Reggio Emilia città internazionale, giovane e ospitale anche nello Sport, ha fatto scattare il conto alla rovescia e ha mobilitato le sue forze migliori per realizzare la Sesta edizione dei Giochi internazionali del Tricolore, che si svolgeranno nella città emiliana da 7 al 13 luglio prossimi.

“Ci prepariamo a ospitare un evento unico in Europa, che promuove l’incontro fra popoli e culture diverse in quella dimensione di comunità e di coesione, che lo Sport riesce a costruire. I Giochi internazionali del Tricolore sono un bel segno di fiducia nell’Europa e nel mondo, ovvero un invito concreto a non avere paura né dell’Europa né del mondo: di questi tempi, è un bel segnale”, ha detto il sindaco di Reggio Emilia Luca Vecchi presentando in anteprima alcune delle novità della sesta edizione.

“Saranno ospiti della nostra città – ha proseguito – giovani provenienti da tutto il mondo, che sono in aumento e questo è uno dei risultati del potenziamento delle relazioni internazionali del nostro Comune in particolare negli ultimi anni”.

I Giochi coinvolgeranno la città e il suo mondo sportivo: “Questa grande manifestazione è anche una eccezionale promozione e valorizzazione del nostro movimento sportivo, reggiano e regionale e per questo Coni, associazioni e organizzazioni dello sport sono coinvolti quali protagonisti di primo piano, mentre la città, primo fra tutti il centro storico, sarà un Villaggio diffuso e vissuto di ospitalità delle delegazioni e di incontro”.

Il sindaco ha concluso ringraziano il Comitato promotore e il Comitato organizzatore per l’impegno profuso a fianco del Comune di Reggio Emilia e in particolare il coordinatore dei Giochi internazionali del Tricolore Franco Castagnetti, il presidente della Fondazione per lo Sport Mauro Rozzi, la Fondazione E-35 a sua volta impegnata in un’operazione di progettazione europea che ha portato un importante contributo Ue ai Giochi 2018, e i dipendenti del Comune che si occupano della realizzazione della grande iniziativa insieme con il dirigente delle Politiche per lo sport del Comune, Roberto Montagnani.

“Fra i Paesi che hanno aderito sino ad oggi – ha spiegato Serena Foracchia, assessore alla Città internazionale – vi sono quelli le cui città hanno rapporti di gemellaggio con Reggio Emilia e quelli a cui siamo collegati attraverso partecipazioni comuni a progetti internazionali. Questo è un aspetto significativo della partecipazione ai progetti internazionali, che divengono occasioni di conoscenza, di scambio e di relazioni nuove che vanno oltre i singoli progetti e si sviluppano in varie altre iniziative, una delle quali, fra le più importanti, sono appunto i Giochi internazionali del Tricolore”.

L’assessore Foracchia ha poi sottolineato la novità e la rilevanza del finanziamento Ue per la sesta edizione dei Giochi, “un riconoscimento della validità della nostra proposta e della sua coerenza con le linee sociali, culturali, educative, oltre che sportive, del bando a cui abbiamo partecipato”; la forte presenza di delegazioni da Paesi anche extra europei, “segno della progressiva notorietà che i Giochi hanno assunto negli anni”; il ruolo del volontariato, “indispensabile e arricchito dalla disponibilità di richiedenti asilo, immigrati e ragazzi disabili, in una collaborazione virtuosa con il progetto ‘Reggio Emilia città senza barriere’, accanto ai volontari del mondo studentesco e delle società sportive che gestiscono gli impianti”.

Per Doriano Corghi, membro del Comitato regionale del Coni Emilia-Romagna, “i Giochi internazionali del Tricolore sono un contributo affascinante e non secondario alla ricerca di una pace internazionale che oggi stenta a vedersi ed è molto bello che questo contributo venga ancora una volta dalla nostra città e dalla nostra regione”.

In questa sesta edizione, ha aggiunto Corghi, “gare e tornei si arricchiscono di discipline nuove rispetto alle passate edizioni, per una manifestazione che consentirà non solo di competere in un clima di festa, ma anche di mostrare a tutti la bellezza dei diversi sport. I Giochi internazionali del Tricolore sono un ‘meccanismo’ delicato, richiedono un’organizzazione complessa e sono perciò frutto di un grande lavoro di squadra, nel quale non mancherà certo il supporto del Coni”.

COMITATI AL LAVORO – Con anticipo rispetto alle passate edizioni dei Giochi – il cui svolgimento quest’anno è anticipato di un mese abbondante per consentire anche ai partecipanti dall’estero maggiore facilità di adesione rispetto anche ai loro calendari scolastici – sono al lavoro il Comitato promotore costituito da Comune di Reggio Emilia, Provincia di Reggio Emilia, Regione Emilia-Romagna, Camera di Commercio di Reggio Emilia e Coni nazionale; ed il Comitato organizzatore composto dallo stesso Comune di Reggio Emilia, Coni Reggio Emilia – Comitato italiano Paralimpico, Aics Reggio Emilia, Csi Reggio Emilia, Uisp Reggio Emilia, Fondazione per lo sport, Fondazione Mondinsime e Fondazione E-35.

