“Prendiamo atto della decisione del Ministero della Salute, che, su indicazione della Commissione nascite, ha espresso parere negativo sulla possibilità di ottenere una deroga rispetto alla chiusura del punto nascite dell’Ospedale di Pavullo”. Il Presidente dell’Unione dei Comuni del Frignano Leandro Bonucchi, anche a nome degli altri Sindaci del territorio, commenta la comunicazione arrivata da Roma. “E’ una decisione che arriva nonostante la richiesta di deroga presentata dalla Regione Emilia Romagna, corredata da un programma di adeguamento strutturale e organizzativo, che però non è stato ritenuto sufficiente a garantire i parametri di sicurezza richiesti e ora non si può fare altro che attenersi a quanto deciso”.

La chiusura definitiva del punto nascite di Pavullo non sarà immediata e sarà comunicata con ampio risalto dall’Ausl di Modena. Le donne che sono a termine in questo periodo, indicativamente entro i prossimi sette giorni, se vorranno potranno partorire a Pavullo. Le altre, dopo una consulenza ostetrico ginecologica, saranno indirizzate verso il punto nascite ritenuto più idoneo.

“Dopo questo passaggio chiediamo con forza – prosegue Bonucchi – che in tempi rapidi sia spiegato nel dettaglio alla popolazione del Frignano dai responsabili della sanità regionale, quale sarà il percorso che attenderà le future madri e come sarà strutturato il nuovo servizio pre e post parto. Chiediamo anche che, con altrettanta celerità, l’Azienda Usl di Modena indichi tempi e modalità certe degli interventi di miglioramento dell’Ospedale di Pavullo concordati con i Sindaci nella Conferenza socio sanitaria, con particolare riferimento all’avvio dei lavori per il potenziamento e l’adeguamento del Pronto Soccorso. Dopo questo passaggio il Frignano ha bisogno di certezze”.

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