Richiesta dal Musèe de Bastia ai Musei civici di Modena, un’opera del patrimonio civico cittadino è stata prestata all’istituto culturale francese, dove sarà esposta nella mostra “Identità. I Corsi e le migrazioni”, a cura di Didier Rey, inaugurata il 6 luglio e visitabile fino al 22 dicembre 2018 nella città della Corsica.
Si tratta del “Ritratto di Flaminio Lolli”, miniatura a tempera su avorio di 2 per 2,1 centimetri, di manifattura italiana, opera di anonimo datata 1832, chiusa in una sorta di montatura metallica.
L’opera modenese è stata richiesta in quanto, a parere dei curatori della mostra, illustra perfettamente un momento d’immigrazione rappresentato nell’esposizione, ed è particolarmente significativa riguardo all’evocare la tematica dei fuoriusciti italiani in Corsica nell’Ottocento.
Flaminio Lolli, infatti – nato a Mirandola nel 1797, scrittore e patriota, in contatto con don Giuseppe Andreoli il martire patriota condannato a morte dal duca Francesco IV – dopo i moti del 1848 fu esiliato in Corsica e la sua influenza fu molto importante all’epoca per gli intellettuali dell’isola.
Lolli tornò a Mirandola nel 1851 e per alcuni anni si dette a una attività prettamente letteraria e storica. Dopo il 1859 fu eletto nel nuovo Municipio di Mirandola ma rimase poco in carica, passando a dirigere il Ginnasio.

Morì a Mirandola il 28 novembre 1862.

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