“Sono legato profondamente alla città di Modena, con cui ho un rapporto splendido. Sono commosso e contento di ricevere questo riconoscimento: grazie, adesso che sono diventato grande mi avete dato le chiavi di casa e posso entrare e uscire quando voglio”. Lo ha detto Vasco Rossi ricevendo le chiavi della città dal sindaco Gian Carlo Muzzarelli in occasione del conferimento della cittadinanza onoraria. La seduta del Consiglio comunale si è svolta oggi, mercoledì 17 gennaio, nell’edificio riqualificato dell’ex Aem, nel comparto Amcm, che, con il tema “cultura, spettacolo, creatività”, entra a far parte della rete regionale dei Laboratori Aperti. Oltre al rocker e al sindaco, al taglio del nastro hanno preso parte la presidente del Consiglio comunale Francesca Maletti e l’assessore regionale alla Cultura Massimo Mezzetti.

Proprio ricordando il recupero dell’architettura industriale dell’edificio che a inizio Novecento produceva energia elettrica, il sindaco Muzzarelli ha sottolineato come ora nello stesso luogo si produrrà energia creativa “e siamo sicuri che la scossa che ci hai dato al Modena Park – ha detto rivolgendosi all’artista – arriverà anche qui. Per costruire un mondo migliore”.

Le motivazioni della cittadinanza onoraria sono state sintetizzate dalla presidente del Consiglio comunale Maletti prima del voto della delibera: “Per il contributo offerto alla musica italiana d’autore e per la promozione dell’immagine della città nel mondo”. Il provvedimento è stato approvato con il voto di tutti i gruppi consiliari eccetto Idea Popolo e Libertà che ha votato contro.

Nella sala dove si è svolto il Consiglio comunale erano presenti i gonfaloni della Città di Modena, della Provincia e del Comune di Zocca, paese natale di Vasco Rossi. In sala, tra le autorità, anche il sindaco di Zocca Gianfranco Tanari, oltre al prefetto Maria Patrizia Paba, al procuratore capo Lucia Musti, al comandante dell’Accademia militare Stefano Mannino, al rettore di Unimore Angelo O. Andrisano, al questore Filippo Santarelli, al comandante dei Carabinieri Giovanni Balboni, al comandante dei Vigili del Fuoco Gennaro Tornatore, al direttore generale dell’Azienda Usl Massimo Annicchiarico. Tra gli ospiti anche collaboratori, amici e familiari dell’artista. La cerimonia è stata seguita sul maxi schermo allestito nel piazzale del comparto Amcm da oltre 200 persone che al termine hanno potuto visitare i locali dell’edificio riqualificato.

I lavori realizzati hanno avuto un costo di due milioni e 400 mila euro cofinanziato con contributo europeo di un milione e 800 mila euro nell’ambito dell’Asse 6 (“Città sostenibili, intelligenti e attrattive”) del Por Fesr Emilia-Romagna 2014-2020, il Programma operativo regionale per l’utilizzo delle risorse europee. Alle risorse per il cantiere, si aggiungono quelle per la gestione, la valorizzazione e la promozione del Laboratorio Aperto, per un contributo europeo complessivo di poco più di tre milioni di euro.

Nell’edificio trova sede anche la scuola di teatro di Ert (Emilia Romagna Teatro), che in questa fase ha la gestione della struttura e ha collaborato nell’organizzazione dell’evento.

MUZZARELLI: “MILLE VOLTE GRAZIE”

“Grazie, mille volte grazie, Vasco. La cittadinanza onoraria che siamo lieti di conferirti è il sigillo di questa straordinaria esperienza del Modena Park, che ha promosso l’immagine di Modena nel mondo, è un riconoscimento alla tua produzione artistica e la conferma del tuo legame con Modena”. Queste le parole con cui il sindaco Gian Carlo Muzzarelli ha conferito la cittadinanza onoraria a Vasco Rossi.

