Ha preso il via nel mese di dicembre l’attività del nuovo ambulatorio di cure palliative del Distretto di Pavullo. Si tratta del secondo ambulatorio – dopo quello di Castelfranco – che entra a far parte della rete provinciale delle cure palliative.

È rivolto a persone che, pur affette da patologie non suscettibili di guarigione e con prognosi infausta, conducono una vita autonoma e sono in grado di muoversi verso le sedi ambulatoriali.

L’ambulatorio è fortemente orientato al paziente e alla sua famiglia, con l’obiettivo di soluzioni di cura personalizzate, e allo sviluppo della competenza familiare nel supportare la presa in carico precoce per una efficace gestione dei sintomi – in primis il dolore. Altro obiettivo, la promozione sul territorio di un’adeguata consapevolezza sul ruolo e sulla utilità delle cure palliative.

Il nodo ambulatoriale va ad integrarsi con la rete di assistenza domiciliare, già fortemente strutturata grazie ai Medici di medicina Generale e agli infermieri con competenza in cure palliative.

L’accesso è diretto, previo contatto con il Punto di accoglienza. L’équipe dell’ambulatorio potrà effettuare una consulenza o, qualora ne ravvisi la necessità, proporre in accordo con il medico curante una presa in carico ambulatoriale.

La comunicazione è stata inviata a tutti i Medici di Medicina Generale del Distretto: saranno loro infatti a presentare richiesta al Punto unico di accoglienza del Servizio di assistenza domiciliare integrata (in via Marco Ricci 2 a Pavullo), sede scelta per le visite; l’ambulatorio avrà cadenza quindicinale (1° e 3° martedì del mese dalle 14.30 alle 16.30) e l’appuntamento sarà comunicato al paziente e segnalato all’Unità di valutazione cure palliative formata da medici palliativisti e infermieri, con il supporto degli psicologi.

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(nella foto, alcuni medici e infermieri dell’ambulatorio cure palliative di Pavullo)

 

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