I ponti di competenza della Provincia di Modena, in tutto 183 situati lungo la rete di oltre mille chilometri di strade provinciali, sono costantemente monitorati e non presentano attualmente aspetti di particolare criticità a livello statico.

Ma proprio questo costante monitoraggio, da parte dei tecnici del servizio provinciale Viabilità, ha evidenziato, in questi ultimi anni, la necessità di avviare un piano di intervento, individuato da tempo, su una serie di manufatti che, per tipologia ed epoca di costruzione, necessitano di manutenzioni straordinarie alle strutture, allo scopo di “prolungarne la vita” nei prossimi decenni.

L’elenco è stato inoltrato in questi giorni al Governo, in risposta alla richiesta del Ministero delle Infrastrutture sulla situazione delle infrastrutture, inviata a tutti i gestori di ponti, tra cui spiccano le Province, a seguito del crollo del ponte Morandi a Genova.

Il piano della Provincia comprende un elenco di interventi su 30 ponti con una spesa di oltre 18 milioni di euro che attualmente la Provincia è in grado di finanziare solo in minima parte.

«Noi abbiamo risposto nei tempi previsti, ora però tocca al Governo – afferma il presidente della Provincia Gian Carlo Muzzarelli – che deve assicurarci le risorse per intervenire e, con rapidità, fornirci le informazioni necessarie a capire in che condizioni si trovino ponti e infrastrutture di competenza statale che sono sul nostro territorio».

Il presidente della Provincia sottolinea che è stato «grazie alle conoscenze consolidate e all’attività costante di controllo che i nostri tecnici sono stati in grado di completare l’elenco nei pochi giorni previsti dal ministero. E sono gli stessi tecnici a confermarci che, in base ai rilievi eseguiti, i nostri ponti sono sicuri, ma ci dicono anche che servono interventi di ammodernamento strutturale su una serie di infrastrutture che non riusciamo a finanziare con nostre risorse. Se il Governo intende realmente mettere mano a un piano straordinario sui ponti italiani, come sarebbe necessario, noi – prosegue Muzzarelli – abbiamo tutte le conoscenze e le capacità progettuali per realizzare gli interventi necessari sul nostro territorio. Mancano però le risorse, visto che da alcuni anni dobbiamo versare allo Stato quasi 30 milioni di euro all’anno provenienti dalle imposte provinciali versate all’ente dai contribuenti modenesi. Basterebbe lasciare parte di questi fondi nella disponibilità della Provincia – conclude Muzzarelli – per realizzare tutti gli interventi necessari».

L’attività di vigilanza sulla rete stradale della Provincia di Modena, viene effettuata da circa 60 tra tecnici dell’Area lavori Pubblici e operatori viabilità sparsi su tutto il territorio provinciale. Il monitoraggio sui ponti avviene tramite i sopralluoghi, le prove di carico e strumentali.

Un altro aspetto rilevante sulla sicurezza dei ponti riguarda la gestione dei trasporti di peso eccezionale. In questi ultimi anni la Provincia, in accordo con la Regione ha effettuato una verifica e una revisione delle portate ammissibili su tutti i ponti della Provincia (compresa la verifica puntuale dei mezzi eccezionali per il trasporto siderurgico) e attivato un sistema di controllo del rispetto delle prescrizioni di transito dei trasporti eccezionali su strade e ponti provinciali che vengono imposte al momento del rilascio delle autorizzazioni della Provincia.

IL PIANO DELLA PROVINCIA SU 30 STRUTTURE – OBIETTIVO: “PROLUNGARE LA VITA” DEI PONTI

«Sui ponti viene garantita una costante manutenzione, in particolare dei giunti di dilatazione e dei sistemi di appoggio, la verifica del naturale degrado dei materiali fino ad una corretta efficienza dei sistemi di smaltimento delle acque reflue». Alessandro Manni, Direttore dell’Area Lavori Pubblici della Provincia, spiega così l’attività di monitoraggio svolta dall’ente chiarendo anche che «nessuno dei ponti di competenza della Provincia ha caratteristiche particolarmente complesse come il ponte Morandi e, in base alle nostre conoscenze, sono sicuri. Sui ponti più vecchi, comunque, oltre alle normali manutenzioni ordinarie e straordinarie, occorre mettere in campo interventi sulle strutture per garantire una vita più lunga del manufatto».

Questi interventi hanno costi rilevanti che non possono esser sostenuti interamente dalla Provincia, da qui la richiesta al Governo di risorse per realizzare interventi su 30 ponti.

I ponti, indicati per ordine di priorità, come richiesto dal ministero, sono: il ponte Tiepido sulla sp 16 a Castelnuovo Rangone, il ponte Scoltenna sulla sp 4 Fondovalle Panaro, il ponte Saburano sulla sp 27 della Docciola a Montese, il ponte Leo sulla sp 324 a Fanano, il ponte di Castelvetro sul Guerro sulla sp 17, il ponte di Villalunga sulla sp 467 a Sassuolo, il ponte Fosso Lezza sulla sp 324 a Riolunato, il Ponte di Concordia sulla sp 8, il Ponte di Casa dell’Aglio sulla sp 28 a Lama Mocogno, il ponte in località “Il Pontaccio” sulla sp 324 a Frassinoro, il ponte Rosa sulla sp 569 a Maranello, il ponte sul Canale Acque Basse modenesi sulla sp 413 Romana nord a Carpi, il ponte torrente Nizzola sulla sp 623 a San Donnino di Modena, il ponte sul Cavo Lama sulla sp 8 tra Novi e Concordia, il ponte Torrente Grizzaga sulla sp 623 a Modena, il nuovo ponte di Navicello sulla sp 255 a Nonantola, il ponte di Camposanto sulla sp 568 a Camposanto, il ponte di Navicello sulla sp 255 vecchio tracciato tra Modena a Nonantola, il ponte di Gombola sulla sp 23 a Polinago, il ponte Samone sulla sp 26 a Pavullo, il ponte Pioppa sulla sp 11 a San Possidonio, il ponte di Casa Poggioli sulla sp 23 a Prignano, il ponte Rio del Prete, il ponte Rio Teggia e il ponte Rio degli Ontani sulla sp 40 a Lama Mocogno, il ponte Fosso Macchiarelli sulla sp 34 a Maserno di Montese, il ponte sul Canale Acque Basse sulla sp 8 a Novi, il ponte sulla ferrovia Bologna-Verona lungo la sp 468 di Correggio a San Felice sul Panaro, il nuovo ponte alto sulla sp 413 a Modena, il ponte Muratori sulla sp 569 tra Vignola e Savignano sul Panaro. San Pancrazio e il ponte Muratori sulla sp 569 a Vignola.