UNIONE EUROPEA IN CAMPO – Prima novità dell’edizione 2018 dei Giochi internazionali del Tricolore è l’ottenimento di un finanziamento da parte dell’Unione Europea per un progetto del valore di 878.000 euro candidato sul Programma Erasmus+. Il Programma mira a promuovere lo sviluppo sostenibile dei Paesi aderenti all’Unione Europea nel campo dell’istruzione superiore e contribuisce al raggiungimento degli obiettivi della strategia dell’Ue per la gioventù.

Questo finanziamento, pari a 500.000 euro, consentirà l’ampliamento della dimensione internazionale dei Giochi del Tricolore.

I Giochi stessi infatti sono il cuore del progetto europeo ExpoSport – International Sport Game. La filosofia e le modalità organizzative dei Giochi internazionali del Tricolore 2018, delineate nella proposta di candidatura, formulata da Comune di Reggio Emilia e Fondazione E-35, sono state giudicate innovative e coerenti con le linee guida del Programma europeo a sostegno dell’istruzione, della formazione, della gioventù e dello sport.

IL SENSO DEI GIOCHI – La manifestazione vuole promuovere, attraverso lo sport, l’attività fisica, corretti e condivisi stili di vita, l’inclusione sociale quali veicoli per sostenere l’amicizia, la solidarietà tra i popoli e la conoscenza di nuove e diverse culture, nonché valori quali il volontariato, il rispetto delle diversità, i diritti umani e l’accesso allo sport per tutti. Inoltre, al centro dello spirito dei Giochi si trovano la parità di genere e di opportunità – comprendendo le persone fragili, con disabilità o con minori opportunità, al fine di abbattere ogni tipo di barriera, non solo fisica, ma anche sociale e culturale. La proposta ExpoSpot si qualifica come progetto nel segno di una ‘comunità oltre le differenze’.

L’iniziativa mira a dimostrare gli effetti positivi per la comunità, che lo sport è in grado di veicolare rendendo l’attività fisica parte della vita quotidiana e momento di condivisione con gli altri.

I Giochi hanno la capacità di coinvolgere la città intera in una dimensione internazionale e interculturale, grazie alla presenza di delegazioni sportive ed istituzionali da tutto il mondo ed ai numerosi eventi sportivi, culturali, di intrattenimento che animeranno gli spazi cittadini.

IL VOLTO DEI GIOCHI 2018: PARTECIPANTI IN FORTE AUMENTO – I Giochi internazionali del Tricolore – nati a Reggio Emilia nel 1997 in occasione del Bicentenario della nascita del Primo Tricolore, da cui discende la bandiera nazionale italiana – rappresentano dunque una grande festa dello sport, aggregativa, educativa e interculturale, rivolta principalmente ai giovani, ma in grado di coinvolgere in forme diverse tutte le età. Essi sono altresì un’opportunità per far conoscere la città di Reggio Emilia ed il suo territorio, e le eccellenze che lo contraddistinguono, mettendo in gioco spirito di accoglienza e ospitalità, amore per lo sport e attenzione a stili di vita sani.

Manifestazione sportiva dilettantistica, i Giochi sono rivolti ad atleti, quest’anno di età compresa fra i 13 e i 17 anni, provenienti da tutto il mondo, in particolare dalle città gemellate con i comuni emiliani: atleti che costituiscono l’anima delle nove generazioni e dello sport ‘di base’.

I Giochi internazionali del Tricolore si confermano forti attrattori di interesse e partecipazione, che sono in crescita in particolare rispetto ai Paesi esteri.

Ad oggi – cioè a ‘giochi’ ancora aperti – è prevista infatti la partecipazione di 2.500-3.000 atleti, di cui più di 1.000 provenienti da 30 città di altri Paesi Ue ed extra Ue, vale a dire il doppio rispetto all’edizione precedente, del 2015, e circa 1.500 dall’Italia, in particolare da Reggio Emilia e dalla regione Emilia-Romagna.

Sono ad oggi 15 i Paesi europei iscritti ai Giochi 2018: Italia, Austria, Polonia, Croazia, Spagna, Germania, Repubblica Ceca, Slovenia, Grecia, Portogallo, Malta, Romania, Paesi Bassi, Francia e Ungheria.

I Paesi extra Ue partecipanti risultano Mozambico, Palestina, Sudafrica, Cina, Repubblica Saharawi e Stati Uniti d’America con cui Reggio Emilia ha relazioni di amicizia ormai da decenni e inoltre Kenya, Algeria, Tunisia, India e Repubblica di San Marino.