“Un legame che parte da lontano – ha proseguito – almeno da quando, e credo sia simpatico ricordarlo, a 13 anni vincesti il Concorso  dell’Usignolo d’Oro della nostra Società del Sandrone. Un legame che oggi si arricchisce di un altro evento altamente simbolico per la cultura, l’arte e la città, perché nella tua nuova veste di cittadino onorario sei qui con noi per inaugurare questo splendido recupero dell’architettura industriale del novecento, che abbiamo realizzato con soldi nostri e con fondi europei assegnati dalla Regione Emilia-Romagna, per un investimento totale di 2,4 milioni, più 400 mila euro per la scuola teatro. Dall’industria di ieri passiamo all’arte di oggi e di domani, per liberare energia e creatività. Dalla produzione di energia elettrica, che avveniva in questi storici edifici dell’azienda municipalizzata, passiamo a una nuova energia, l’energia creativa di chi in queste sedi si dedicherà alla ricerca e alla produzione teatrale e più in generale alla ricerca e alla produzione di arte e spettacolo. E siamo sicuri – ha aggiunto rivolgendosi a Vasco – che la scossa che ci hai dato al Modena Park arriverà anche qui per costruire un mondo migliore. A Modena la rigenerazione urbana non è uno slogan. Accade”.

Il sindaco ha ringraziato l’artista per le sue canzoni, “che hanno fatto divertire, emozionare e pensare intere generazioni di modenesi e di italiani, interpretando le tensioni e le contraddizioni dei nostri tempi, dando voce a delusioni e speranze, a sofferenze e gioie intime, a crude esperienze di vita, di piacere e di dolore, a meravigliosi sogni ad occhi aperti. Grazie per il Modena Park, a te, a Gaetano Curreri e a tutta la band”, ha continuato. “È stato un successo enorme. Per te e tuoi quarant’anni di vita sul palco. Per Modena, che ha dimostrato che quando vuole sa andare al massimo. È stata una grande festa di musica. Un grande incontro di popolo e di generazioni. Una grande festa nazionale, di italiani che sono arrivati da ogni angolo dello stivale. Per una volta, come ha osservato il nostro Vescovo Don Erio Castellucci, abbiamo parlato bene di noi. E tutti coloro che ci hanno seguito hanno parlato bene di noi, hanno parlato di te, di te e di Modena, di Modena che per un giorno è stata la capitale mondiale del rock, di Modena e delle sue eccellenze”.

Riprendendo l’appello lanciato da Vasco durante il concerto, Muzzarelli ha sottolineato: “Abbiamo detto no alla paura e detto sì alla libertà perché siamo certi che è possibile un mondo migliore. Oggi, che tutto è andato bene, sembra tutto facile. Prima sembrava impossibile. Ma ci siamo riusciti. Insieme. Con un grande gioco di squadra. Ci siamo riusciti grazie a uno spettacolo unico e indimenticabile: 225 mila biglietti venduti, record mondiale, 200 sale cinematografiche collegate in diretta, 16 piazze con schermi giganti e diretta di Rai 1 in eurovisione con 5 milioni e 633 mila spettatori, il 36,1 per cento di share. Un record che pone Modena Park al primo posto degli eventi musicali di tutti i tempi. Ci siamo riusciti grazie a una città unica e inimitabile”.

Il ringraziamento del sindaco si è poi esteso “ai modenesi, che hanno capito e si sono sobbarcati i disagi dell’organizzazione, prima di godersi la festa; grazie alle istituzioni nazionali e locali, che hanno cooperato gomito a gomito e finalmente hanno dato una bella immagine dell’Italia; grazie al prezioso ed encomiabile impegno della Protezione Civile regionale e locale e dei suoi volontari, alla professionalità e all’impegno del prefetto Paba, della Polizia di Stato, dell’Arma dei Carabinieri, della Guardia di Finanza, dei Vigili del Fuoco, della Polizia Municipale,  dei dipendenti pubblici del Comune, degli operatori sanitari e delle Aziende Sanitarie, di Hera, degli organizzatori del concerto, la società Bing Bang e tutti i componenti, dei mezzi di comunicazione, degli operai e dei tecnici che hanno gestito l’evento”.

La presidente del Consiglio comunale Francesca Maletti ha parlato di “giornata molto importante per la città di Modena per due motivi: l’inaugurazione della palazzina ex Aem, primo intervento di riqualificazione nell’area ex Amcm, che grazie a contributi europei e della regione  Emilia-Romagna è stata riqualificata e sarà a disposizione di giovani e meno giovani per attività culturali ed imprenditoriali, come questo Consiglio comunale ha definito con la delibera di indirizzi per l’affidamento della gestione dello spazio; il conferimento della cittadinanza onoraria a Vasco Rossi, un artista che ha sempre tenuto i collegamenti con la città di Modena e che ha ‘recato lustro all’immagine di Modena nel mondo’ scegliendo di fare a Modena il grande concerto dell’1 luglio 2017”. La presidente ha sottolineato innfine che “questo momento vuole essere anche un segno di ringraziamento a tutte le persone, a tutti i volontari e lavoratori che hanno collaborato e che hanno reso possibile il grande evento di luglio”.

