Negli ultimi anni i il numero dei ricoveri alla Stroke Unit della Neurologia dell’Ospedale di Carpi è invariato, attestandosi su 270-295 tra ictus ischemici ed emorragici. La mortalità intraospedaliera è del 4,9%, confermandosi di quasi 10 punti percentuali in meno rispetto agli ictus ricoverati in reparti di degenza comune (neurologici, internistici o geriatrici), in linea con i dati della Regione Emilia Romagna.

In provincia di Modena gli ictus sono circa 1200 l’anno, mentre in regione circa 7000. Di questi, circa il 40% riceve riabilitazione in fase acuta.

Alla luce di tali dati, e in occasione della Giornata mondiale contro l’Ictus cerebrale del 29 ottobre, ALICe Carpi Onlus propone due importanti iniziative e lancia il progetto Ictus in salute.

Primo appuntamento, sarà quello con La Bibbia, lo spettacolo teatrale di e con Paolo Cevoli, per la regia di Daniele Sala, che andrà in scena al Teatro Comunale di Carpi giovedì 26 ottobre alle ore 21, promosso con il patrocinio del Comune di Carpi e in collaborazione con Radio Bruno. Nello spettacolo, il comico romagnolo rileggere le storie del ‘libro dei libri’ come una grande rappresentazione teatrale in cui Dio è il “capocomico” che si vuole rappresentare e far conoscere sul palcoscenico dell’universo, il ‘Primo Attore’, che convoca come interpreti i grandi personaggi della Bibbia, portando gli spettatori a scoprire che, anche in quella Grande Storia, non mancano ironia e comicità. L’incasso della serata, per partecipare alla quale si possono acquistare le prevendite presso Radio Bruno (059.641430), sarà devoluto a sostegno di ALICe Carpi.

La seconda iniziativa sarà invece dedicata alla prevenzione, e consisterà nel presidio – realizzato grazie al contributo di Fondazione CR Carpi e al supporto del suo ente strumentale Fondazione Casa del Volontariato – che si terrà sabato 4 novembre, dalle ore 9 alle 18, presso il Borgogioioso di Carpi. Oltre ai volontari dell’associazione, medici e infermieri del reparto di neurologia e fisioterapia dell’Ospedale di Carpi saranno presenti per effettuare gratuitamente test gratuiti di livello di colesterolo e glicemia, rilevazione della pressione arteriosa con l’ausilio di una nuova apparecchiatura in grado di verificare la fibrillazione atriale, e potranno avvalersi dei consigli di un neurologo. Anche per l’anno in corso ALICe prevede di arrivare a 800 persone controllate tra Carpi (450) e Mirandola (350).

Se poi, nel 2017, l’associazione ha stipulato con l’Azienda sanitaria una convenzione per poter svolgere attività di volontariato all’interno delle strutture sanitarie pubbliche, è in corso di definizione di Ictus in salute, il progetto, completamente finanziato dall’associazione, rivolto a sostenere le persone colpite da ictus medio-lieve, attraverso attività multiple, che ottimizzino il recupero fisico, psicologico e sociale, minimizzino le complicazioni proprie delle loro condizioni ed i rischi di recidiva (purtroppo impliciti nella patologia).

Il progetto prende le basi dalla tesi-progetto di miglioramento nell’ambito del Master universitario di 1°livello “Funzioni di coordinamento nelle professioni sanitarie”, del dottor Ruggero Vio, fisioterapista AUSL con ricca esperienza professionale nella Stroke Unit del nosocomio carpigiano.

Il progetto, che prevede come partnership AUSL Modena e i Comuni dell’Unione delle Terre d’Argine, si propone di offrire un nuovo modello di presa in carico successiva alla fase acuta o post-acuta dell’ictus, reso appunto possibile dall’integrazione trasversale tra operatori appartenenti a organizzazioni differenti, che mira principalmente all’esecuzione di attività motoria addestrata, alla realizzazione di momenti educativi sulla malattia, all’aiuto nella soluzione di problematiche del quotidiano, riduzione dell’ansia di abbandono e delle recidive, facilitazione di incontro e condivisione tra persone colpite dalla malattia, loro familiari e caregivers. Le persone colpite da ictus verranno quindi inserite in gruppi che si incontreranno settimanalmente per circa 5 mesi, con un programma già definito grazie al quale, attraverso la guida di fisiatri, laureati in scienze motorie, logopedisti, infermieri e medici, cercheranno di attenuare l’impatto degli esiti della malattia.

“La tendenza epidemiologica nei paesi occidentali dovrebbe portare ad un progressivo incremento annuo degli ictus a causa dell’aumento della sopravvivenza – commentano Maurizio Calestrini e Gabriele Greco, rispettivamente Presidente e Presidente onorario di ALICe – ma così non è, e questo è probabilmente dovuto anche alle efficaci misure di prevenzione. Per questo l’attività di associazioni come ALICe è così importante, e invitiamo tutti i cittadini che fossero interessati a diventare volontari e, più in generale, a supportare le attività di sostegno all’associazione.”

Costituitasi nel 2009, la sezione locale dell’associazione, formata da volontari, ex pazienti colpiti da ictus, loro famigliari, medici, sanitari e comuni cittadini, ha, tra i principali obiettivi statutari, quello di operare campagne di prevenzione, assistere nelle varie necessità le persone colpite e le loro famiglie, vigilare affinché siano garantite le migliori cure.

Per ulteriori informazioni consultare il sito internet www.alicecarpionlus.it e il gruppo Facebook A.L.I.C.e CARPI ONLUS.

 

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