Per migliorare, adeguare e mettere in sicurezza dal punto di vista sismico gli edifici scolastici, Provincia e Comuni modenesi hanno individuato un piano triennale costituito da oltre 100 progetti con l’obiettivo di ottenere le risorse statali legate al piano “Scuole sicure” con mutui della Banca europea degli investimenti (Bei) e ammortamenti a carico dello Stato.

I Comuni hanno indicato le opere relative alle scuole dalla materna alle medie inferiori, la Provincia quelle sulle scuole superiori, per complessivi quasi 140 milioni di investimenti suddivisi in tre anni; il piano è stato inviato alla Regione per i successivi passaggi con il Governo.

«Questo piano – sottolinea Emilia Muratori, consigliere provinciale con delega all’Istruzione – rappresenta uno strumento utile per intercettare diverse fonti di finanziamento e indica il fabbisogno complessivo, per i prossimi tre anni, per migliorare i nostri edifici scolastici, renderli più sicuri e garantire gli spazi necessari per far fronte all’aumento degli iscritti».

A proposito della chiusura decisa nei giorni scorsi dal Governo della Struttura di missione per la riqualificazione dell’edilizia scolastica della Presidenza del Consiglio dei Ministri, connessa alla gestione di questi fondi, Maino Benatti, consigliere provinciale con delega ai Lavori pubblici, parla di «decisione preoccupante visto che la struttura è stata un punto di riferimento costante e di coordinamento per l’erogazione delle risorse agli enti locali. Il Governo ha confermato i fondi già previsti, ma la chiusura della struttura lascia aperto il nodo sulle modalità e i tempi di erogazione, visto che la struttura assicurava un prezioso coordinamento tra i ministeri e un rapporto diretto con gli enti locali».

Nell’elenco degli interventi previsti dagli enti locali, alle superiori figurano quelli al Fermi e al Barozzi di Modena, al Morante di Sassuolo, nella sede del Cavazzi di Pievepelago e al Levi di Vignola; per le scuole comunali le priorità per il 2018 sono state assegnate agli interventi sulle tre situazioni più urgenti a Frassinoro, Roccamalatina e Serramazzoni.

Negli ultimi tre anni nel modenese queste risorse hanno consentito investimenti complessivi per quasi 30 milioni di euro, , secondo le prime indicazioni regionali sulla suddivisione dei fondi, contenuta in un decreto del Governo dell’aprile scorso che avvia la programmazione triennale 2018-2020 sull’edilizia scolastica.

 

LE PRIORITÀ PER I COMUNI: A FRASSINORO, SERRAMAZZONI E ROCCAMALATINA

Tra le priorità indicate nel Piano triennale della Provincia e dei Comuni spiccano gli interventi per dare una soluzione definitiva alle situazioni più urgenti a Frassinoro, Roccamalatina e Serramazzoni, dove di recente gli edifici scolastici comunali sono stati dichiarati inagibili a seguito di verifiche sismiche.

A Frassinoro il piano prevede un investimento di un milione e 500 mila euro, a Serramazzoni un milione e 458 mila euro e Roccamalatina di un milione e 300 mila euro.

Nell’elenco delle richieste di finanziamento dei Comuni figurano, tra gli altri, i lavori di adeguamento sismico alla scuola primaria “De Amicis” a Modena e alla primaria “Da Feltre” a Sassuolo oltre a decine di interventi sparsi in tutto il territorio provinciale, soprattutto di miglioramento sismico, adeguamenti alla normativa antincendio e riqualificazione energetica.

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