La sfortuna è cieca ma la sfiga ci vede benissimo”. Calza a pennello l’aforisma di un noto cantattore bolognese per un nordafricano 35enne che l’altra sera, nei pressi della stazione ferroviaria di Reggio Emilia, ha cercato di “piazzare” uno smartphone rubato, proponendo la vendita a colui al quale il cellulare era stato rubato.

L’epilogo manco a dirlo è stata la denuncia che i carabinieri del nucleo radiomobile della compagnia di Reggio Emilia, a cui si è rivolto il derubato,  hanno inoltrato a carico del35enne,imn Italia senza fissa dimora, alla procura della repubblica presso il Tribunale di Reggio Emilia in ordine al reato di ricettazione. Lo smartphone rubato, recuperato dai carabinieri è stato quindi restituito al derubato. Il furto era avvenuto a Reggio Emilia sempre in zona stazione il 27 luglio scorso. Il 20enne in piazza Marconi era stato avvicinato da uno sconosciuto che gli chiedeva il cellulare, un Samsung S7 poiché doveva effettuare una chiamata urgente alla ragazza. Entrato in possesso del cellulare si dava alla fuga riuscendo a dileguarsi. Il 20enne ha quindi formalizzato la denuncia di furto non potendo certo immaginare quale “sorpresa” gli aveva riservato il destino. L’altra sera infatti mentre si trovava in Piazzale Marconi veniva avvicinato da uno sconosciuto che gli proponeva in vendita uno smartphone. Dopo aver visto il cellulare che riconosceva come quello che gli era stato asportato, si mostrava interessato, chiedeva tempo e quindi senza farsi notare dallo sconosciuto allertava il 112 dei carabinieri di Reggio Emilia. Sul posto giungeva subito un’autoradio del Nucleo radiomobile della compagnia carabinieri di Reggio Emilia che forti delle indicazioni fornite fermavano il venditore, identificato in un35enne nordafricano, trovandolo in possesso del cellulare rubato. Il codice identificativo dello smartphone (Codice IMEI) corrispondeva in effetti con quello che il 20enne aveva indicato in sede di denuncia. L’epilogo è presto detto: il 35enne finiva in caserma dove veniva denunciato per ricettazione mentre il giovane 20enne tornava in possesso del cellulare venendogli formalmente restituito dai carabinieri.

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