I dati diffusi da Unioncamere Emilia Romagna confermano nel secondo trimestre 2018 l’andamento negativo delle vendite riapparso nei tre mesi precedenti (-1,5 per cento rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente). Prosegue anche la riduzione delle imprese (-1,6 per cento).

“I perduranti dati negativi sulle vendite al dettaglio e sulla riduzione delle imprese – commenta Enrico Postacchini, Presidente di Confcommercio Emilia Romagna –confermano la necessità di intervenire all’interno del Patto per il Lavoro con misure strutturali di sostegno al commercio, per valorizzare l’imprenditorialità di settore e i processi di innovazione e con una fiscalità agevolata, che favorisca anche il ricambio generazionale”.

“La legge 41, principale norma regionale di supporto al commercio – continua Postacchini – richiede al più presto un ripensamento per poter sostenere l’innovazione del settore con nuovi strumenti e adeguate risorse a fronte della perdurante difficoltà e del mutato scenario di riferimento.”

“Questo non è certo il momento – conclude Postacchini – in cui autorizzare decine di migliaia di metri quadrati di nuovi insediamenti commerciali: è necessaria una aumentata attenzione da parte della Regione per evitare che siano autorizzati sul territorio ampliamenti di superfici rimasti bloccati da anni, approfittando della fase transitoria nell’applicazione della nuova legge urbanistica. Auspichiamo, soprattutto in questo periodo, un comportamento responsabile e coerente da parte di tutti i pubblici amministratori”.

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