Nella mattinata di ieri, mercoledì 13 giugno, gli equipaggi del Reparto Prevenzione Crimine Emilia-Romagna occidentale, coordinati dall’Ufficio Prevenzione Generale Soccorso Pubblico della Questura di Reggio Emilia, nell’ambito di un servizio straordinario di controllo del territorio disposto dal Questore hanno effettuato due arresti.

Intorno alle ore 09:45, transitando in via Emilia Ospizio all’altezza dell’intersezione con via Doberdò, notavano un giovane a piedi che alla vista della pattuglia tentava di far perdere le proprie tracce. Gli operanti, insospettiti, decidevano di procedere al controllo dell’uomo. Il ragazzo, dopo aver invano tentato di scavalcare una recinzione, veniva bloccato e sottoposto a perquisizione personale. Venivano rinvenuti, all’interno di un pacchetto di sigarette, tredici involucri di sostanza stupefacente di tipo eroina, dal peso complessivo di 5,4 grammi, nonché nove involucri di stupefacente di tipo cocaina, dal peso complessivo di 3,1 grammi. Il soggetto veniva inoltre trovato in possesso di n. 2 cellulari. Identificato per O.J., nato in Nigeria nel 1990, in regola sul territorio nazionale in quanto richiedente asilo, veniva tratto in arresto per il reato di cui all’art. 73 D.P.R. 309/90.

Alle ore 11:50 un’altra pattuglia, transitando in Via Turri direzione Piazzale Marconi, individuava due individui appiedati sospetti i quali, in presenza degli operanti, acceleravano l’andatura, uno proseguendo per Via Turri, l’altro entrando repentinamente all’interno di un bar nelle vicinanze. I due venivano bloccati, quello entrato nel bar proprio mentre gettava dentro la tazza W.C. due carte di credito, tirando lo sciacquone. Uno degli operatori riusciva a recuperare quanto buttato dallo straniero prima che avvenisse lo scarico. Da accertamenti successivi emergeva come le suddette carte di credito fossero provento di furto in danni di un cittadino reggiano, regolarmente denunciato il giorno prima.
Lo straniero, identificato per B. B., nato in Tunisia nel 1991, pregiudicato senza fissa dimora, in regola sul territorio nazionale, veniva dunque tratto in arresto per il reato di cui all’art. 493 ter del codice penale.
Il secondo straniero, tunisino anch’egli, clandestino, veniva denunciato per il reato di cui all’art 10 bis D.Lgs. 286/90.
Gli arrestati venivano dunque trattenuti come disposto dall’Autorità presso le camere di sicurezza della Questura in attesa del procedimento per direttissima previsto per la giornata di domani 15 giugno 2018.

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