sotto il controllo di partiti, militanti e candidati, a condizione permanente, influenzata dall’azione dei mass media, dei consulenti, dei protagonisti della nuova scena pubblica digitale. Sin dalle prime campagne elettorali repubblicane, a fianco della parola, protagonista assoluta, argomenta Novelli, è andato crescendo il ruolo delle immagini capaci di sedurre, emozionare, spaventare. I conigli dei Comitati Civici nel 1948 ed i forchettoni del Pci del 1953; la strategia dell’umorismo al Refendum sul divorzio nel 1974 ed i patinati spot stile Mulino Bianco per la Dc nel 1987. Sino all’attuale “emotional politics”, connubio fra marketing commerciale e social network.

In occasione della conferenza si potrà approfittare dell’apertura straordinaria della mostra dalle 15 alle 19. Alla biblioteca Poletti sarà attivo il servizio di prestito.

Informazioni online (www.comune.modena.it/biblioteche).

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