Inaugura sabato 20 maggio alle 18 nelle sale superiori della Galleria Civica di Modena a Palazzo Santa Margherita, la personale di Marco Maria Zanin dal titolo “Dio è nei frammenti”. La mostra, allestita fino al 16 luglio, sabato sarà visitabile gratuitamente fino alle 24, in occasione della Notte europea dei Musei nell’ambito di “Nessun dorma”, la notte bianca modenese.

“Dio è nei frammenti”, a cura di Serena Goldoni e Daniele De Luigi, attraverso le fotografie e le sculture del giovane artista, esplora il tema della memoria e delle radici nella società contemporanea mediante un’opera di reinterpretazione di scarti prodotti dal tempo: detriti e oggetti che per Zanin, sulla scorta del filosofo francese Georges Didi-Huberman, sono “sintomi” della sopravvivenza lungo le epoche di valori umani archetipici. L’indagine si muove tra la civiltà rurale del Veneto, sua regione di origine, e la megalopoli di San Paolo, dove vive alcuni mesi all’anno: due luoghi profondamente diversi nel modo di vivere il passato e il presente, ma fortemente legati dai fenomeni migratori dall’Italia al Brasile tra XIX e XX secolo.

Attrezzi del mondo contadino vengono tagliati e fotografati, assumendo forme inedite dal carattere totemico, mentre da frammenti di edifici moderni demoliti sono tratte sculture in porcellana, oppure nature morte che riecheggiano Giorgio Morandi, maestro con cui l’artista istituirà in mostra un intenso dialogo. Gli interventi di trasformazione degli oggetti di Zanin costituiscono “un invito a lavorare con la materia psichica della memoria assieme all’immaginazione”.

La mostra è organizzata e prodotta da Galleria Civica di Modena e Fondazione Cassa di risparmio di Modena in collaborazione con Spazio Nuovo Contemporary Art di Roma, col patrocinio dell’Ambasciata del Brasile in Italia. È visitabile gratuitamente da mercoledì a venerdì 10.30-13 e 16 – 19.30; sabato, domenica e festivi 10.30-19.30. Lunedì e martedì chiuso.

Per informazioni Galleria Civica di Modena, corso Canalgrande 103, tel. 059 2032911 (www.galleriacivicadimodena.it).

 

L’ARTISTA EMERGENTE IN MOSTRA

Marco Maria Zanin, l’artista a cui è dedicata dal 20 maggio al 16 luglio una personale nelle sale superiori di Palazzo Santa Margherita è stato selezionato dalla Galleria Civica di Modena nell’ambito del progetto “Level 0”, promosso da ArtVerona in collaborazione con 14 musei e istituzioni d’arte contemporanea italiani, per dare supporto e visibilità ad artisti emergenti esposti all’ultima edizione della fiera, dove l’artista era proposto dalla Galleria Spazio Nuovo di Roma.

Zanin, (Padova, 1983), si laurea prima in Lettere e Filosofia e poi in Relazioni Internazionali, con master in psicologia. Sviluppa contemporaneamente l’attività artistica, e compie numerosi viaggi in diverse parti del mondo, mettendo in pratica quell’esercizio di ‘dislocamento’ fondamentale per l’analisi critica dei contesti sociali, e per alimentare la sua ricerca tesa a individuare gli spazi comuni della comunità umana. Mito e archetipo, matrici sommerse dei comportamenti contemporanei sono il centro della sua indagine, che si snoda sull’osservazione della relazione tra l’uomo, il territorio e il tempo. Strumento privilegiato è la fotografia, spesso usata con tecniche diverse e superando i confini d’altre discipline artistiche. Scrive del suo lavoro: “La fotografia mi aiuta a riallacciare la realtà fisica a spazi metafisici che si mescolano con i luoghi più profondi dell’identità umana, dove il silenzio, più di ogni descrizione, è la via per avvicinarci a toccare ciò che ci circonda.” Vive e lavora tra Padova e San Paolo del Brasile.

Tra le personali si segnalano “O Lado Direito do Avesso”, Oficina Cultural Oswald de Andrade, São Paulo, (2014); “Etudes Photographiques”, Galleria Spazio Nuovo, Roma (2014); “Abitare l’Anima”, Fondazione Benetton, Treviso (2014). Tra le ultime partecipazioni a collettive, “Uno sguardo italiano”, Rencontres d’Arles, (2016); “Periscope”, Festival Fotografico Europeo, Milano (2016); Duas Naturezas”, Central Galeria, San Paolo (2017); “Attualità di Morandi”, Museo Morandi, Mambo, Bologna (2017). Ha fondato, col curatore Carlo Sala e altri, “Humus Interdisciplinary Residence” residenza per artisti, con l’obiettivo di stimolare riletture delle identità locali delle periferie rurali del Veneto.

(foto, da sinistra: Gianpietro Cavazza, assessore alla Cultura del Comune di Modena; Serena Goldoni, curatrice della Galleria Civica di Modena; Marco Maria Zanin, artista; Daniele De Luigi, curatore della Galleria Civica di Modena)

Ora in onda:
________________