IN CORSO INTERVENTI ESTIVI SU CINQUE PONTI – DOPO SISMA E ALLUVIONE LAVORI PER 10 MILIONI DI EURO

Nel periodo estivo la Provincia ha programmato cinque interventi di manutenzione sui ponti per un investimento complessivo di oltre 300 mila euro. Sono in corso a Bomporto i lavori di manutenzione straordinaria sul ponte del Naviglio, lungo la strada provinciale 1, e a Castelnuovo Rangone quelli sul ponte sul Tiepido lungo la provinciale 16.

In agosto sono stati realizzati a Sassuolo i lavori di sostituzione dei giunti di dilatazione sul ponte del Secchia, lungo strada provinciale 467 Pedemontana; a Pavullo il consolidamento del ponte sul Panaro nella frazione di Ponte Samone, lungo la strada provinciale 26; mentre sul ponte sul Dragone, lungo la strada provinciale 28, tra i comuni di Palagano e Montefiorino, sono stati realizzati i lavori di manutenzione della briglia di protezione.

In questi ultimi anni la Provincia ha effettuato interventi di manutenzione, messa in sicurezza e ripristino dei ponti sulle strade provinciali, concentrati soprattutto sui ponti danneggiati dal sisma, alluvione e piene dei fiumi con un investimento di quasi dieci milioni, messi a disposizione nell’ambito delle risorse per la ricostruzione (di cui quattro per la ricostruzione del ponte di Bomporto) e dalla Provincia per le manutenzioni ordinarie e straordinarie.

Tra i ponti ripristinati spiccano quelli storici di Concordia (realizzato dalla Provincia nel 1884), il ponte Pioppa a Novi di Modena, il viadotto della tangenziale a Finale Emilia, il ponte Collegrana lungo la provinciale 413 a Novi di Modena, il ponte Palata Reno a Finale Emilia, diversi ponti e sottopassi ferroviari.

Per quanto riguarda l’alluvione del 2014 la Provincia ha effettuato interventi di messa in sicurezza sui ponti del cavo Fiumicello tra Bomporto e Camposanto, sul Cavo Vallicella a Camposanto, a S.Felice sul Panaro lungo la provinciale 568; sul ponte del cavo Dogaro a Camposanto e sul ponte del Fosso S.Pietro a Bomporto; realizzati anche i lavori a Sassuolo di ricostruzione della briglia idraulica a protezione delle fondazioni del viadotto del ponte della Pedemontana, il consolidamento del ponte Motta a Cavezzo, il nuovo ponte sul Dragone a Palagano, inaugurato nel 2017, e di recente i lavori di manutenzione del ponte sul Panaro a Camposanto.

CONOSCENZE E PROGETTI SU QUELLI MODENESI – NEL VOLUME DELLA PROVINCIA “ATTRAVERSO IL FIUME”

Il patrimonio di competenze tecniche e conoscenze storiche sui ponti modenesi dei tecnici della Provincia di Modena sono alla base del volume “Attraverso il fiume”, pubblicato nel 2006, dove si raccontano i ponti che costellano il territorio modenese, attraverso una ricca documentazione fotografica, le schede e i disegni tecnici, ma anche cronache giornalistiche, decisioni dei Consigli comunali, documenti ufficiali, bollettini di guerra, lettere e cartoline.

Il volume documenta la storia di cento dei ponti protagonisti delle vie di comunicazione modenesi dal 1866, momento in cui sono passati sotto la gestione diretta della Provincia, scegliendo solo i ponti sulle vie d’acqua, e quindi non su strade e ferrovie. L’opera è stata realizzata da professionisti interni all’ente, utilizzando e valorizzando la ricchezza del patrimonio storico-archivistico della Provincia.

Per ogni ponte è proposta una “carta d’identità” che riporta anno di costruzione, progettista, ente costruttore e caratteristiche tecniche fondamentali, oltre a numerose fotografie.

In alcuni casi ci sono anche le riproduzioni dei progetti originali, oppure aneddoti e racconti di vicende particolari legate alla loro costruzione e alla storia del luogo.

Come emerge dal volume, il ponte più vecchio della provincia di Modena è il ponte sul Tiepido a Castelnuovo Rangone lungo la sp 17: risale al 1865 ed è stato ristrutturato nel 2003; il più recente è quello sul Panaro a Bomporto, inaugurato nel 2017.

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(immagini dall’alto al basso: 1) Ponte di Bomporto; 2) Ponte Bomporto-Naviglio; 3) Ponte Motta; 4) Ponte Tiepido)

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