“Dall’inaugurazione di un nuovo supermercato, all’annuncio di un altro ulteriore market nell’area dell’ex distributore Ip. Tutto in pochissimi giorni. Ed il tutto, scusandoci per il gioco di parole, ammantato dal mantra ritrito della riqualificazione urbana. Come se la valorizzazione di edifici od aree in disuso dovesse sempre e per forza passare per l’apertura di nuove medie o grandi strutture di vendita. Ma riflettendo su quanto avvenuto e quanto già annunciato, sicuri che la rete commerciale dell’area di Pavullo non sia già abbastanza satura? E con un’offerta già all’altezza? È stato valutato l’impatto ambientale? E le ricadute occupazionali?”. Queste le domande e l’invito alla riflessione che pone Confesercenti Area del Frignano, riguardo gli ultimi eventi che hanno interessato il territorio comunale.

Rispetto al nuovo store aperto in località S. Antonio, l’Associazione, non manca di far sue molte delle preoccupazioni in relazione alle conseguenze possibili che potrebbero derivare da tale apertura levatesi da operatori e cittadini. “L’auspicio nostro e non solo nostro, è se l’amministrazione ha valutato con attenzione l’impatto sul traffico che il neo supermercato sta avendo sulla già congestionata viabilità della frazione. Situazione che a giudicare dai primi giorni e dopo che si sono verificati alcuni incidenti in zona, i quali non necessariamente sono da mettere in relazione ai maggiori flussi di auto, ma che tuttavia ci sono stati, è già sicuramente problematica ed è destinata a peggiorare con l’ulteriore aumento dei veicoli con l’apertura delle scuole. Possibile – chiede Confesercenti – che l’Amministrazione comunale quando ha autorizzato l’apertura del supermercato non abbia ritenuto opportuno assumere degli accorgimenti più efficaci per adeguare la viabilità al maggior numero di mezzi che avrebbero percorso il tratto stradale interessato?”

“Inoltre – prosegue l’Associazione – sarebbe interessante sapere quali benefici ne ha tratto e ne trarrà la Comunità pavullese con l’apertura di questo store, anche in termini di nuova occupazione. Risulta infatti che all’interno della struttura siano impegnati una trentina di dipendenti: quanti sono residenti locali e quanti invece di provenienza esterna? Senza contare che, l’apertura del nuovo supermercato sottrarrà sicuramente fatturato ad altre strutture presenti e ciò provocherà inevitabilmente delle ricadute in termini di occupati; quali e quanti lavoratori, non solo dipendenti, perderanno la loro occupazione?”, conclude Confesercenti con l’auspicio di avere quanto prima risposta ai questi posti.

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