Quale modo migliore di iniziare il nuovo anno scolastico che entrare in una scuola più accogliente e ridipinta? Se gli ambienti scolastici sono stati resi più belli grazie al lavoro volontario di genitori, cittadini attivi e richiedenti asilo accolti nei Centri di accoglienza straordinaria di Modena, che per settimane hanno lavorato fianco a fianco, l’impresa ha sicuramente un valore anche in termini di coesione sociale.

È quanto è accaduto nell’Istituto Comprensivo 7 dove i genitori delle scuole primarie don Milani e delle secondarie di primo grado Guidotti sono stati affiancati da molti richiedenti asilo nella tinteggiatura dei plessi scolastici.

Terminati i lavori in tempo per l’avvio dell’anno scolastico, sabato 15 settembre famiglie e studenti, volontari e autorità festeggeranno il risultato raggiunto grazie all’impegno di tanti. Alla cerimonia che si svolgerà in due momenti, alle 9 alle Don Milani (via Stradello del Luzzo 64) e alle 10 alle Guidotti (via Giardini 543), sono stati invitati il prefetto di Modena Maria Patrizia Paba, gli assessori del Comune di Modena al Welfare Giuliana Urbelli e alla Scuola Gianpietro Cavazza, dirigenti scolastici, famiglie e i richiedenti asilo che hanno partecipato all’attività.

Quattordici le aule ridipinte alle don Milani, insieme ad alcuni spazi comuni, mentre alle Guidotti i lavori di tinteggiatura hanno interessato 18 aule, oltre a tutti i laboratori, i corridoi e le scale, per un totale di oltre 3.000 metri quadrati di superfici. Iniziati a giugno i lavori si sono svolti durante l’estate e complessivamente hanno visto impegnati oltre 130 genitori e 80 beneficiari dei progetti di accoglienza provenienti dai Cas di Modena (gestiti da Ceis, L’Angolo, Porta Aperta, Caleidos, Papa Giovanni XXIII e Pobic) coordinati dall’assessorato Welfare. Diversi volontari si sono particolarmente impegnati nell’attività, come Diamond e Draken che provengono dalla Nigeria e Alhassane arrivato dalla Costa D’avorio che hanno preso parte per oltre un mese all’iniziativa o Lamine del Gambia e Thierno del Burkina Faso che non hanno fatto mancare il loro assiduo contributo.

Presupposto alle attività di volontariato che coinvolgono i richiedenti asilo, promosse da varie associazioni insieme all’assessorato al Welfare, è il Protocollo che il Comune di Modena ha sottoscritto con Prefettura, Ufficio Scolastico Regionale e Arcidiocesi per favorire l’integrazione e l’inclusione sociale. Centinaia i richiedenti asilo che sino ad oggi sono stati coinvolti in decine di attività di volontariato.

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