Ritorna al Teatro Asioli, dal 15 maggio al 1 giugno 2018, Correggio Jazz, la ormai storica rassegna promossa da Comune di Correggio e Jazz Network (Crossroads), con il sostegno di CirFood, giunta alla sedicesima edizione.

14 concerti in 11 serate, un fiume di “nuova musica” in 15 giorni; dopo aver festeggiato lo scorso anno il centenario dell’uscita del primo disco di jazz (nel 1917 veniva inciso “Livery Stable Blues” dell’Original Dixieland Jass Band di Nick La Rocca), che era un blues suonato da italo-americani, sappiamo bene che il “jazz” fin dalla sua nascita ha caratteristiche “meticce”: oggi la tradizione afroamericana, che poi ha “colonizzato” l’intero pianeta, si mescola ad elettronica, rock, memorie etniche, musica colta contemporanea…; la caratteristica che resta necessariamente immutata e immutabile è l’improvvisazione, che trasforma ogni concerto in una performance unica e irripetibile.

“Giunti alla sedicesima edizione della rassegna, possiamo ormai considerare Correggio come una piccola capitale del jazz”, commenta il sindaco, Ilenia Malavasi. “Sul palco del Teatro Asioli, infatti, in questi anni si sono alternati alcuni tra i più grandi nomi del panorama musicale internazionale, dando vita a sessions straordinarie e, spesso, ideate appositamente per l’appuntamento con Correggio Jazz. Quella che all’inizio era stata una ‘scommessa’, si è invece affermata come una scelta capace di caratterizzare una stagione e formare un pubblico che dai soli appassionati, spesso provenienti anche da fuori regione, si è via via allargato contribuendo, anche grazie ai seminari di ‘OnTime’, ad ampliare la cultura e l’educazione musicale di una città da sempre molto sensibile e attenta a tutto ciò che è musica e contaminazione di generi. Correggio Jazz è inoltre cresciuto anche all’interno del calendario Crossroads, ponendosi negli anni sempre più come punto di riferimento e di eccellenza regionale nell’ambito jazzistico e nella gestione di un evento e di concerti di tale importanza”.

All’interno del programma della rassegna molte delle diverse anime del jazz di oggi sono ben rappresentate: alla tradizione più “mainstream”, più legata alle radici afroamericane e alla storia ed evoluzione del jazz stesso, si rifanno il quartetto dell’alto-sassofonista Bobby Watson (22 maggio, il titolo “Made in America” dice tutto) o il trio del pianista Aaron Golberg (16 maggio) e, con accenti molto più moderni, il trio del pianista Franco D’Andrea (30 maggio), grande maestro del jazz moderno europeo.

La tradizione caraibica si mischia ad uno swing magistrale nel trio del pianista cubano Omar Sosa  (26 maggio) e nel duo della pianista cubana Marialy Pacheco (16 maggio) con lo straordinario percussionista marocchino Rhani Krija (abituale collaboratore di Sting, o di Herbie Hancock e Chick Corea), mentre melodie e armonie d’Oriente traspaiono nello stupefacente lirismo del pianista armeno Tigran Hamasyan (20 maggio). Il trombonista Mauro Ottolini (19 maggio), con il suo ottetto e un’orchestra di 30 elementi, ci riporta (in chiave moderna) ai fasti della grande orchestra di musica leggera rivisitando il repertorio, anche non consueto, di Luigi Tenco (la voce principale è di Vanessa Tagliabue Yorke). Gianni Coscia (17 maggio), ultraottantenne maestro della fisarmonica jazz, ci racconta, tra parole e musica, i suoi sessant’anni di musica (e, sorprendentemente, la sua amicizia di una vita con Umberto Eco). Le atmosfere del mare nostrum sono protagoniste di “Racconti Mediterranei”, progetto originale per big band diretto da Cristiano Arcelli e suonato dall’OnTime Variabile Orchestra (27 maggio), composta da docenti (Allulli, Diodati,  Paternesi, Ponticelli, Renzetti) e migliori allievi dei seminari jazz organizzati nell’ambito della rassegna.

Elettroniche, rock e post-rock, avant-jazz e nuove tendenze in generale (l’attenzione al nuovo è una caratteristica di Correggio Jazz) si manifestano fin dal concerto che apre la rassegna: “Salida”, a Correggio in prima assoluta, è il nuovo stellare quartetto del pianista Giovanni Guidi con David Virelles, Dezron Douglas e Gerard Cleaver (15 maggio), in cui il ritmo e l’elettronica vintage si fondono che il suono newyorkese più contemporaneo; il trio “Zenophilia” del batterista Zeno De Rossi, con i suoi taglienti riff, e il quintetto Pipe Dream, con il violoncellista elettrico Hank Roberts e le sue miscele lirico-avant-folk, si susseguono sul palco (1 giugno) in una serata all’insegna dell’energia e delle atmosfere incantate; il duo di Gianluca Petrella e Pasquale Mirra (23 maggio) – con trombone, vibrafono, elettroniche e il genio dei due – ci regala entusiasmanti groove minimalisti e roots, prima che sul palco arrivi il suono quasi post-rock del sestetto Ghost Horse di Dan Kinzelman.

Anche quest’anno avrà luogo, dal 22 al 27 maggio, il workshop Correggio On Time, giunto alla sua quinta edizione: sei giorni intensissimi (8 ore d’insegnamento al giorno) di improvvisazione, musica d’insieme e canto, condotto da alcuni tra i migliori talenti del jazz nazionale (Allulli, Arcelli, Diodati, Paternesi, Ponticelli, Renzetti, e diretto da Alessandro Paternesi e Marcello Allulli) con sessions pubbliche.

Tutti i concerti della rassegna e il seminario si svolgeranno al Teatro Asioli (inizio concerti: ore 21; salvo 27 maggio, inizio ore 17.30).

L’abbonamento per tutti gli 11 concerti costa 70 Euro; i biglietti per i singoli concerti (posto unico numerato) variano da 8 a 15 euro.

Informazioni e prenotazioni: Teatro Asioli, tel. 0522 637813, info@teatroasioli.it, www.correggiojazz.it   (Correggio Jazz è anche su Facebook).

 

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