“La revoca allo stop sui diesel euro 4 è una decisione di buon senso e rappresenta una nostra vittoria. Da settimane chiedevamo di revocare questa misura illogica, finalmente la Regione e i comuni hanno seguito il buon senso e hanno tolto questo blocco immotivato che era stato deciso soltanto dall’Emilia-Romagna”. Gilberto Luppi, Presidente Lapam Confartigianato, commenta così la revoca del blocco ai diesel euro 4 deciso dalla Regione dopo la riunione fiume con i comuni interessati.

“Avevamo spiegato più volte come questo blocco andasse a penalizzare sia le piccole imprese che i cittadini meno abbienti e che sarebbe stato necessario far passare la logica del ‘prima gli incentivi dopo i blocchi’. Ebbene, è esattamente quello che è accaduto: dopo l’aumento degli incentivi per i veicoli commerciali, infatti, la Regione destinerà un fondo di 5 milioni di euro per incentivare la rottamazione dei veicoli euro 4 non commerciali – prosegue Luppi -. Questa vittoria è anche, se non soprattutto, nostra: siamo stati la prima associazione a esporci su questa battaglia e siamo felici che, una volta tanto, abbia vinto il buon senso”.

Il Presidente Lapam Confartigianato conclude: “Ora è necessario continuare a impegnarsi a fondo per trovare una soluzione strutturale al problema, reale e molto serio, dell’inquinamento soprattutto nel bacino della Pianura Padana”.

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Una decisione di buon senso. Così CNA commenta la scelta della Regione Emilia-Romagna di escludere dalla manovra antismog i diesel euro 4.

Si tratta di una decisione che l’Associazione aveva auspicato sin dalla prima presentazione delle varie ordinanze.

Anche le deroghe ottenute, infatti, non avrebbero risolto il problema di alcune categorie: ad esempio i corrieri, senza dimenticare le difficoltà di approvigionamento di tutte quelle attività comprese nei perimetri di applicazione della manovra.

Continuiamo a pensare che sia necessaria, in futuro, una discussione nel merito degli impatti reali sulla comunità di questi interventi, che devono necessariamente mantenere in equilibrio le necessità ambientali e il normale funzionamento dell’economia.

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