L’Associazione At-traverso Braida ha inviato all’Ufficio Tecnico del Comune di Sassuolo, come prevede l’apposita Legge Regionale, il documento (che segue) contenente le osservazioni a riguardo della variante del PUA Ex Cisa Cerdisa.

***

Dal confronto tra il Piano Urbanistico Attuativo/P.U.A. proposto in variante e il P.U.A. precedentemente adottato, e in particolare dal confronto tra le due planimetrie generali di progetto (tav. 3.1-Planimetria generale del 11/10/2016 e tav. 06-Planimetria generale di progetto del gennaio 2018/rev. 1 marzo 2018), si possono rilevare i seguenti aspetti:

– Rimangono valide le osservazioni critiche avanzate nel 2016 dalla nostra Associazione come da altri osservatori esterni (tra tutti gli urbanisti del Politecnico di Milano, impegnati allora in una ricerca sul distretto ceramico) circa l’assetto della viabilità principale, che non connette bensì separa il quartiere Braida dall’area di trasformazione. Tutt’ora infatti si prevede un asse concepito esclusivamente (nel tracciato come nella sezione) per dare accesso automobilistico al centro commerciale, senza alcuna qualità urbana, che costituisce un anacronistico elemento di cesura nel tessuto urbano oltre che di inquinamento acustico e atmosferico. Nella Valsat allegata alla variante del 2018 (p. 41) si stimano circa 300 tonnellate annue di CO2 aggiuntive indotte dall’attuazione del nuovo insediamento commerciale, tentando di minimizzare tale incremento riconducendolo ad un valore percentuale “piccolo” rispetto alla mole delle emissioni dell’intera Provincia (+ 0,016%).

– Ancora, è molto scarsa l’attenzione rivolta ai collegamenti pedonali e ciclabili, che vengono concepiti con sezioni minime, ricavati sempre dentro i suoli di risulta, e soprattutto sono “spezzoni” mai allacciati ai sistemi di spazio pubblico esistenti: si interrompono infatti poco al di fuori del comparto di trasformazione senza raggiungere né la parrocchia di Braida, né il Parco Amico, né l’ambito di Mezzavia, né gli impianti sportivi presenti sul lato di Fiorano, eccetera.

– Analogamente rimane negativo il giudizio sullo spazio sistemato a verde e previsto verso il quartiere Braida. Si tratta ancora di uno spazio di risulta, ritagliato tra l’asse stradale di accesso al centro commerciale e i retri delle abitazioni esistenti, di spessore insufficiente, frastagliato, concepito più come una barriera alberata che come uno spazio verde da fruire.

– In aggiunta a tali aspetti di criticità che apparentano la nuova versione del progetto con quella del 2016, occorre rilevare nuove criticità introdotte da quest’ultima. Nonostante il ridimensionamento della superficie complessiva commerciale, infatti, l’eliminazione per intero dei parcheggi interrati (ne rimane a dire il vero una quota da realizzarsi in un terzo stralcio successivo, del tutto ipotetico) ha richiesto di recuperare in superficie una quota di stalli a parcheggio maggiore. Ciò si è tradotto in una più estesa superficie asfaltata (ancora troppo scarsamente alberata) e in un impoverimento delle dotazioni di spazio pubblico integrate al polo commerciale, che nella versione del progetto più recente si sono fatte più ridotte (dal punto di vista quantitativo) e banali (dal punto di vista qualitativo).

Nonostante gli estensori della Relazione tecnica del P.U.A. sostengano che il progetto si propone di riqualificare l’area «attraverso un alto grado di integrazione con l’ambiente circostante (…) attraverso la dotazione di spazi aperti attrezzati di pubblica fruizione, di alta qualità urbana e facilmente accessibili» (p. 12), o ancora di produrre «un sistema di piste ciclo/pedonali e aree verdi di ampio respiro che rappresentano situazioni per favorire l’aggregazione sociale di quartiere» (p. 18), evidenti nuove criticità si sommano a vecchi problemi, come d’altra parte evidenzia anche l’arch. Maddalena Gardini del Comune di Sassuolo nella sua Relazione urbanistica del 10 luglio 2018.

Ciò premesso, l’Associazione AT-TRAVERSO BRAIDA chiede che il Piano Urbanistico Attuativo venga ulteriormente rivisto, riaprendo la riflessione su tre fondamentali aspetti del progetto:

– la viabilità automobilistica di accesso al centro commerciale, che va concepita come un boulevard urbano di qualità, e meglio inserito nella maglia stradale esistente;

– la quota di spazio verde recuperata verso il Quartiere Braida, che deve essere significativamente ampliata ed attrezzata per renderla uno spazio fruibile;

– il telaio dei percorsi ciclabili e pedonali, che va esteso ed allacciato ai sistemi di spazio pubblico esistenti.

Solo in tal modo il nuovo intervento potrà inserirsi in un tessuto urbano sensibile, generando riqualificazione diffusa.

(At-traverso Braida)

Ora in onda:
________________