Stamattina, all’appello nelle scuole modenesi, non mancavano gli studenti, bensì gli insegnanti. Oltre mille, dice la Cisl, spiegando che sono 600 i posti di ruolo destinati alla stabilizzazione da coprire con supplenti, ma se si considerano anche i posti in organico di fatto, gli spezzoni orari e i posti in deroga sul sostegno il numero supera abbondantemente il migliaio.

Una situazione di cui la Cisl Scuola Emilia Centrale incolpa la visione miope del Miur (Ministero dell’Istruzione, università e ricerca), il quale non ha permesso di avere le graduatorie definitive di istituto in tempi congrui per la copertura dei posti per l’inizio dell’anno scolastico, cioè oggi.

«Anche quest’anno il contingente delle immissioni in ruolo dei docenti per l’anno scolastico in corso non potrà essere completato per mancanza di candidati dalle graduatorie a esaurimento (Gae) e in quelle degli ultimi concorsi ordinari – afferma Antonietta Cozzo, segretaria generale della Cisl Scuola Emilia Centrale – Anche il grave ritardo nel completamento delle procedure concorsuali Fit (la nuova procedura di reclutamento) ha avuto come conseguenza il fatto che migliaia di nomine dovranno essere rinviate all’anno successivo perché non erano pronte al 31 agosto».

I dati Cisl parlano chiaro: su 921 docenti da immettere in ruolo, solo un terzo dei posti è stato coperto. In dettaglio è di 726 il contingente su posto comune (48 nella scuola per l’infanzia, 186 alla primaria, 213 nella secondaria di primo grado e 279 alla secondaria di secondo grado). All’infanzia e primaria i posti sono per il momento coperti; sono invece rimasti scoperti 208 posti alla secondaria di primo grado e altrettanti (208) alla secondaria di secondo grado. Dei 195 posti di sostegno da stabilizzare solo undici posti sono stati coperti: ne rimangono 184. Sono quindi 600 i posti da coprire con supplenti che le scuole dovranno nominare dalle graduatorie di istituto.

A questi numeri vanno aggiunti i posti in organico di fatto, gli spezzoni orari e posti in deroga sul sostegno portando abbondantemente oltre mille il numero dei posti da coprire.

«La copertura di questi posti sta creando enormi disagi alle scuole e ai docenti – dichiara Cozzo – Le segreterie delle scuole saranno ancora una volta caricate di una doppia incombenza: trovare supplenti per coprire le classi sin dal primo giorno e ripetere le operazioni di nomina dopo la pubblicazione delle graduatorie definitive che, si spera, avverrà ai primi di ottobre. Però i docenti che accetteranno la supplenza in questa fase potrebbe non essere confermati sullo stesso posto dopo lo scorrimento delle nuove graduatorie.
È indispensabile una seria riflessione sui meccanismi del reclutamento. Serve un sistema in grado di prevedere il fabbisogno e programmare di conseguenza i percorsi di formazione e le procedure di selezione del personale. C’è bisogno di politiche di stabilizzazione del lavoro per assicurare al sistema scolastico – conclude la segretaria della Cisl Scuola Emilia Centrale – la qualità e continuità di cui ha bisogno».

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