Vittoria al fotofinish per Andrea Dalmazzini e Giacomo Ciucci (Ford Fiesta R5) al  39° Rally Città di Modena, corso tra ieri pomeriggio ed oggi sulla lunghezza di otto prove speciali. Il verdetto è arrivato in coincidenza dell’ultima prova speciale, il giro finale della prova “Valle”, che ha decretato il successo del Campione Italiano in carica su terra (alla terza gara su asfalto in carriera) per soli sei decimi sul reggiano Antonio Rusce, con al fianco l’esperto Sauro Farnocchia, al loro esordio su una Skoda Fabia R5.

Le sfide si sono svolte su un percorso in parte rivisto, comunque ispirato alla tradizione ma con nuovi stimoli e soprattutto con la grande novità che il cuore pulsante dell’evento è stato organizzato a Maranello, tempio mondiale dei motori e della passione per il motorsport. Erano quattro distinte prove speciali, due da ripetere il sabato ed altrettante da correre alla domenica per un totale di 70 chilometri di distanza competitiva. Percorsi di alto contenuto tecnico, presi letteralmente d’assalto dal pubblico delle grandi occasioni, deliziato da un confronto sul campo rivelatosi decisamente spettacolare.

La lotta per la vittoria è sempre stata vivace ed incerta, con protagonisti soprattutto Dalmazzini e Rusce, piloti entrambi emiliani ed i copiloti tutti e due toscani di Lucca. Il dualismo tra i due equipaggi, avviato con i primi metri di gara, li ha fatti progressivamente allontanare dal resto della compagine, complici certamente le forti esperienze maturate nei campionati tricolori, dove corrono entrambi.

Terza posizione finale, a 1’33”3 dal vertice, per l’altro reggiano Roberto Vellani, con Amadori al fianco, ancora sulla Peugeot 208 T16 R5. Voleva cercare di rifarsi dalla delusione del 2017, il pilota di Quattro Castella, che a luglio scorso vinse il Rally Alto Appennino Bolognese, ma purtroppo non ce l’ha fatta ad arginare il ritmo degli altri due di testa, senza comunque demeritare.

Fuori dal podio, dal quarto posto in poi i distacchi si sono fatti ancora più pesanti, con bravi piloti che però hanno avuto l’handicap di correre poco durante l’anno, quindi vedendo mancare il ritmo di gara. Quarta posizione assoluta finale per Zanni-Mucci (Ford Fiesta R5), per tutto l’arco della competizione in bagarre con Beggi-Alicervi (quinti con la Peugeot 208 T16 R5), dietro di loro di soli 2”6, a conferma del ritmo sostenuto che hanno osservato anche loro per rimanere nella top five.

Sesti hanno finito Milioli-Maletti (Peugeot 208 T16 R5), davanti alla Hyundai i20 R5 del vincitore della passata edizione Franco Rossi, col blasonato Flavio Zanella alle note, non riusciti ad entrare nel ritmo di vertice con l’attenuante di una vettura ancora da capire.

Primi tra le due ruote motrici, nonché ottavi assoluti Gubertini-Ialungo, con un’inossidabile Renault Clio Williams, al termine di accesi duelli contro una coppia “storica” del rallismo emiliano ed anche nazionale, Verbilli-Albertini , su analoga vettura, mentre dai quartieri alti è mancato l’atteso reggiano Gianluca Tosi (con Del Barba sulla Renault Clio R3), ieri sera attardato da uno pneumatico afflosciato durante la prima prova, costato oltre un minuto di ritardo. A nulla sono valse le belle prestazioni di oggi, per una rimonta arrivata purtroppo solo all’undicesima piazza finale.

Il rally storico è stato un’egemonia del marchio Ford. Tre vetture “dell’ovale blu” si sono infatti insediate sopra tutti i gradini del podio assoluto. Hanno vinto Lorenzo Gilli e Simone Giorgio, con una Ford Sierra Cosworth, andando così a bissare il successo dell’anno passato, andando anche a vincere il quarto raggruppamento. Spettacolare, anche in questo caso, la bagarre iniziale, che poi ha visto allontanarsi a testa alta il futuro trionfatore, autore di una prestazione decisamente aggressiva e senza errori. Una gara lucida e di grande valore, quella di Gilli, essendo riuscito a tenersi dietro lo scatenato Gabriele Rossi, in coppia con Handel, meritevoli di elogio pure loro, anche se purtroppo, proprio nel finale di gara, con le due ultime “piesse” si sono visti prendere il posto d’onore dai reggiani Tonelli-Debbi, con la Ford Escort RS, primi del terzo raggruppamento. Una progressione tanto spettacolare quando concreta, la loro, una cavalcata esaltante avvalorata dall’aver siglato il miglior scratch nella settima e l’ottava prova speciale, cosa che gli ha garantito appunto “l’argento”. La coppia con la Sierra, invece, ha da recriminare un “fuori programma” nel finale della penultima prova, rallentati da una “toccata” sull’anteriore che ha danneggiato una ruota.

Terza piazza assoluta dunque per Rossi, quarta per la Porsche 911 di Pasetto-Salvo, che si sono aggiudicati anche il secondo raggruppamento con una prestazione anche per loro di alto profilo. Infine, Canzian-Franchi (Ford Escort Twin Cam), sono stati gli unici a partire – ed arrivare –  nel primo raggruppamento. Qui le classifiche.

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(immagine Dalmazzini di Foto Zini)

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