Furono solo dodici i primi ragazzi che nell’anno accademico 1988/1989 uscirono in direzione Europa dall’allora Università degli studi di Modena, grazie alle selezioni Erasmus organizzate dall’Ateneo.

Erano 8 ragazzi e 4 ragazze, la maggioranza (10) provenienti dalla Facoltà di Economia – corso di laurea in Economia Aziendale – e due da Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali – uno studente dal corso di laurea in Fisica e uno da Geologia – e si distribuirono in atenei del Regno Unito, della Francia e dei Paesi Bassi.

Quel primo anno nessuno studente estero scelse l’Ateneo di Modena per un’esperienza di mobilità, ma i primi ospiti non tardarono molto ad arrivare, infatti già il successivo anno accademico 1989/1990, giunsero i primi due ragazzi, provenienti dalla Francia, diretti al corso di laurea in Matematica.

Da allora di strada ne è stata percorsa, l’Erasmus nel tempo ha subito trasformazioni divenendo Socrates/Erasmus negli anni ’90 e, più recentemente, nel 2014, Erasmus+, con un programma che si è ampliato, dedicato alla mobilità per studio e formazione professionale.

Anche in Unimore i numeri della partecipazione sono cambiati. L’anno accademico in corso registra infatti circa 700 ragazzi in uscita verso mete europee e 255 in entrata.

E guardando il panorama offerto da questi trent’anni sono quasi 10 mila i ragazzi che l’Ateneo ha mobilitato, più di 6000 in uscita e oltre 3500 in entrata.

Unimore, per celebrare i 30 anni del Programma Erasmus, il prossimo 20 ottobre 2017 a Modena, parteciperà alla “Piattaforma Nazionale Italiana ESN” promossa da ESN – Erasmus Student Network – organizzazione che lavora per favorire l’integrazione e l’accoglienza dei ragazzi Erasmus all’interno degli atenei e delle città. In programma tre giorni di incontri tra i delegati delle 52 sezioni, nazionali ed internazionali, per discutere e concordare l’operato e le linee guida dell’intero network nazionale.

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