A seguito di numerose segnalazioni da parte di consumatori che lamentano inganni, fumosità e superficialità nelle informazioni che vengono date dai gestori del mercato energetico, Federconsumatori ritiene opportuno fare chiarezza e richiamare le aziende a maggiore correttezza, circa il diritto dei consumatori a ritornare al contratto di maggior tutela uscendo dal cosiddetto libero mercato.

È emerso che presso gli uffici delle aziende che possono proporre contratti di maggior tutela, non sia possibile in alcun modo sottoscrivere un contratto di rientro al mercato tutelato.

L’utente, infatti, non viene né informato, né assistito e dovrebbe spedire, autonomamente, una comunicazione contenente tale richiesta senza alcun tipo di ausilio utile a redigere la documentazione necessaria.

È evidente, quindi, la complessità e la difficoltà a compiere tale operazione, specialmente per le persone non avvezze ai disbrighi burocratici.

Inoltre, viene insinuato il dubbio, da parte degli operatori, che non vi è alcuna certezza che la richiesta dell’utente venga accolta in tempi ragionevoli.

Questi comportamenti, per Federconsumatori, sono da considerarsi come pratiche commerciali scorrette, vietate dalla normativa vigente.

Vogliamo denunciare, inoltre, che i gestori del mercato energetico utilizzano spesso questa invenzione per non fare tornare al mercato tutelato gli utenti affermando: “una volta effettuato il passo al mercato libero non si può più tornare indietro”, affermazione che è totalmente falsa.

L’Autorità per l’Energia ha espressamente stabilito che in qualsiasi momento è possibile chiedere il rientro nel mercato tutelato sia per la luce che per il gas.

La libera scelta del consumatore non può trovare ostacoli che in realtà sono volti a danneggiare uno dei competitor del mercato, in questo specifico caso, l’Acquirente Unico.

Riteniamo che la concorrenza, tra le aziende del settore, si deve giocare solo sul prezzo dell’energia e il consumatore premierà sicuramente chi saprà essere più vantaggioso e offrirà migliori servizi.

Queste pratiche commerciali, che impediscono all’utente di esercitare liberamente il suo diritto di scegliere il contratto che preferisce, saranno segnalate alla competente Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato affinché adotti gli opportuni provvedimenti sanzionatori.

Federconsumatori auspica che il processo di liberalizzazione del mercato avvenga in maniera trasparente e con effettiva concorrenza dei prezzi tra le aziende e non attraverso l’uso di informazioni false.

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