Reggio Emilia resta al vertice della classifica annuale Icity Rate resa pubblica oggi a Firenze nel Rapporto 2018 di Fpa, dedicato alle città smart – sostenibilità e innovazione – ma con una novità: Reggio Emilia si colloca quest’anno al decimo posto nella classifica generale, che riguarda 107 città ed aree metropolitane esaminate, guadagnando una posizione rispetto allo scorso anno ed inserendosi quindi nella Top ten nazionale.

La classifica ‘Ict’ è costruita sull’analisi di 15 indici di ambito della sostenibilità nella vita urbana – dalla trasformazione/diffusione del digitale alla solidità economica, dalla partecipazione alla tutela del suolo e del territorio, dalla mobilità sostenibile all’istruzione, dall’inclusione sociale al turismo – e Reggio Emilia fa segnalare un miglioramento in quasi tutti gli indici.

La trasformazione digitale e la partecipazione si rivelano ancora una volta a Reggio Emilia uno degli elementi trainanti.

“E’ il risultato – commenta l’assessore ad Agenda digitale e Partecipazione, Valeria Montanari – di un processo virtuoso, che ha fatto registrare segnali importanti lo scorso anno e che quest’anno trova conferma e miglioramento ulteriore. Desidero sottolineare che questo è un risultato collettivo, che trae origine dalle politiche dell’Amministrazione, condivise con i cittadini, e trae alimento e vigore dai cittadini stessi, che sono i principali attori e autori dell’uso delle tecnologie digitali. Non è un caso che, accanto all’indice sulla trasformazione digitale, si collochi in termini positivi l’indice sulla partecipazione. Abbiamo condiviso con 35 diverse realtà della formazione, dell’educazione e dell’economia della città un Piano strategico sull’Innovazione e questo non fa che produrre una crescita, così come i processi di alfabetizzazione digitale, uno per tutti Genitori Connessi, la diffusione della cultura digitale, la condivisione delle buone pratiche con la comunità degli innovatori, i progetti Open data, i servizi digitali proposti dal Comune e utilizzati, è il caso dei canali social, in maniera massiva dalla cittadinanza, sia per l’acquisizione di informazione sia per l’interazione con l’Istituzione.

“Persona e comunità – conclude Montanari – sono per noi al centro della trasformazione digitale e proprio grazie alle persone e a un lavoro collettivo questa trasformazione può realizzarsi. In tema di partecipazione, credo che i Laboratori ed i conseguenti Accordi di cittadinanza nei quartieri abbiamo radicato nella città un metodo e una forma di dialogo e confronto trasparenti, che costituiscono la ‘sostanza’ del nostro essere città e intendere le relazioni con i cittadini”.

LE ECCELLENZE REGGIANE SECONDO ICITY RATE – I 15 indicatori di Icity Rate sono stati valutati in tutte e 107 le città: si tratta di realtà urbane molto diverse tra loro, “chiamate a competere” con disponibilità, culture, realtà sociali in realtà molto diverse. E questo valorizza ulteriormente gli esiti di Reggio Emilia, città di medie dimensioni che si confronta con le città metropolitane (ad esempio Milano, Firenze e Bologna, prime classificate) e con le città medio-grandi (ad esempio Brescia, Padova, Verona).

Gli indici positivi di Reggio Emilia, in cui si registra un avanzamento rispetto allo scorso anno sono:

Solidità economica: balzo al 4° posto. Nel Rapporto 2017 gli indici equiparabili erano Crescita economica (11° posto). Nell’analisi specifica su questo indice si segnala per il 2018 l’Internazionalizzazione al 2° posto;

Partecipazione: nuovo balzo, al 2°posto. Nel 2017 era al 12° posto;

Trasformazione digitale: 8° posto (9° nel 2017);

Suolo e territorio: 8° posto (9° nel 2017);

Inclusione sociale: 9°posto, mentre l’anno scorso nel parametro equivalente (Povertà) Reggio era al 13°;

Mobilità sostenibile: 8° posto. Nel 2017, era al 15° posto;

Istruzione: 40° posto, nel 2017 era al 68°;

Attrattività turistica e culturale: 38° posto. Lo scorso anno, 48° posto;

Lavoro: 24° posto, con una forte rimonta rispetto al 2017 quando Reggio Emilia si collocava al 47°.

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