Le donne elette e nominate negli organi di governo degli enti locali modenesi possono dare un importante contributo per la promozione della piena affermazione dei diritti delle donne, anche attraverso un’azione coordinata senza distinzioni di partito. Con questi presupposti Caterina Liotti, consigliera provinciale delegata alle Pari opportunità, ha riunito venerdì 10 novembre nella sede della Provincia, sindache, assessore e consigliere comunali di tutto il territorio provinciale con l’obiettivo di «ricostituire – ha proposto Liotti – la Conferenza provinciale delle elette, un organismo presente nella Provincia di Modena prima della riforma dell’ente e mantenuto nell’attuale Statuto, che crediamo sia importante attivare, tenendo conto che la legge di riordino assegna alle  Province, tra le altre competenze, anche quella delle Pari opportunità e che Conferenze delle elette territoriali, oltre a quella regionale già istituita,  sono auspicate anche dalla Legge regionale di parità».

Tutte le partecipanti – una trentina di amministratrici sia di maggioranza che di minoranza nei diversi comuni della provincia (erano presenti, tra le altre, le sindache di Nonantola, Camposanto, Marano e Ravarino e diverse hanno anche fatto pervenire con dei messaggi la loro adesione all’iniziativa) hanno condiviso la proposta ed espresso priorità e linee di possibili azioni.

«Questo organismo – ha aggiunto Liotti – dovrà avere un ruolo propositivo per favorire la partecipazione delle donne alla vita politica e istituzionale, non solo in termini quantitativi e creare occasioni di scambio con le associazioni femminili del territorio. Fortunatamente infatti – soprattutto  grazie alle recenti norme legislative che garantiscono la presenza di entrambi i generi nelle liste elettorali con la doppia preferenza di genere nei comuni superiori ai 3.000 abitanti e  che nessuno dei due generi possa essere rappresentato nella Giunta in misura inferiore al 40 per cento, pena la decadenza, la presenza delle donne nei nostri consigli nell’ultima tornata elettorale è arrivata al 35 per cento e la presenza nelle giunte al 42 per cento. Più in difficoltà invece sul dato che riguarda le sindache, solo 9 su 47».

L’incontro ha previsto anche uno scambio informativo sulle attività organizzate per il 25 novembre, Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne, con riflessioni anche sulle forme di violenza che colpiscono le donne che fanno politica come i ricorrenti casi di violenza verbale sui social.

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