“LA MUSICA HA VINTO CONTRO LA PAURA”

“L’1 luglio 2017 la musica ha vinto contro la paura e Modena è diventata la capitale mondiale del rock”  ha detto Vasco Rossi nel corso della cerimonia . “Sono commosso e contento di ricevere questo riconoscimento”, ha proseguito l’artista. “Il mio rapporto con Modena è cominciato a 11 anni, quando venivo giù in corriera per frequentare la scuola di canto e musica del maestro Bononcini: dovevo partecipare al concorso dell’Usignolo d’oro con la canzone ‘Come nelle fiabe’ e l’ho vinto. Modena è stata la prima città che mi ha fatto montare la testa, anche se nel periodo della scuola ho sofferto moltissimo. Poi ho fatto il dj allo Snoopy e sono diventato il re della notte. Ho un rapporto splendido con Modena. Grazie, adesso che sono diventato grande mi avete dato le chiavi di casa e posso entrare e uscire quando voglio”.

Il rocker ha ricordato: “L’occasione per festeggiare i miei primi 40 anni di musica e canzoni si è trasformata nel più grande raduno rock della storia della musica italiana, un evento unico e irripetibile, di portata mondiale, che ha stabilito una serie di record: dal numero impressionante dei partecipanti alla straordinaria perfezione della macchina organizzativa che ha dimostrato al mondo intero la capacità, nel nostro Paese di creare grandi eventi di partecipazione popolare e aggregazione pacifica. E tutto “made in Italy”, dalla società che distribuisce i biglietti in esclusiva fino ai costruttori del palco e delle luci. Per tre giorni una città di 185 mila abitanti è stata invasa da un pacifico e festoso popolo di oltre 230 mila persone che, contraddicendo le ipotesi più catastrofiche di addetti ai lavori e malelingue invidiose, e i sentimenti di paura generalizzati trasmessi dai media, si è comportato in un modo talmente civile e corretto da lasciare stupefatte anche le istituzioni più preoccupate e con la bocca asciutta i vari profeti di sventura. È stata la dimostrazione, a dispetto dei luoghi comuni moralistici e bigotti – ha sottolineato Vasco – che la musica rock, oltre ad essere un fantastico modo di comunicare emozioni, è un formidabile strumento di aggregazione capace di far stare insieme gioiosamente centinaia di migliaia di persone”.

Il rocker ha quindi ringraziato tutti coloro che hanno reso possibile “questo evento epocale”, dal popolo del rock ai collaboratori al Comune: “Un sincero grazie all’Amministrazione comunale di Modena – ha affermato – e al sindaco Giancarlo Muzzarelli che per primo ci ha creduto, ha tenuto duro e ha lavorato insieme alla Giunta per sensibilizzare anche quella parte di cittadini che, prevedibilmente, all’inizio erano un po’ spaventati. Grazie ai volontari, alle Forze di Polizia, alla Prefettura e alla Polizia municipale. E ancora a tutti i modenesi che ci hanno accolto con la loro proverbiale disponibilità. E, alla fine di tutto o all’inizio di tutto – ha concluso Vasco – ringrazio sempre il cielo e la chitarra”.

INAUGURATI SPAZI LABORATORIO APERTO

Con il conferimento della cittadinanza onoraria a Vasco Rossi, mercoledì 17 gennaio sono stati inaugurati gli spazi che, dentro il Parco della creatività, ospiteranno il Laboratorio Aperto sul tema “cultura, spettacolo, creatività”.

L’edificio dell’ex Aem, il primo recuperato all’interno dell’ex Amcm in via Sigonio, è stato sottoposto a un intervento di restauro e riqualificazione: sono stati completati in questi giorni i lavori avviati a settembre 2016, per un valore complessivo a base di gara di due milioni 400 mila euro, cofinanziato con contributo europeo di un milione e 800 mila euro nell’ambito dell’Asse 6 (Città sostenibili, intelligenti e attrattive) del Por Fesr Emilia-Romagna 2014-2020.

