Modena ha candidato il primo stralcio dell’intervento sulle ex Fonderie al bando regionale sulla Rigenerazione urbana con l’obiettivo di ottenere un finanziamento di un milione e mezzo di euro, il massimo possibile. Il progetto del primo stralcio, che riguarda esclusivamente il recupero della Palazzina per ospitare la sede dell’Istituto storico, ha un valore complessivo di tre milioni e 700 mila euro e la giunta comunale ne ha approvato nei giorni scorsi il progetto di fattibilità tecnica ed economica su proposta dell’assessore ai Lavori pubblici Giulio Guerzoni e dell’assessora all’Urbanistica Anna Maria Vandelli per quello che riguarda la strategia di rigenerazione urbana del comparto.

Il progetto, infatti, si inserisce nel cosiddetto Dast, il Distretto per l’accelerazione e lo sviluppo della tecnologia, sviluppato negli anni scorsi anche con un percorso partecipato, che ora, oltre all’Università, vede tra i partner anche Fondazione Democenter-Sipe e Fondazione Cassa di Risparmio di Modena.

Gli stralci successi dell’intervento prevedono la riqualificazione di tutta l’area dell’ex stabilimento industriale con la realizzazione di locali da destinare alle attività di ricerca e sviluppo delle imprese nel settore delle nuove tecnologie applicate all’automotive, con opportunità aziende start up nel campo dell’innovazione.

Il progetto presentato al bando regionale riguarda, invece, solo l’area della Palazzina da riqualificare per realizzare uffici, aule didattiche e, a piano terra, la biblioteca e l’archivio dell’Istituto storico. Prevista anche la conservazione della facciata, interventi di consolidamento, opere strutturali, alcune demolizioni di muri interni e l’impiantistica. In programma anche la riqualificazione dell’area del monumento dedicato ai caduti del 9 gennaio 1950.

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