Via libera del Consiglio comunale di Modena alle deroghe agli strumenti urbanistici comunali per realizzare quattro Case residenza per anziani non autosufficienti che amplieranno l’offerta di posti letto in città di 220 unità e consentiranno lo spostamento di 70 anziani dall’attuale ‘Ramazzini’, per un totale di 290 posti letto.

Nella seduta di giovedì 18 ottobre, il Consiglio ha infatti approvato con il voto a favore della maggioranza (Pd e Art.1 – Mpd – Per me Modena, eccetto Domenico Campana che si è astenuto e Marco Chincarini che ha votato contro), di CambiaModena e di Energie per l’Italia, contrario del M5s e con l’astensione di FI e Lega nord, la delibera illustrata dall’assessora all’Urbanistica e Politiche abitative Anna Maria Vandelli.

Approvato anche un ordine del giorno di Vincenzo Walter Stella di Art.1 – Mdp – Per me Modena, emendato su proposta di Giuseppe Pellacani (Energie per l’Italia), che chiede di verificare le effettive capacità patrimoniali e d’investimento degli aggiudicatari, di controllare il mantenimento degli impegni assunti, il rispetto dei tempi per la realizzazione delle opere, dei requisiti strutturali e organizzativi in relazione ai servizi erogati, di intervenire in caso di inadempienza, di verificare la qualità del servizio offerto una volta avviato e di richiedere il rispetto di “adeguati standard di trasparenza e informazione al pubblico, anche attraverso proprio sito web, in particolare per quanto riguarda le rette e i servizi di base e opzionali forniti”. Si sono espressi a favore la maggioranza, CambiaModena, Energie per l’Italia, M5s, astenuti Lega nord e FI.

Con la delibera si prende atto della selezione avvenuta attraverso due avvisi pubblici finalizzati a potenziare l’offerta di case residenze per anziani che ha visto l’aggiudicazione di tre distinte proposte progettuali: quella della Domus Assistenza, che realizzerà il “nuovo” Ramazzini (con 75 posti rispetto agli attuali 70 accreditati) nell’area pubblica del quartiere San Faustino, vicino al Windsor Park nei pressi del parco Londrina; quella della cooperativa sociale Società Dolce che costruirà una nuova Cra con altri 75 posti in area pubblica alla Madonnina, nella zona delle vie Amundsen, Marco Polo e Don Fiorenti; e quella del Gruppo Zaffiro srl che realizzerà altre due Cra, con complessivi 140 posti, in un’area privata del quartiere Crocetta con un intervento di rigenerazione di due fabbricati nei pressi di via Mar Tirreno.

“Con le procedure pubbliche portate avanti – ha spiegato l’assessora Vandelli – si è pienamente raggiunto l’obiettivo dell’incremento di posti letto previsti per le future Cra indicato nell’atto di indirizzo approvato in dicembre dal Consiglio e ora si dà l’ok alle deroghe necessarie affinché i soggetti individuati presentino i permessi di costruire volti a dare attuazione alle proposte progettuali presentate. Le deroghe – ha proseguito – riguardano in particolare l’introduzione tra le destinazioni ammesse nelle aree quella di casa residenza per anziani (e anche di servizi per minori nel comparto Madonnina), la definizione dell’altezza massina in due piani oltre al piano terra nelle aree pubbliche, l’incremento della capacità insediativa per servizi da 2.500 a 4.000 metri quadrati di superficie utile nella zona di Windsor e l’applicazione della capacità insediativa per funzioni produttive pari a 7500 metri quadrati di superficie utile anche per gli usi a servizi alla Crocetta.

Nelle due aree pubbliche, che saranno concesse in diritto di superficie per 60 anni, le ditte avranno sei mesi di tempo per presentare il progetto esecutivo per la costruzione degli immobili e quindi avviare la loro realizzazione. Dai contratti di costituzione dei diritti di superficie è prevista un’entrata complessiva per il Comune di circa 900 mila euro. Nell’area privata, dove è stata valutata positivamente la corrispondenza al criterio di contenimento del suolo e di trasformazione dell’esistente, come previsto dal bando, le due strutture verranno realizzate recuperando due fabbricati di un unico lotto di circa 7 mila metri quadri originariamente destinati ad attività produttive, ma in seguito utilizzate per attività del terziario e del socioassistenziale. A servizio delle due strutture è prevista la realizzazione di una zona centrale per le attività comuni. Sono previsti anche circa mille metri quadri di spazi a verde privato che potranno essere messi a disposizione degli ospiti.

L’attuale dotazione di posti letto ammonta complessivamente a circa 1000 autorizzati, di cui 707 accreditati e 291 in strutture private, non in grado di coprire il fabbisogno complessivo di assistenza residenziale rivolto alla popolazione anziana non autosufficiente. Tutte le strutture private (posti non accreditati), inoltre, presentano una consistente lista d’attesa che porta i cittadini modenesi a ricorrere a ingressi fuori dal Comune di residenza. La necessità era quindi di incrementare i posti in modo da garantire un aumento dell’offerta di circa il 50 per cento dei posti privati.

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