Progettato dal settore Lavori pubblici del Comune di Modena, l’intervento è stato realizzato da un raggruppamento temporaneo di imprese con capogruppo Sacogen srl di Modena nel pieno rispetto della destinazione industriale dell’edificio e del comparto, tutelati in quanto valutati di interesse storico-architettonico. Si è intervenuto su di una superficie utile di 1.400 metri quadrati (2.500 quella complessiva), non interessando, se non per le predisposizioni impiantistiche, il “Teatro Drama” e i piani superiori del corpo nord a destinazione uffici, oggetto di un ulteriore stralcio.

L’area riqualificata sarà allestita con uno spazio per il co-working, due sale riunioni, quattro ambienti Labspace con superfici variabili e una sala conferenze da 50 posti. Tutti gli ambienti sorgono attorno alla galleria centrale, una piazza coperta di 700 metri quadri. E’ presente una zona bar accessibile dall’area esterna, così da garantirne un utilizzo indipendente, e un’area wi-fi di metratura compresa tra i 150 e i 200 metri quadrati a disposizione dei Labspace.

Sono stati realizzati servizi igienici idonei all’utilizzo da parte di persone con disabilità, è stato realizzato un corpo scala con rampe di 120 centimetri di larghezza, un ascensore e una passerella di collegamento tra quest’ultimo e la zona dei Labspace, in modo da abbattere le barriere architettoniche. Le pareti tra la sala riunioni e i Labspace saranno realizzate mediante elementi mobili compattabili e manovrabili insonorizzati, mentre per delimitarli rispetto alla galleria centrale sono stati installati serramenti metallici vetrati. Anche le scale esistenti sono delimitate con vetro stratificato al fine di garantire la visibilità ma anche l’isolamento acustico delle zone di passaggio rispetto alle zone di lavoro. Sono inoltre stati sostituiti i serramenti esterni e predisposto l’impianto di riscaldamento a pavimento, rivestito con resine industriali. Il recupero ha riguardato anche le facciate dell’edificio, con il risanamento delle parti in cemento armato, il restauro di stemmi e insegne e l’intonacatura.

All’ex Aem sono inoltre stati completati anche i lavori di ristrutturazione dei locali che ospiteranno la nuova scuola di teatro di Ert, con un’aula di teatro di 160 metri quadrati corredata di spogliatoi e servizi igienici al primo piano e un’aula di musica, un ufficio e una sala riunioni al secondo piano. L’intervento, oggetto di un altro appalto, per un costo di 400 mila euro è stato coperto in autofinanziamento dal Comune di Modena.

Il Laboratorio Aperto sarà uno spazio della creatività, della cultura e dello spettacolo, con una forte propensione all’innovazione e alla sperimentazione generata anche dal dialogo continuo con il sistema istituzionale e produttivo locale e con la rete dei luoghi dell’innovazione già presenti in città. Nei giorni scorsi il Consiglio comunale ha approvato le linee di indirizzo per l’affidamento della gestione 2018-2026.

La struttura fa parte della rete regionale di Laboratori Aperti tematici sostenuti dall’Unione europea e dalla Regione Emilia-Romagna. Per gestione e allestimento è previsto un finanziamento di un milione e 250 mila euro (con un contributo del Pro Fesr 2014-2020 di un milione), mentre altri 250 mila euro (200 mila di fondi europei) saranno utilizzati per la promozione.

La rigenerazione prosegue all’interno del comparto ex Amcm con le procedure in corso per l’affidamento dei lavori del primo stralcio funzionale per il recupero dell’ex Enel, che ospiterà il nuovo Teatro delle Passioni di Ert. Nei prossimi giorni, l’Associazione temporanea d’imprese che ha partecipato al bando per la realizzazione del “Parco della Creatività” presenterà all’Amministrazione l’offerta vincolante per la completa rigenerazione dell’area. In estate inoltre partiranno i lavori per la pavimentazione di una prima porzione di piazza pedonale, nell’area perimetrale dell’ex Aem e dell’ex Enel. Nel comparto sono infine previsti anche interventi di efficientamento energetico grazie a risorse europee dell’Asse 4 (“Promozione della low carbon economy nei territori e nel sistema produttivo” del Por Fesr 2014-2020) per un valore di circa 178 mila euro.

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