Foto: Federnuoto

Ostenda (B) -L’Italia torna sul tetto d’Europa e vince la 17.ma edizione dei campionati d’Europa resistendo, dopo aver vinto l’evento in piscina, al tentativo di recupero della nazionale di Germania e della Spagna.

Silvia Meschiari, leader della nazionale, dopo averci fatto sognare con 2 titoli e un argento individuali più altrettanti in staffetta, nell’ultima giornata di prove oceaniche tormentate dal maltempo che hanno scombussolato il programma delle prime giornate, si è superata.

In mattinata la modenese ha conquistato il titolo individuale della surf-race, la gara del frangente, con partenza e arrivo sulla spiaggia per raggiungere la boa a 250 metri e ritorno precedendo l’inglese Lily Nichols e la belga Aurélie Romanini.

Nella staffetta torpedo di chiusura di campionati  Meschiari è stata inserita  nella frazione di lancio a nuoto. Raggiunta per prima la boa e alzata la mano di chiamata è stata Federica Volpini a raggiungerla e trainarla a riva  dove sono arrivate per prime. Laura Pranzo e Alice Marzella hanno gestito senza patemi il trasporto oltre la linea d’arrivo. Battute con margine Olanda e Francia che in volata ha regolato il Regno Unito.

Nella prova del frangente maschile, dal quale è arrivato un argento per gli azzurri con Federico Gilardi, titolo e bronzo sono finiti oltre Manica.

Chi ha perso un’occasione … “d’oro” è stato Daniele Sanna che dopo aver comandato per tutta la gara, prima ha sbagliato la rotta migliore poi stato infilato nello sprint a due da Lewis.

Il capitano della spedizione si è poi rifatto completando l’importante collezione personale di argenti, bronzi e legni, lanciando la staffetta nel migliore dei modi ed assieme a Jacopo Musso a pinne e il duo Niciarelli e Gilardi nel trasporto, hanno vinto definiamolo in volata, o di giustezza,  inglesi e tedeschi .

La spedizione azzurra, oltre alla categoria open campione d’Europa,  vede seconda  e vicecampioni europei anche la formazione junior.

L’Italia rientra quindi oggi dal Belgio con un medagliere record di 50 medaglie.

Di queste, se sono rilevanti le 42 conquistate nella piscina di Bruges , risultano determinanti le 8 (e i piazzamenti) conquistate nelle prove oceaniche di Ostenda che non sono notoriamente nelle nostre pieghe, ma che hanno permesso di raggiungere il titolo a squadre.

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