Si sono susseguiti nel corso dell’estate, gli incontro tra il Governo e le OO.SS.  Sul tema  previdenza  nell’ambito della cosiddetta “ fase due” , come previsto dal verbale di sintesi siglato a settembre 2016, tesi a consolidare gli interventi divenuti operativi  e contenuti nella legge di bilancio 2017, ma in particolare per cercare di intervenire su alcuni altri capitoli di grande rilevanza per i futuri pensionandi, per le donne e per i giovani, ma non da ultimo la rivalutazione delle pensioni in essere.

Ad oggi possiamo affermare che non siamo a conoscenza delle entità delle risorse a disposizione , dato per noi dirimente e ineludibile per riempire di sostanza i capitoli discussi. Il governo pare intenzionato a sciogliere questo interrogativo solo dopo il 20 settembre, data in cui verrà predisposta la legge di bilancio 2018.

Quindi i correttivi per ampliare la platea dell’ape sociale in favore delle donne che si accollano i lavori di cura nella famiglia , che noi chiediamo siano strutturali e non solo legati a questa tipologia di intervento, quale correttivo doveroso  dopo che la normativa dei governi Berlusconi prima e Monti dopo hanno unificato il pensionamento uguale fra uomini e donne, in assenza di risorse certe , ci paiono una chimera.

Così come la flessibilità in uscita, arrestando l’aumento dell’età anagrafica legata alle speranze di vita, a nostro avviso penalizzante ancor più dopo che i dati demografici ci dicono che è iniziata la curva in discesa della vivenza media nel nostro Paese e dunque è incomprensibile continuare su questa strada.

Lo stesso monitoraggio della ottava salvaguardia per gli esodati e l’opzione donna che hanno prodotto risparmi sulle somme stanziate, potrebbero essere utilizzate per interventi mirati e prima richiamati.

Per finire la rivalutazione delle pensioni in essere, ferme da tempo e sensibilmente impoverite dal costante aumento del costo della vita, anche alla luce dell’appuntamento di ottobre , mese in cui ci sarà il pronunciamento della Corte Costituzionale sul blocco degli aumenti perpetrati dai governi per fare cassa, necessita una soluzione rapida , condivisa e autorevole.

Sono tutti punti delicati, complessi ma che allo stesso tempo non sono più rinviabili e per ottener questo la UIL , insieme alle altre OO.SS. È impegnata nella informare lavoratori e pensionati puntualmente, ma se necessario anche alla mobilitazione.

(Luigi Tollari – Seg. Gen. UIL Modena e Reggio Emilia)

 

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