A REGGIO EMILIA LE CITTÀ DEL MONDO – In dettaglio, le città rappresentate sino ad oggi saranno: Beit Jala (Palestina), Bydgoszcz (Polonia), Cluj Napoca (Romania), Dijon (Francia), Fort Worth (Texas – Stati Uniti), Girona (Spagna), Gran Canaria (Spagna), Mosta (Malta), Obidos (Portogallo), Olomuc (Repubblica Ceca), Patras (Grecia), Pemba (Mozambico), Provincia del Gauteng (Sudafrica), Rizhao (Cina), Wylaia di Smara (Repubblica Saharawi), San Marino (Repubblica di San Marino), Schiedam (Olanda), Schwerin (Germania), St Vait an der Glan (Carinzia Austria), Sofia-Novo Mesto (Slovenia), Treptow-Kopenick (Germania), Zadar (Croazia), Zeramdine (Tunisia), Tebessa (Algeria).

COSA FARANNO GLI ATLETI – Ragazze e ragazzi si cimenteranno in circa 400 gare in oltre 30 discipline sportive tradizionali e paralimpiche, in una cinquantina di impianti sportivi.

Di seguito un primo elenco delle discipline sportive con tornei e gare ufficiali o promozionali che saranno praticate:

arrampicata sportiva, atletica leggera, baseball, beach volley, bocce, calcio a 11, calcio a 5, ciclismo, cricket, equitazione, golf, hockey su prato, judo, nuoto, nuoto sincronizzato, pallacanestro, pallamano, pallanuoto, pallavolo, pesca sportiva, pugilato, rugby, ruzzolone, scacchi, scherma, taekwoondo, tennis, tennis tavolo, tiro a segno, tiro a volo, tiro con l’arco.

Fra le discipline paralimpiche: atletica leggera, scherma, equitazione, arrampicata sportiva, judo, nuoto, tiro con l’arco, sitting volley.

IL VOLONTARIATO NEI GIOCHI – Senza volontari, non ci sarebbero i Giochi internazionali del Tricolore. Sono previste alcune centinaia di persone, messe a disposizione dalle società sportive reggiane, impegnate nel far funzionare i 50 impianti che ospiteranno le gare dei Giochi.

Il servizio Officina educativa del Comune di Reggio Emilia ha promosso inoltre il progetto ‘Non battere la fiaccola 2.0’ che promuove il protagonismo dei giovani, la partecipazione attiva di chi possiede già una buona formazione linguistica o è esperto nell’utilizzo dei social network. Si vogliono sviluppare forme di cittadinanza attiva per un’iniziativa a livello internazionale che non riguarda solamente l’ambito sportivo ma anche quello storico- culturale di Reggio Emilia. Hanno già risposto al progetto le classi di quarta superiore delle scuole: Liceo Matilde di Canossa (indirizzo linguistico), Liceo Scientifico Linguistico Aldo Moro, Istituto Superiore Blaise Pascal, Istituto superiore Città del Tricolore (indirizzo linguistico).

In questa edizione – in collaborazione con Mondinsieme, Servizi sociali del Comune e Reggio Emilia città senza barriere – saranno coinvolti nel progetto ‘Non battere la Fiaccola 2.0’ anche volontari richiedenti asilo/immigrati e ragazzi disabili. Si conta di arrivare a circa 90 volontari di età compresa tra i 16 e i 29 anni. Sono in corso di valutazione altre forme di ingaggio di volontari.

I GIOCHI IN CENTRO STORICO – Dal 7 al 13 luglio Reggio Emilia avrà la vitalità e i colori del mondo. In particolare il suo centro storico dove, nelle piazze Martiri del 7 Luglio e della Vittoria si realizzeranno gare e manifestazioni.

In questa zona avrà sede il Villaggio dei Giochi, punto di riferimento, di incontro e ospitalità della manifestazione. In realtà tutto il centro storico fungerà da Villaggio ‘diffuso’, divenendo un Villaggio dei ragazzi, così come le scuole individuate specificatamente per l’ospitalità, che ad ora sono: istituto comprensivo Da Vinci nelle sedi di via Monte San Michele; scuola primaria Bergonzi; alcuni settori dell’istituto superiore Blaise Pascal; succursale del Liceo Moro; scuola secondaria di primo grado Aosta (che verrà attivata in caso di necessità in base alle conferme di partecipazione).

Centro storico protagonista anche nella Cerimonia di apertura della sesta edizione dei Giochi internazionali del Tricolore, in piazza Prampolini, la sera di sabato 7 luglio, e della Cerimonia di chiusura del 13 luglio.

Le gare – così come le attività collaterali e gli spettacoli nell’area freestyle e le uscite turistiche (il giorno 11) – si svolgeranno dall’8 al 13 luglio.

I GIOCHI SUL TERRITORIO – Oltre a Reggio Emilia, sono diversi i comuni della provincia che condividono l’impegno nei Giochi internazionali del Tricolore, attraverso adesioni formali, ospitando gare o invitando le proprie società sportive a partecipare. Sono i comuni di Albinea, Casalgrande, Casina, Castellarano, Castelnuovo Monti, Gattatico, Quattro Castella, Rubiera, San Martino in Rio.

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