Si è concluso senza contrattempi nel primo pomeriggio della giornata di ieri il trasferimento del Servizio Psichiatrico di Diagnosi e Cura dell’Ausl Irccs di Reggio Emilia nella sua nuova sede dell’Ospedale San Sebastiano di Correggio. Il Servizio Psichiatrico di Diagnosi e Cura (SPDC) è il reparto ospedaliero del Dipartimento di Salute Mentale. Garantisce ricoveri volontari e ricoveri in trattamento sanitario obbligatorio (TSO). Il Diagnosi e Cura è impegnato nella cura e nell’assistenza di persone con disagio psichico critico e grave.

Il cambiamento in meglio è significativo: si tratta di un luogo con locali più accoglienti e più ampi che offrirà ai pazienti e agli operatori condizioni ambientali più consone con 16 posti letto organizzati in camere singole o da due posti tutte dotate di bagno privato. In base alla normativa, i posti letto del servizio Psichiatrico di Diagnosi e Cura sono catalogati come aree di degenza ospedaliera e pertanto devono essere collocati all’interno di uno stabilimento ospedaliero.

“Dopo un lungo periodo in cui il Diagnosi e Cura era stato ospitato in una luogo non più idoneo per le esigenze di oggi – spiega il direttore del Dipartimento di Salute Mentale e Dipendenze patologiche dell’Ausl Gaddomaria Grassi – ci siamo adeguati ai migliori standard qualitativi per quanto riguarda il comfort, l’assistenza e il trattamento di persone con problema psichiatrico in fase acuta. Un enorme miglioramento che non era più procrastinabile”. Più spazio a disposizione anche per le attività diurne dei pazienti sia in interno che in esterno. La nuova collocazione infatti è dotata di un’area cortiliva in sicurezza dedicata ai degenti per lo svolgimento di varie attività di gruppo. “Questo con l’obiettivo di avere un servizio attivo anche sul versante riabilitativo e rieducativo”. – Sottolinea Annamaria Nasi, responsabile delle professioni sanitarie per il Dipartimento di Salute mentale – .

Il servizio del Diagnosi e Cura occupava lo stabile di viale Risorgimento dal 1983. Questa sede, adattata in un edificio storico (ex dispensario antitubercolare), si è nel tempo rivelata sempre più inadeguata e disfunzionale a garantire una buona qualità assistenziale in risposta ai bisogni e alle aspettative di pazienti e operatori. Per questo, per molti anni si è discusso sulla necessità di individuare uno spazio alternativo, nella rete ospedaliera, soluzione individuata nel complesso della ristrutturazione dell’Ospedale di Correggio. Il nuovo assetto vede il trasferimento della degenza al primo piano dell’edificio storico dell’ospedale di Correggio di recente ristrutturato. Sono impegnati a tempo pieno 6 medici, 24 infermieri, 2 tecnici della riabilitazione psichiatrica, 3 operatori socio sanitari, 1 coordinatore tecnico-infermieristico.

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