«Ora dobbiamo accelerare sui lavori strutturali, in particolare per l’adeguamento delle Casse di espansione e per completare gli interventi sugli argini di Secchia e Panaro». E’ l’impegno espresso da Paola Gazzolo, assessore alla Protezione civile e difesa del suolo della Regione Emilia Romagna, in risposta alle sollecitazioni dei sindaci modenesi nel corso dell’incontro che si è svolto venerdì 19 gennaio, nella sede della Provincia di Modena, per fare il punto sulla sicurezza dei fiumi modenesi a quattro anni dall’alluvione. Hanno partecipato anche tecnici della Regione, di Aipo e degli enti interessati.

Introducendo l’incontro Gian Carlo Muzzarelli, presidente della Provincia di Modena, ha ricordato come la recente piena storica dell’11 e 12 dicembre scorsi abbia riproposto «il tema della sicurezza del nodo idraulico modenese, tra i più delicati a livello nazionale, che richiede una costante azione di prevenzione e continui investimenti, in parte realizzati e tuttora in corso».

Gazzolo ha parlato di quattro anni di grande lavoro che «rappresentano un modello da seguire. Ora siamo più consapevoli dei rischi e abbiamo una conoscenza puntuale, quasi millimetrica, del nodo idraulico modenese come si è visto anche nella piena di dicembre» annunciando, infine, un summit il 7 febbraio a Pavullo per fare il punto sull’attività di difesa del suolo e sulla sicurezza del territorio nel modenese.

Gazzolo ha informato, inoltre, i sindaci che la Regione prevede maggiori risorse nel bilancio per un ammodernamento dei mezzi della colonna mobile regionale, per potenziare il Centro di Marzaglia e più in generale sul sistema di protezione civile.

Durante la discussione il sindaco Bomporto, Alberto Borghi, ha confermato che, in occasione della piena del dicembre  scorso, «abbiamo messo in pratica una serie di conoscenze puntuali sui punti critici, frutto anche del lavoro svolto in questi quattro anni. Mai abbassare la guardia – ha detto – e ora dobbiamo chiedere a Roma altre risorse, previste dal decreto Italia sicura, per adeguare le casse ai tempi di ritorno più lunghi, e accelerare gli interventi già previsti».

Il sindaco di Bastiglia, Francesca Silvestri, dopo aver ricordato Oberdan Salvioli, il cittadino di Bastiglia che ha perso la vita nell’alluvione del 2014,  e la cerimonia di presentazione, sabato 20 gennaio, della targa commemorativa, posta in piazza della Repubblica, ha evidenziato che «i cittadini stanno percependo l’impegno per una maggiore sicurezza» e ha sottolineato i numerosi lavori eseguiti, anche se – ha ribadito – occorre accelerare sui progetti ancora da realizzare.

Anche il sindaco di Soliera, Roberto Solomita, ha posto l’accento sulla prova di efficienza nella gestione dell’ultima piena, frutto anche dell’esperienza maturata, e ha chiesto di accelerare sui tempi soprattutto per gli interventi sugli argini nella zona critica lungo il Secchia a valle del ponte dell’Uccellino.

Sulla recente piena di dicembre è intervenuta anche Paola Guerzoni, sindaco di Campogalliano, per sottolineare il livello di comunicazione e coordinamento tra enti, per ricordare le verifiche in corso e la necessità di una maggiore consapevolezza da parte dei cittadini su come convivere con i rischi.

Emilia Muratori, sindaco di Marano, ha ricordato i lavori previsti nel territorio sul Panaro e ribadito il problema dei tempi di intervento, in particolare sulle erosioni spondali nella zona del parco fluviale, su cui occorre accelerare per prevenire ulteriori danni.

Il sindaco di Prignano Valter Canali, infine, ha sollecitato una maggiore attenzione alla cura e manutenzione del territorio.

IL PUNTO SUI LAVORI PER LA SICUREZZA – GLI INTERVENTI SUGLI ARGINI DI SECCHIA E PANARO

Nel corso dell’incontro sono stati illustrati i dati sui lavori della Regione,  terminati, in corso e programmati, per la sicurezza idraulica nel nodo modenese.

Dall’alluvione del 19 e 20 gennaio 2014 sono stati programmati 145 interventi per oltre 120 milioni di euro: 115 sono i cantieri già conclusi per quasi 40 milioni di euro.

Quest’anno partiranno nuovi cantieri, curati dall’Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e la protezione civile e da Aipo, per 34 milioni di euro; tra questi figura, nella prossima primavera, il completamento del primo stralcio dell’adeguamento degli argini del Secchia dalle casse di espansione all’Alta velocità, l’avvio di analoghi lavori anche sugli argini del Panaro, e la prosecuzione della realizzazione della cassa di espansione del Naviglio ai Prati di San Clemente.

Sono poi in corso di progettazione altri 18 interventi per rinforzare le difese spondali dei due fiumi e dei principali affluenti e aumentare il livello di sicurezza della cassa di espansione del Secchia, per un investimento di quasi 50 milioni di euro.

La Provincia svolge un ruolo di coordinamento della struttura tecnica che vede il coinvolgimento degli enti responsabili dei lavori dall’Aipo, della Regione e dei Consorzi di bonifica, in raccordo con l’Agenzia regionale di protezione civile.

Durante l’incontro è stato annunciato che tutti i danni alle imprese e alle abitazioni, dovuti all’alluvione del 2014, sono stati rimborsati; conclusi anche gli interventi per le opere pubbliche.

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